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Post N° 58

Post n°58 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da sgsal

Energie rinnovabili e sviluppo sostenibile...

Quale futuro per il nostro paese?

Il dibattito sull'energia rinnovabile, e più precisamente sulla potenziale installazione di impianti eolici o fotovoltaici sul nostro territorio,  tiene banco nel dibattito politico odierno. Proponiamo sul nostro blog uno spazio di riflessione su quelli che potrebbero essere, secondo i nostri visitatori, i pro e i contro di una scelta che risulterebbe determinante per il futuro di Salice (nel nostro caso), ma anche e soprattutto, inquadrandolo in una visione più ampia, del mondo in cui viviamo.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/01/08 alle 15:44 via WEB
questa è la verità altro che le chiacchiere sui giornalini...chi blocca l'eolico, che pare abbia tutti i requisiti in regola, blocca il futuro del nostro comune..da lì potrebbero arrivare risorse importanti da investire in servizi sociali, per ridurre l'ici o eliminare l'addizionale comunale sul consumo di energia elettrica o in tanti altri modi...la verità è che ancora una volta i nostri politici si preoccupano di combattere l'avversario fregandosene del bene e del futuro del paese.Mi risulta tra l'altro che al comune di salice se si dovesse approvare l'eolico spetterebbe una pala di proprietà del comune e i benefici di questa scelta si vedranno nel tempo anche oltre l'amministrazione de mitri...pensiamo al nostro paese e smettiamola con l'ambientalismo del no e falso, ipocrita, di pura convenienza!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 12/01/08 alle 16:17 via WEB
Siete veramente Fuori di testa!!! E angosciante vedere come queste genti discutano dell'eolico e credano che l'eolico sia la panacea dei molti numerosi mali della nostra realtà salicese tra le più arretrate della provincia! Si smetta per favore di parlare dell'eolico e ci si rimbocchi le maniche della camicia per risollevare le sorti di questa maltrattata cittadina! Si ripensi alla zona artigianale che dovrebbe essere rivitalizzata ingrandita e sistemata in modo che le persone trovino li lavoro e non in altre parti d'Italia(altro che eolico risolve problemi della comunità). Ci sono famiglie disperate a Salice senza potere d'acquisto perche non percepiscono reddito per la mancanza di posti di lavoro, ci sono famiglie sull'orlo del baratro economico perche l'economia è stagnante! E' intanto a cosa si pensa in questo paese così strano all'EOLICO! Si perche solo l'eolico potra risolvere tutti inostri problemi! Che teste Vuote!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/01/08 alle 10:10 via WEB
Teste vuote?ragazzi ma avete letto l'articolo di ieri sulla Gazzetta del Mezzogiorno?avete letto quanti benefici ci saranno per il nostro Comune?e avete pensato a quante cose possono servire oltre 10.000.000 di euro in 10 anni per lo sviluppo della nostra Salice?e poi il contributo per la ristrutturazione del Convento, la perla del nostro Paese che solo oggi pian piano, tra ProLoco, Forum Giovani, Concerti etc sta ritornando all'attenzione della nostra comunità...e poi ho scoperto ieri che ci sarà una pala di proprietà del comune!!!!!vi rendete conto?è un investimento che darà benefici a Salice per tantissimi anni, tra l'altro mi pare di aver capito che sarà finanziata con una quota di ricavi derivanti dalla produzione di energia della pala stessa, quindi niente mutui aggiuntivi, e non a questa amministrazione ma a quelle future!!!io sono molto soddisfatto di come si stanno comportando gli amministratori, altro che Energy Valley, come dicono quelli che in passato hanno firmato in consiglio una convenzione che avrebbe portato nelle casse comunali solo 40.000 euro, e proposte irrealizzabili...io direi che Salice ci sta guadagnando. L.P.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/01/08 alle 11:58 via WEB
Spero che l'autore del commento precedente oltre che le mie iniziali non abbia anche il mio stesso nome e cognome e i miei stessi connotati. :-) Premetto che sulla situazione dell'eolico a Salice non sono granchè informato. mi sembra, però, che l'istallazione di pale eoliche sul nostro territorio sia certamente un'opportunità da cogliere oltre che per promuovere l'utilizzo della cosiddetta "energia pulita", anche come possibilità di crescita per il nostro paese. sta ovviamente agli amministratori il compito di saperne trarre la massima utilità per Salice così come è dell'opposizione il diritto-dovere di sollecitare il dibattito e di stimolare chi ci governa, data (lo ribadisco) la delicatezza e l'importanza della questione. Quanto al Forum giovani vorrei sottolineare che è stato fatto tanto dall'assemblea costituente, molto più di quanto qualcuno avrebbe pensato (o sperato). tutti, chi più chi meno, al di là delle proprie idee e della propria collocazione politica sia a livello nazionale che a livello locale, ci siamo rimboccati le maniche e siamo riusciti a raggiungere quasto primo traguardo delle elezioni. spero che questo importante strumento di partecipazione possa davvero contare sull'apporto di molta gente motivata e che il 10 febbraio possa essere una grande festa per tutti. vabbè...ne approfitto per salutare chi gestisce e chi frequenta questo blog, visto che era dalle "dispute" sul socialismo e craxi con valeria che non scrivevo qui.(mantengo la "tradizione" personale di firmarmi sempre ). Saluti. Luigi Palazzo
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 14/01/08 alle 15:12 via WEB
Cari ragazzi della sg e visitatori del blog: continua la mia ricerca di testi antichi. Vi propongo ora il mio ultimo ritrovamento. ------------------ Il viandante------------------- Nacque a Salice, ma visse d’arte a Lecce. Visse così tanto all’ombra della Lupa, che li suoi polmoni non potean più respirar de la stessa aria. Codesta fu la cagione che lo riportò in terra natia. Ma il cammin era arduo, e contorta era la via. Appropinquato ne luogo dove riposan in pace i defunti sobbalzò:<<Santi numi, cos’è quel ponte che l’un l’altra riva unisce, son stato via troppo tempo…>>; ma volto lo sguardo a scirocco, il cuor non gli mantenne il guardo, ed esclamò:<<O Madonna delle divine grazie, i che son quei giganti con tre arti sul capo…>>e cadde per terra come corpo morto cade. Suonarono le campane della notte. Il misero riaprì gli occhi, ed un’ altra freccia colpì lo cuor suo: v’ era un uomo lì, appresso a quel luogo dove son i morti a far più paura dei vivi. <<O chi è lei, uomo certo nell’ombra! Ho smarrito la diritta!>>. E codesto con occhiali, colta barba al mento e baffi disse:<<Nacqui in quel di Copertino, figlio di don Nicola fu Michele. Tanto studiai da divenir avvocato, fui uomo colto, ma non ebbi mai la gioia di amar mia moglie come si conviene. Tanto scrissi per la mia Salice, eppur son morto dimenticato>>. Intendendo chi fosse, il cuor suo si illuminò di giubilo e disse:<<Giuseppe Leopoldo, della casata dei Quarta, è lei! Tanto vi amai e tanto sognai di vedervi, ma Ei ci fece nascer distanti. Di grazia avvocato, guidatemi nel mio ritorno, giacché non so più dove sono>>. Lui si mosse, e l’altro gli venne dietro. I compagni camminaron si che non giunsero alla locanda vecchia . Entrati, vi trovaron una strana figura intenta a sedar l’arsura. <<Chi è colui che vedo?>>, chiese il viandante alla sua guida.<<E’ Cosmo dal Gravil Balzo, già sindaco>>, e così dicendo alzò la voce:<<O Cosmo quali nuove porti dagli alberi del vento?>>. Il suo interlocutore rispose:<<O uomo sconosciuto che conosci il mio nome, non è più affar mio! Ormai la vita politica non mi riguarda. Sono stato tradito dal popolo, ed io stesso ora tradisco il mio popolo. Ei, colui che tutto pote, mi diede la missione di portar la luce su codesto paese, ed il paese non mi ha accettato. Perché io! Mai pensato niente di male, mai osato compier peccato, sempre lavorato per il paese! Si chieda in giro chi sono io! Mai sia, mai sia, che io abbia detto un bugia. Non una sola bugia in trenta anni! Io? Io?Lo giuro di fronte a questo bicchier di vino, a questo davanti a me! Quel bugiardo di mestiere! Ah! Ciò che feci, l’ho ora stampato in fronte, e tutte le genti posson ora leggere ciò che feci per loro!Basta! Mi ritirerò su un albero sino a quando non verrà la democrazia su questa terra percossa e inaridita!>>, e così dicendo si rifugiò in contrade segrete e nascoste, presso la stazione ove egli ebbe modo in passato di portar luce. I compagni di viaggio passaron la notte in locanda. Il dì successivo s’incamminarono verso il parco degli alberi del vento, ove eran previsti disordini. <<O avvocato, ma voi foste davvero coi fasci?>>, chiese il viandante,<<In verità lo fui, ma per convenienza. Peccai contro me stesso, ed ora Ei mi fa pagare le conseguenze di chi parla e agisce male…>>, l’interlocutore non osò domandar oltre, pertanto disse:<<Dottore, che son codesti alberi del vento che tanto percossero il mio animo?>>, <<Sono grandi doni divini( in realtà divina è la conoscenza dell’uomo che ebbe modo di inventarli, è una figura retorica), che offron refrigerio ai poveri contadini che lavorano la terra.>>. Cogitando quale potesse essere un’ opposizione da controbattere all’avvocato, stese in silenzio; non trovando alcunché di negativo proseguì nello star zitto. Appropinquati al parco degli alberi del vento, videro due piccole orde di uomini ai piedi dell’albero maestro, che si opponevano all’ascesa di un così utile dono divino. Ma notati i due, s’avvicinaron facendo la corsa per garantirsi il primo posto. Giunti pressoché insieme, risuonò unanime il coro:<<Chi siete? Ma no, no… unitevi a noi!>>. Il viandante rispose:<<In verità sono qui per caso. Pocanzi presi la pessima iniziativa di imboccare la svolta totalmente sbagliata…>>, il misero non ebbe modo di finir la frase che i briganti stavan già lanciandosi contro di lui. <<Fermi manigoldi!>>, urlò il Quarta,<<Quest’uomo non sa ciò che dice! Non vuol mica offendere nessuno con le sue parole!>>. A tal punto avanzarono i capi briganti. <<Mi presento, il mio nome è Reinald della casata degli Innocenzi per la fazione degli “svoltati”>>, <<Ed io sono Tonio di Contrada Cagnazzi per gli “iniziati”>>. I due capi, così dicendo, si lanciarono un gurdo di intesa, ed uno disse:<<O giovinotto, vuole forse lei farci beffa con le sue parole? Non siamo tipi da scherzi noi!>>. Ma quel grande conoscitore della mente umana, quale era l’avvocato, disse:<<Potrebbe farsi beffa di voi con due sole parole, visto ciò che fate!>>. Di fronte a cotanto virtù d’animo, nessuno osò proferir parola per attimi eterni. Sennonché qualcuno prese coraggio in cor ed osò domandare:<<Di grazia, o uomo viandante, qual è il vostro nome?>>. Immediatamente l’avvocato tentò di consigliare al suo compagno di non rivelare il nome suo, per evitare che si compisse il misfatto; ma non fu così lesto come la mente sua avrebbe desiderato. <<Ma certo, il mio nome e De Mìtriade Per…>>, quel misero non fece in tempo a pronunziar il suo nome, che quei brigantacci l’assaliron con veemenza. Forse il caso, forse la Provvidenza, volle la salvezza di quel giovine. <<Fermi tutti!>>, urlò con impeto un uomo a cavallo. A quel grido, nessuno osò proseguir con la violenza; anzi, tutti s’allontanarono. <<Mi presento, forestiero, sono il capo guardia Carles Alfonzo Cicaleide. Non scherzi più con cotanta inciviltà! L’è pericoloso per voi e per il vostro dotto compagno.>>. E così dicendo, rimontò a cavallo con fare da eroe, impartì l’ordine all’animale, e sparì in un lampo. Scomparve veloce lì dove il sol si strozza ogni dì, lasciandosi alle spalle un’aura di potenza. <<O avvocato, perché?>>, disse il giovine malcapitato con l’aria del petto che gli rimanea ancora. <<Il vostro cognome porta pena presso quei briganti. Già un altro uomo si fregia di quel cognome, il sindaco di questa cittadina. Egli, insieme a mille ed altri mille anime, vollero che li contadini potessero lavorar come si conviene. Non si comprende come mai, quelli la, sian contro tutto questo. Ma voi capite, caro Perpetuo, diversamente sareste morti in poco tempo per la fame, poiché chi lavora la terra sarebbe morto>>. Il giovine rimase turbato nell’animo quando sentì pronunziato il suo nome dall’avvocato. Poscia che ebbero parlato ancora, riposaron le loro carni presso un pozzo. Qualcosa si mosse fra gli sterpi. <<Chi va là? Un medesimo brigante?>>, chiese lo dottor. Ma ecco uscir dalle erbe un uomo, un grande uomo.<<Mi presento a l’or signori>>, così dicendo fece un ampio inchino sollevando il cappello dal capo,<<Sono il dottor Joseph Tondazio, son venuto a veder che aria tira. Ma nascondo il mio viso poiché rischio la pelle, se visto da quei primitivi.>>. Lì il Quarta perdette il viso da dotto, sentendosi tra amici disse:<<Caro mio dottor: può darsi anche che voi riusciate a nasconder il volto, ma tutto il resto lo vedon anche i ciechi!>>. La bella compagnia ridea contenta, ignara di ciò che di li a poco, il fato avrebbe sentenziato. Ecco infatti, sbucar fuori dalla cespugliosa terra una donna. Avea un nonsocchè di furtivo e segreto; potea esser forse una spia mandata da chissà chi. <<Ahà! Caro dottor Tondazio, v’ho beccato tramar contro me e la mia compagnia politica. Chi sono costoro con i quali vi concedete al ludibrio della carne? Son forse furfanti come voi, intendo dire, della vostra specie? Si lo sono. Possan vedervi le genti…mentre fate le vostre riunioni segrete! Parete carbonari d’altri tempi!Ahaha! Vieni fuori o Cosmo!>>. Vocato il suo nome, Cosmo dal Gravil Balzo, saltò fuori dal pozzo ove si trovava in nascondiglio, e con impeto disse:<<Ahà! V’ho beccato, caro lo mio dottore, tramar contro il paese. Birba! Siete simile ad un rinoceronte, anzi lo siete per vero!>>. Udendo codeste parole, un uomo, certo Gaestano Iannemon, apparve da dietro un carretto malmesso ed esclamò:<<Nel mezzo vile maccanico! Le faccio passar io la voglia di accusar le genti! Non confondiamo i ruoli: quest’uomo è un ippopotamo, io son il rinoceronte!>>, di fronte all’errore fece ammenda:<<Domando scusa. Del vero, voi siete il rinoceronte, mentre quel dottore l’è un ippopotamo!>>. Detto ciò, scorgendo all’orizzonte i contorni del capo guardia, tutti disparsero. Continua………Albert Einstein
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