La mia storia

Qualcosa di nuovo


 sono le 8:58  Ieri è stata una brutta giornata, con problemi reali veramente fastidiosi, ma non sono quelli che mi fanno paura o mi deprimono; tralascio di raccontarli perchè li butto nel mio dimenticatoio e vado avanti. Per me è più importante chiarire come il mio sogno di un anno fa mi viene oggi in aiuto per sciogliere un nodo profondo. Devo ripensare a tutto il 2010, come ho vissuto e  come ho risposto alla richiesta di aiuto di una parte di me che si sentiva morire... troppo vuota, troppo sola.  Ho riletto il terzo post e mi sono resa conto che lì non parlo di questo sogno, sorvolo su tante cose e soprattuto nella parte finale do una versione dei fatti diversa dalla realtà come mi appare oggi. Mi rendo conto che io credevo di dire la verità, ma nei mesi successivi ho dovuto verificare che le cose erano diverse. Ora cerco di ricordare come ho vissuto nel 2010: Nei primi tre mesi credo di aver toccato il fondo e il mio malessere, allora si, veramente pericoloso! Trovavo qualche momento di pausa nelle chiacchierate con Li che però si fermavano sempre allo stesso punto, cioè alla mia assoluta impossibilità di cambiare le cose: o venivo trasportata da una casa all'altra come un fagotto o accompagnavo mio figlio per fargli da posteggiatore, ricordo che passavo ore in macchina ad aspettare che facesse le cose che lo interessavano, in modo che non avesse il problema del parcheggio. Ricordo che questa mia funzione era molto criticata da Li, ma io non ero veramente in grado di fare di più, cioè qualcosa che servisse a me, mi accontentavo di vedere le persone passare. Un giorno Adri è venuta a Roma ed abbiamo passato una bellissima giornata, ma il suo effetto benefico è durato pochissimo e io dopo mi sono sentita ancora più depressa proprio perchè avevo capito che poteva esserci un altro modo di vivere, ma capivo anche che dentro di me non avevo nemmeno l'energia necessaria  per respirare. E' da questa disperazione senza speranza che si genera il mio sogno?  Adri che giorno era? (Adri mi ha detto che era il 23 marzo) Prima o dopo il 4 aprile? Non potevo far finta di non averlo fatto quel sogno o di non capirlo e per questo lo raccontai a Li che concordò con me sul segnale allarmante che voleva darmi:" o rivoluzioni tutta la tua vita o cominci a morire". Con Adri i discorsi all'inizio erano vaghi poi sono diventati sempre più profondi, abbiamo passato ore ed ore a parlare, raccontare cose passate, senza un ordine preciso, ma come venivano. Con Li mi ero specializzata nel fare la descrizione del mio malessere e non coglievo affatto i suoi stimoli a reagire... non ne avevo proprio la forza! Ho messo da parte la richiesta di aiuto che veniva dal mio sogno e con la scusa di un persistente dolore ad una spalla sono stata fino ad agosto stesa sul divano a parlare con Adri o a guardare film in tv dalla mattina alla sera, facendo il minimo per la casa e nulla per me. A luglio Adri ha un grande dolore e le nostre conversazioni vanno più nel profondo e riguardano i sentimenti: quelli che provava lei e quelli che non provavo io. Ad agosto mentre ero in campagna ho pensato che avevo bisogno di potermi collegare con internet anche da lì perchè con il computer forse potevo riempire il mio tempo, ma nemmeno il mio grande amico pc riusciva a colmare il mio vuoto e tutto cominciò a sembrarmi inutile e lontano.  A novembre non riesco più ad immaginare un futuro vivibile, sono sfinita e rassegnata, quando il 26 accade una cosa inaspettata e con tutti i travagli descritti nel blog, arrivo fino ad oggi. Ho riletto il mio sogno e ora non posso fare a meno di rispondere in modo positivo alla mia richiesta di aiuto fatta a me stessa un anno fa, sento di avere la forza necessaria e l'energia che occorre per cominciare a vivere. Non ci saranno fantasmi interni o difficoltà esterne in grado di farmi tornare indietro perchè dentro la mia sfera c'è qualcosa di nuovo, qualcosa di bello e potente che mi aiuta. Capisco quello che dice Li riguardo alla mia struttura che non può cambiare, ma io non pretendo di cambiarla, però ho scoperto che anche così posso vivere bene. Niente mi può impedire di aiutare me stessa e se prima non avevo la forza di farlo, ora sento di averla e cercherò di vivere con serenità giorno per giorno... poi la vita è quello che è... non posso non pensare a Vittorio Arrigoni, il pacifista ucciso questa notte... che orrore, che pena, che dolore!!!