~ ALTER EGO.

Il Mio "Arrendersi".

In fondo si tratta di ARRENDERSI. Capire di essere arrivati al punto di non ritorno. Si perchè c'è un momento per tutti noi in cui le somme dobbiamo cominciare a tirarle. La vita è difficile, a volte "brutale", ed è grazie alla scrittura se riesco ancora a mettermi in salvo. Mi arrendo a ciò che mi succede, ma poi inizia un nuovo giorno, mi tengo occupata e tutto passa. Ma quando i pensieri riaffiorano, quando il cuore inizia a stringersi e sentirsi debole, il senso di inadeguatezza alle situazioni cresce e mi arrendo. Tutto finisce e ri-inizia in altri modi, in altre situazioni e luoghi...in altre persone. Chi non ti apprezza non ti merita? Vero. Chi non è rimasto non ti voleva davvero bene? Vero. Le amicizie superano qualsiasi ostacolo? Falso, falso, falso. C'è chi ci rimane peggio e chi va avanti. In fondo siamo 6 Miliardi di persone al mondo, se ne troverà una che rimanga per tutta la vita, no? O devo arrendermi anche le mie maledette speranze. Lo so, mi sono descritta come una ragazza semplice, ma sono piena di pensieri confusi, sparsi qua e là. Delle volte non capisco nemmeno bene io chi sono e cosa voglio. So solo che senza amici non si può stare, e per ogni amico che ti abbandona, ce ne sono altri 10 che sottolineano istante per istante quanto siamo importanti. In fondo ho solo bisogno di svegliarmi con un sorriso e addormentarmi con un sorriso per stare bene. E la paura di arrendermi svanisce.

Sono un'altra da me stessa,
Sono un vuoto a perdere.
Sono diventata questa,
Senza accorgemene.

La Mia "Confusione".

Mi sento come una bambina viziata. Pian piano sto cercando di prendere tutto quello che ho sempre voluto, di prendere tutto quello che ho sempre bramato ma mai raggiunto, e ora ho la maledetta sensazione che mi stia sfuggendo tutto di mano. Credevo di essere arrivata alla fine di un percorso, ma quello che ho vissuto fino ad ora era solo il riscaldamento per raggiungere la partenza, e so che la corsa non sarà così facile come possa credere. Sto facendo e vivendo cose che non mi erano mai capitate prima, e sono ancora immersa nel mio "Io" cercando di capire se mi piaccia o meno quello che ho provato. Le sensazioni non ti dicono mai se sono buone o brutte, le chiamiamo solo "sensazioni" apposta. A volte credo di aver semplicemente paura di vivere, che forse non dovrei attaccarmi ad ogni singola sciocchezza, che dovrei pensare di più ai miei quasi 20anni e meno a preoccuparmi per gli altri. Ho paura di rimanere sola, ho paura di confondere le persone giuste con quelle sbagliate, di lasciar andar via quelle che voglio davvero. Sono confusa, confusa, confusa. Perchè non riesco a riordinare la mia vita come io riordinerei la mia stanza? Forse è vero: più una persona è ordinata nella vita, più la sua vita diventa tremendamente disordinata. Non riesco a fare un passo avanti senza paura di inciampare. Perchè commetto un'errore che ho cercato e non me ne pento? Forse stavo davvero bene in quel momento che le conseguenze non mi preoccupano? Mi è piacuto così tanto che il mio senso di colpa non ha trovato nessun accesso se non quello del piacere? So solo che vorrei rimanere sola, ma ho paura di allontanare le persone. Vorrei poter raccontare tutto quello che mi succede, ma le parole anzichè uscire dalla bocca prosegueno al cuore e mi fanno rimanere senza fiato. Credo di essere patetica. Ho 19anni, dovrei avere la spensieratezza che quest'età merita e invece riesco solo a piangermi addosso perchè non capisco quello che voglio. E inizio ad aver paura di paingere, quando fino a poco tempo fa le lacrime le vedevo come amiche che mi liberavano dal peso. So solo che ho tanti pensieri confusi che mi frullano nella testa, confondono me e non riesco più a capire chi sono...chi è S. Voglio solo ritrovare la leggerezza, pensare di più a me e meno al resto del mondo. Voglio tutto questo senza rimanere sola. Si può volere una cosa sperando che si realizzi tutto il contrario di quello che si voleva prima?!

La Mia "Libertą".

In realtà non so perchè in questo momento ho deciso di scrivere. Non ne avevo particolarmente voglia questa settimana, ho deciso di mettermi obbligatoriamente davanti a questa pagina e di farlo. Questa non è stata una settimana di parole e pensieri, è stata una settimana di gesti. Ho fatto - credo per la prima volta - quello che volevo fare qundo lo volevo fare, senza pensarci troppo su. Ho fatto quello che mi andava ed è stato questo a farmi sentire la libertà scivolarmi addosso. E' stato come svegliarsi e mettersi sul balcone baciata dal sole, sentendo una leggere brezza sul viso, capendo che stiamo dando vita all'inizio di un nuovo giorno. Sono stata con le persone con cui volevo stare, sono stata con quelle persone che ultimamente mi capiscono di più, che mi fanno ridere, ma soprattutto sorridere. Non ho pensato a tutto quello che non mi fa stare bene, sono arrivata alla conclusione che non vorrei mai abbandonare l'università, mi tiene così lontana dai miei pensieri che ci passerei la vita. Ho praticamente divorato in una sera "Le Prime Luci Del Mattino". Avevo deciso di dedicare una serata a me, quindi mi sono sdraiata sul divano con vista mozzafiato dalla finestra e ho letto , letto, letto...fino a scoppiare in lacrime. Ancora una volta quello che leggo riflette  la mia vita, ancora  una volta la lettura mi ha portata a pensare - ma non ad affrontare - i miei demoni. Sono stati 5 giorni brevi, ma intensi. Sono stati 5 giorni dove sono stata S. e basta. E poi sono tornata alla realtà. Durante il tragitto verso casa la mia faccia allegra si è trasformata in uno sguardo confuso. Tornata a casa sono ricomparsi tanti piccoli pensieri che non mi fanno vivere bene la giornata. Torna il senso di non accettazione da parte degli altri. Torna l'e-mail di quel Lui, non il mio Lui, che dice di volermi parlare e poi non lo fa. E' tornata una vecchia conoscienza, per sua sfortuna ha trovato una persona abbastanza gelida, il problema è che io do tutte le possibilità di questo mondo, ma una volta che ti sei bruciato tutte le cartuccie, dovrai sgobbare per riavermi nella tua vita. Mi sento sempre senza energia, senza voglie, senza piacere. Penso solo a voler affrontare un'altra settimana fuori dal mio mondo. Ho scoperto il piacere di avere una vita tutta mia, senza obblighi, senza orari e senza giustificazioni. Tanti mi chiedono perchè stia sola. Prima cosa non sto sola per volere mio, ma la mia - credo ancora amica - coinquilina non ha corsi e non vuole passare il tempo lontana casa. La verità è che la realtà inizia a starmi stretta e la fuga mi da tutta l'adrenalina di cui ho bisogno.

Il Mio "Cambiamento".

Avevo la necessità di scrivere. A dire il vero avevo la necessità di scrivere da giorni, ma cercavo di rimandare per ogni piccola cretinata. Non so cos'era che mi bloccava. Ora ripensandoci credo di essere io la causa di tutto, si di essere la causa al mio blocco. Credo di sentirmi tradita da me stessa. Mi sento tradita dal fatto che voglio un cambiamento, che forse la mia solita vita non mi basta più. Credo che mi abbia fregato la vita universitaria a me. Io stringo subito amicizia con le persone, per fortuna direi, e mi piace stare in mezzo alla gente, adoro confrontarmi. E credo che sia questo quello che mi manca, le persone, tante persone diverse, tante persone diverse che mi apprezzano. Io ultimamente non mi sento apprezzata. Ok l'importante è sentirsi bene con se stessi, per l'amor di Dio lo so, però ho bisogno di un abbraccio vero, di un abbraccio di persone che avevano una voglia matta di vedermi, di persone che mi gridano "mi sei mancata", di persone che hanno veramente voglia di sapere cos'ho fatto durante le vacanze, che si chiedino se sto bene. Se sto bene nell'animo. Oddio per quest'ultima chiedo troppo. Solo chi è riuscito a capirmi veramente bene sarà capace di chiedirmi una cosa del genere. E credetemi che in pochi ci sono riusciti, anzi forse solo una persona è riuscita a scorgere la mia anima, e capisce quando sto male. Si, mamma meno male che ci sei tu. Fingo, mento, ma è vero, sono cambiata. C'è poi qualcosa di sbagliato? Quando le persone ti amano, ma davvero, dovrebbero essere solo felici per te, ed io sono felice di me, di come sono, quindi perchè farmi sentire sbagliata? Sono sempre quella ragazza solare, sbadata, simpatica, con gli occhioni che parlano al suo posto, affettuosa, sensibile e solo meno timida di quando aveva 15anni. E credo quindi di essere perfetta anche quando sono così imperfetta da inciampare quando cammino, da affezzionarmi subito alle persone, da condere in fretta quel cuoricino che mi ritrovo che ha solo voglia di battere e non fermarsi mai. Sbaglio ad amare e a voler essere amata così tanto? In fondo non possiamo lasciare il cuore al sicuro per tutta la vita, è come noi, deve essere libero di prendere le sue decisioni, di vivere, di amare e si, anche di sbagliare. Soffrirà, inciamperà, si spezzerà, ma sarà anche capace di unire insieme i pezzetti, e chi ti ama lo custodirà anche se ormai imperfetto. Abbiamo tutti voglia di vivere e amare, perchè negarcelo? Meglio iniziare a fare le nostre esperienze fin da ora, prima che qualcuno rompa la campana di vetro senza pietà.

La Mia Vita "Sex & The City".

Giornata noiosa, o per lo meno giornata decisa a stare a casa. Mi sono svegliata alle 12, causa aver fatto tardi la sera prima. Anzichè colazione, che non avrei fatto lo stesso perchè abituata solo ed esclusivamente al mio amato caffè, pranzo. Decido finalmente di mettere la testa sui libri, mia madre mi fa notare che la settimana prossima riprendo l'università, e mi accorgo che tra un mesetto dovrei avere gli esami. Ero comunque intenzionata a studiare dopo aver perso metà vacanze sul divano con l'influenza. Tanto vale finire di distruggermi studiando. Pomeriggio merenda, guardo la televisione con mamma, sto con la mia famiglia. Cena. Poi sul divano a gurdare la tv con il mio ragazzo. Non mi andava di uscire. Non avevo voglia di vedere nessuno, e inizio ad avere dubbi su chi voglia vedere me. Alle 11 e 30 a letto, noto che c'è "Sex & The City" che ho sempre visto a spezzoni e decido di dedicarmi alla visione del film. E poi penso alla vita di Carrie, alla mia vita, come la maggior parte delle donne che hanno visto il film. E come tutti mi rispecchio per alcune peculiarità in questo personaggio. Fa la giornalista, il mio lavoro ideale, quello che vorrei fare nella vita. Ha scritto tre best seller, quando il mio sogno sarebbe di scrivere un libro e riuscire a pubblicarlo. Ha amiche sempre fedeli, che la cercano quando hanno bisogno e su cui lei può contare sempre. Non voglio dire che io non abbia amiche, ma non riesco a capire ancora il perchè si stiano allontanando pian piano. Certo parlo delle amiche di una vita. Di amiche di ogni giorno ne ho una fila. Vorrei avere il suo coraggio nel chiudere un rapporto per aprirne di nuovi, senza privarsi di tutte le occasioni che le capitano. Mentre  io rimango della mia idea, o per meglio dire spero che la mia idea sia fondata, pensando che per ogni treno perso ce ne siano centinaia pronti a passare dalla mia fermata. Mi chiedo poi perchè abbiamo così tanta paura a vivere la nostra vita. E' la nostra, non ci dovrebbero fermare sentimenti spezzati o parole sbagliate. Non dovremmo avere paura di sbagliare, non sono gli sbagli che allontanano le persone da noi, è il nostro fallimento che ci induce ad allontanarle. Ma mentre metto insieme tutti questi pensieri confusi, mi perdo nelle parole di Carrie mentre legge uno dei miei libri preferiti, mentre legge le parole più belle di tutti i tempi:

Eternamente Mio.
Eternamente Tua.
Eternamente Nostri.