Sogni liberi

una lettera nel cassetto

Ricordo quella lettera mai consegnata, ricordo il sapore che essa conteneva, non nelle parole antisonanti o ricercate, ma nelle semplici emozioni che disegnai tra le sillabi, in quelle righe dichiaravo la mia fragilità di uomo, la mia emotività incatenante che non sempre mi faceva fare e dire le cose con il cuore. Ricordo che ero fragile , come quel foglio in cui scrivevo, la penna mi tremava tra le dita e piangevo dentro per il rimorso delle tante cose mai espresse , ma che reconditamente coltivavo dentro tra sentimento e voglia di follia.

Ricordo che in quel scrivere mi sentivo angelo, e puro

ed ogni parola era dettata dalla mia semplice anima

impaurita dell'amore .

Adesso come un vento caldo estivo, che mi accarezza il pensiero, tra i ricordi ed i sogni mai raggiunti.

Forse sarà il solstizio in arrivo, per la mia la rinascita interiore,

forse il Natale alle porte che mi intenerisce come un bambino, forse la esasperata necessità di sentirmi ancora abbracciato dalla follia dell'amore .... è così  che oggi ricordo una lettera mai spedita.