Un Chaud Esprit

Post N° 19

E poi è successo. Stavo cenando con i miei domenica sera. Era una serata tranquilla, quasi noiosa, finchè non suonò il telefono. Era Diego. Mia mamma, che aveva risposto, mi dice che deve parlarmi di una cosa urgente. Bastardo, sa che se mi chiama sul cell non gli rispondo. Così, ora ho la scusa per andarci a parlare. Appena sussurro la prima parola questo inizia ad insultarmi. Gridava, era incazzato nero. Mi dice che ha aspettato che i suoi genitori uscissero per potermi far sentire quanto era adirato. Poi inizia a dirmi che sono veramente uno stupido. Io già li non lo ascoltavo più. Riattacco, invento una scusa con i miei e vado a casa sua. Appena entro, un turbine di ira mi travolge...mi chiede come ho potuto...che ho nella testa...io non capivo e gli urlavo dietro quanto lo odiavo. Finchè si spiega. Dardo gli ha raccontato quello che ha fatto. Dardo è un gran puttaniere. Usa quella scusa per abbordare i ragazzi. Non pensava che io fossi così stupido. Non pensavo di essere così stupido. Ancora oggi mi porto dentro la confusione di quel momento. Riesco sul serio a farmi fregare così!? Eppure sembrava così sincero. Sono cose che continuo a ripetermi in mente. Quella sera mi sono abbandonato al suo abbraccio. Ero impietrito, sul divano tra le braccia di Diego. Mi veniva da piangere e lui se n'è accorto. Mi accarezza i capelli e mi dice che gliela farà pagare. Io non voglio che faccia nulla. Non voglio fare nulla. Anzi...ho voglia di farmi baciare da un vero ragazzo. Un uomo. Inizio a baciargli il collo. Scendendo gli slaccio bottone per bottone quella candida camicia bianca. Un cavaliere senza macchia. Gliela apro e bacio quel petto villoso e muscoloso. Gli accarezzo gli addominali. Scendo e apro i suoi pantaloni. Sento la sua mano che fa altrettanto. Mi slaccia i pantaloni, fa il giro su un fianco e si infila nella parte posteriore delle mutandine. Sento che mi palpa il sedere mentre dai suoi boxer faccio uscire la bestia che cresce ad ogni respiro. Inizia a farmi un dito....poi due...tre inizia a farmi male. E' eccitato e lo vedo dal suo sguardo, lo sento dal suo respiro sempre più veloce, lo percepisco dal battito del suo cuore che impazzisce. Mi spoglia. Io sono seduto sul divano a gambe aperte. Lui sta li in piedi a toglirsi gli ultimi vestiti. Intanto lo sego. Poi si avvicina e mi penetra. E' una scopata dolce. Quasi volesse rassicurarmi. Io continuo a baciarlo. Dev'essersi accorto pure lui che ero perso. Ad un tratto si ferma. Mi chiede se posso stare da lui tutta la notte. Certo. Mi prende in braccio e mi porta nel suo letto. Non ero mai stato in camera sua.