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Giovani di Salice per il Partito Democratico

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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 08 Agosto 2007 da sgsal

Un "calcio" ai supercosti...

Importante provvedimento della Giunta De Mitri che, con la deliberazione del 2 agosto 2007, lancia forte e chiaro un primo segnale positivo verso il mondo giovanile, intervenendo in una delle realtà più presenti nel nostro paese: lo sport e più precisamente il calcio. A partire dal 6 agosto infatti, sono stati tagliati in modo incisivo i costi per usufruire dei campi dell'impianto sportivo comunale portandoli a:

22 € per partite diurne, 1 € pro capite  (contro i 55 € di ieri)
33 € per partite notturne, 1,50 € pro capite  (contro gli 88 € di ieri)

La Sinistra giovanile, che già nel corso della passata Amministrazione si era dimostrata sensibile a tale problema, chiedendo mediante lettera (http://www.sgsalice.it/web_page/documenti/iniziative/Lettera%20Campo.pdf) una revisione delle tariffe; prende atto dell'impegno, della sensibilità e dello spirito collaborativo con i quali questa Amministrazione e l'Assessore Fina si pongono nei confronti dei problemi quotidiani e concreti che interessano il mondo dei giovani. E' altresì convinta, alla luce dei primissimi mesi di amministrazione De Mitri, che una nuova fase di solidarietà e rinnovamento per la nostra Salice sia stata finalmente inaugurata.

Marco Bossi (segretario cittadino Sg)

Segue il link per visionare l'originale di deliberazione della Giunta Comunale: http://www.comune.salicesalentino.le.it/upload/doc/delibere_giunta/DelGC93_2007-105_v1.pdf

 
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Anonimo il 23/09/07 alle 14:01 via WEB
Pagliacci!!!!!!!!! e voi la chiamate democrazia. Questo è solo un VIGLIACCO provvedimento contro la persona del sig. Imperiale Giuseppe (Pino) e dell' Amministrazione Gravili della quale ha fatto parte. In nessun comune nel raggio di 300 km in un impianto comunale si paga una tale MISERIA, non perchè le altre amministrazione vogliono speculare sui propri cittadini, ma perchè è giusto ripagare e compensare in maniera sufficente ed chi in quelle strutture ci lavora ed ha come unico introito l' incasso degli eventi sportivi. IPOCRITI DITTATORI..............vorgogna, i cittadini dovrebbero essere TUTTI UGUALI, e trattati tutti allo stesso modo, al di là del colore politico............ed è solo l' inizio il POPOLO DI SALICE che vi ha votato De Mitri e la sua lista osservi e giudichi....................... .
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/09/07 alle 14:06 via WEB
Vorrei ricordare al sig. anonimo che ha scritto il messaggio, che prima del provvedimento che ha previsto l'abbattimento dei supercosti per l'utilizzo del campo sportivo C O M U N A L E, tale impianto era quasi del tutto inutilizzato dai cittadini e giovani di Salice, dunque ritengo che tutti potranno trarre benefici e vantaggi da tale provvedimento. L'Amministrazione Comunale, con questo atto, ha voluto incentivare l'utilizzo di una struttura P U B B L I C A che i cittadini già pagano con le proprie tasse e che pertanto hanno il diritto di utilizzare a costi molto più contenuti rispetto a quelli del passato. Ricordo inoltre che il gestore del campo sportivo percepisce dal Comune, secondo una Convenzione fatta dalla passata Amministrazione, una cospicua somma in denaro, che ripaga e compensa sufficientemente chi in quelle strutture ci lavora e, SI NOTI BENE, fino ad oggi non ha avuto come unico introito l'incasso degli eventi sportivi, dato che, mi ripeto, il campo sportivo comunale è stato fino ad oggi quasi totalmente inutilizzato! Infine informo a quanti non ne fossero a conoscenza, che la Sinistra giovanile aveva già sollecitato la passata amministrazione Comunale perchè si adoperasse a diminuire i costi di utilizzo del campo, per garantire un maggiore e più ampio utilizzo possibile! Pertanto riteniamo che i giovani e le famiglie di Salice possano essere ben contenti di un provvedimento che promuove lo sport, fa si che esso possa essere un bene di tutti e non un privilegio per pochi e promuova l'utilizzo delle strutture pubbliche esistenti nel nostro paese! E' vero, noi cittadini abbiamo sufficienti elementi per giudicare! Gabriele
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/09/07 alle 10:17 via WEB
E' possibile che anchesu argomenti seri non si è ingrado di discutere seriamente.(E' voi voleteche io , mifirmi, cosi vengo fucilato siada DESTRA- che da SINISTRA). Forse l'abbassamento dei costi x il campo è stata una mossa giusta, visto che la maggior parte di noi giovani gioca alle RENE. Ricordo l'amico che ha scritto l'intervento(sicuramente di destra,come me), che durante lultimo consiglio di Gravili, al gestoredel campo sono stati stansiati una bella somma. Non ho niente contro l'amico Imperiale, però almeno cosi magari il campo si riempie.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/09/07 alle 11:06 via WEB
Testa, cuore e gambe per un Partito democratico, davvero di Ugo Perone Il Partito Democratico non è la fusione di due (o anche più) partiti, né il semplice confluire di due (o anche più) tradizioni culturali. Se fosse solo questo, sarebbe giusto sostenere che l’insieme è inferiore alla somma delle parti, e questo non solo in termini elettorali. Il PD esprime piuttosto la duplice consapevolezza della ricchezza di quei partiti e di quelle tradizioni e della loro attuale insufficienza, e nasce dal maturato convincimento che il paese ha bisogno di nuovi e più comprensivi riferimenti. In questo senso, si può dire che il PD è espressione di una necessità imposta dai mutamenti della storia, la presa di coscienza che un mondo mutato richiede risposte politiche non meno rinnovate. Ma è una necessità ambiziosa, perché richiede cambiamenti all’altezza delle sfide di oggi. Le ideologie, non solo politiche, sono tramontate. Non per questo è tramontata l’esigenza di riconoscersi in valori e pratiche comuni. Un partito politico è unito dal fatto di guardare al mondo che lo circonda sulla base di una prospettiva condivisa. Questa prospettiva è quella che ci fa pensare alla politica come alla capacità di mostrare che lo spazio pubblico non è un luogo di mediazione di interessi privati, ma una dimensione della convivenza in cui ciascuno, portando i propri bisogni, vi trova un soddisfacimento che è più largo di quello dell’interesse privato. Il Partito Democratico non viene dunque dal passato e non è un’alchimia di accorpamenti di tradizioni politiche. Il PD è la risposta meditata alle nuove sfide di una modernità chiamata a reinventare i rapporti tra ciò che è locale e ciò che mondiale, a restituire significato alla politica come capacità di rispondere con giustizia ai bisogni di ciascuno, come apertura di una dimensione della convivenza, in cui ognuno possa riconoscersi ed esprimersi. Per queste ragioni il PD è il rilancio della politica, di una politica ambiziosa e di lungo momento, ma anche umile e rispettosa. Occorre invertire la tendenza alla politicizzazione di ogni questione (per non dire di ogni nomina, con il conseguente principio della lottizzazione) per restituire respiro autonomo a ogni ambito della vita: la sfera privata, l’impegno professionale, la scelta religiosa, l’azione sociale, la cultura ecc. La politica e i partiti non devono occupare questi ambiti, perché piuttosto ricevono da essi nutrimento e sollecitazioni. La politica deve dunque fare un passo indietro. Se non lo fa, è perché maschera la debolezza dei suoi obiettivi e delle sue prospettive con l’arroganza invadente di un’occupazione di potere; insomma, meno politicizzazione, perché si possa tornare a una politica alta, qualcosa che, senza esaurire l’intero dell’esistenza, pure la orienti e meriti un impegno serio e consapevole. La candidatura di Rosy Bindi è coerente con queste premesse. Per questo essa merita il nostro sostegno. La competizione tra diversi candidati all’interno del PD è condizione indispensabile perché il nuovo partito non nasca pregiudicato da vecchie rendite di posizione. Il sostegno per un candidato non significa disistima per gli altri, ma è parte di una battaglia ideale in cui si concorre a definire la posizione complessiva del partito, quella che il futuro segretario (chiunque egli sia) dovrà al meglio rappresentare e anzi valorizzare nella pluralità delle sue componenti. In un partito nuovo la concorrenza tra candidature non prefigura correnti cristallizzate, ma è una battaglia di idee e un confronto tra stili. Le idee di Rosy Bindi, che coniugano la ricchezza dei valori con un rigoroso stile di laicità, sono in grado di rappresentare al meglio la novità non legata all’effimero del nuovo partito, la serietà impegnativa di una scelta, ma anche l’attenzione alla non invasività della politica. Meno politicizzazione e più politica. Meno rappresentazione e invadenza anche mediatica e più sostanza e concretezza. Meno culto del leader e più partecipazione collettiva. La politica, come noi la pensiamo, è la creazione di condizioni per un vivere civile e ordinato, entro istituzioni giuste che promuovano per ciascuno la possibilità di una vita degna, capace di realizzare speranze. L’impegno del PD deve essere quello di lavorare perché questi principi orientino la politica. L’Italia ha bisogno di rinnovamento e di normalità. Di qui l’impegno a una politica capace di assicurare futuro, con l’attenzione alla scuola e alla ricerca, con adeguate politiche per i giovani e per le giovani coppie, con il sostegno e l’incentivazione di innovazione e creatività. Ma il futuro si costruisce già oggi, nel presente, vincendo la disoccupazione e contrastando il precariato. La flessibilità del mercato del lavoro deve essere ammortizzata da una crescita consistente di tutele e accompagnarsi a un parallelo aumento di opportunità lavorative. È perciò necessario un nuovo sviluppo economico, che produca ricchezza per tutti e riduca le troppo forti diseguaglianze. Il nostro impegno dovrà andare nella direzione di ridurre l’invasività della politica e diminuirne i costi. La politica non è una professione, congiunta al privilegio di una rendita di posizione, ma un delicato servizio alla collettività. Bisogna perciò contrastare la creazione di un ceto politico, limitando rigorosamente la possibilità di ricoprire un mandato politico; insieme, occorre favorire il ricambio generazionale e garantire la presenza di giovani e di donne. Noi chiediamo al partito che si costituisce di dare forza e queste idee, in modo da tradurle in impegni legislativi e pratiche di governo. Ma gli chiediamo anche di non smarrire il rapporto con i suoi elettori e i cittadini. A tutti quanti condividono questa nuova voglia di politica - questa voglia di politica nuova - chiediamo di essere, con noi, testa, cuore e gambe di essa. Testa, perché nessuna politica può nascere se non dalla partecipazione meditata e dal dialogo con tutti i cittadini. Cuore, perché la politica è anche passione, passione per un interesse collettivo, che è più largo degli interessi individuali. Gambe, perché la politica è fatta di tanti piccoli passi, che entrano nella vita di ogni giorno e di cui ciascuno è protagonista. Ugo Perone, ordinario di Filosofia morale nell’Università del Piemonte Orientale, già direttore per chiara fama dell’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, assessore alla cultura e allo sport del comune di Torino nella Giunta Castellani (1993-2001), non ha tessere di partito. Oltre a scritti scientifici ha pubblicato con alcuni amici un Manifesto per un partito democratico. Un contributo teorico, Edizioni Mercurio, Vercelli 2007.
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Anonimo il 24/09/07 alle 23:17 via WEB
Come come come???? "la coerenza è l’ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione" ???? Caro segretario, non ho capito di quale partito, mi ero perso un po' di commenti per colpa dell'università e per caso mi sono imbattuto in una tua citazione che mi ha fatto venire la pelle d'oca. Tu vorresti dire che la coerenza politica non paga!!! come a dire che bisogna prendere l'esempio degli uccellini di bosco (?) che sono presenti nella Tua maggioranza (o no?) al comune che hanno fatto il giro di tutti i partiti dell'arco costituzionale-parlamentare anzichè prendere l'esempio di quei compagni che sempre al loro posto hanno fatto e fanno politica senza tradire le proprie idee. Guarda è proprio vero che ci vuole una faccia tosta!!! Comunque, il mio intervento è teso a rispondere a coloro che si ostinano a parlare del PD come di una cosa nuova. Purtroppo, pur se degno di tutte le considerazioni mass-mediatiche i veri compagni sanno che di nuovo non c'è nulla. E' politicamente appassionante, invece, parlare del cantiere che, nonostante il voluto silenzio di stampa e televisione, si sta organizzando all'insegna delle ceneri della diaspora socialista. Mi auguro che non sia una brutta copia del PD (ma le premesse sono interesanti) per rilanciare una forza VERAMENTE RIFORMISTA e DI SINISTRA aderente al progetto del socialismo europeo. Un pò quello che intendeva fare quella forza che mi stava appassionando e cioè Sinistra Democratica e che oggi si è appiattita a ciò che rimane dell'ottusaggine comunista. Allora caro segretario (di un partito che non ho capito quale sia) io ti sfido a costruire in questa nuova forza un soggetto vero corsaro e battagliero di sinistra e socialista anche e sopratutto a Salice invece che nasconderti in un PD nel quale non ti riconosco (ed io ti conosco bene non fa per te)!!! Poi visto che ci sono vorrei fare un appello a coloro che si dicono socialisti... Ma che fine avete fatto... se continuate così non resta altro che il PD!!! Io so che non siete spariti uniamoci tutti... dopo un periodo di lontananza (specie con quelli dello SDI) è arrivato il momento di ritornare insieme in un NUOVO partito che certamente non può e non potrà essere l'ombra del PSI... Allora, Compagni... AVANTI! un orgoglioso salicese di sinistra
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Anonimo il 25/09/07 alle 15:59 via WEB
Salve caro orgoglioso di sinistra,prima di continuare a scrivere stupidaggini vai a rileggere tutti i miei interventi e noterai che la citazione sulla coerenza era riferita al discorso del pd, della cosa rossa e delle mozioni congressuali"...a questo poi si aggiunge un cambio improvviso di rotta sempre dell’area Mussi (tanto che lo stesso Angius sta per abbandonarla perché non si sta più seguendo la linea indicata nella mozione), una serie di prese di posizione politiche che non condivido, l’andare a braccetto con PDCI e PRC che di certo non rappresentano la mia idea di sinistra, la mancanza di un progetto politico organico e ben definito, e quindi ho rivisto le mie scelte...."niente di diverso da ciò che è successo anche a te, come confermi scrivendo "Un pò quello che intendeva fare quella forza che mi stava appassionando e cioè Sinistra Democratica e che oggi si è appiattita a ciò che rimane dell'ottusaggine comunista".Come vedi caro orgoglioso di sinistra,se prima di scrivere leggessi con attenzione il senso degli interventi forse non faresti queste figuracce da lettore superficiale e potresti scrivere qualcosa di pià utile alla discussione.Saluti,Emanuele Fina segretario DS Salice (lo specifico perchè tu possa capire per quale partito ricopro la carica di segretario...)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 16:26 via WEB
Ma la volete finire.............: cosa rossa, comunismo, compagni di sinistra........ . La DITTATURA e l'Ideologia Comunista è stato IL MALE più grave ed atroce mai visto, ha causato MILIONI di morti e sofferenza (circa 20 volte maggiore al Nazismo..... e voi parlate ancora di COMUNISMO. Parlate e discutete pittosto su come risolvere i problemi che attanagliano il nostro comune, su idee, progetti. A dimenticavo, come si fa a parlare di Idee con una maggioranza talmente FALZA e di convenienza..........Ora a Salice si può parlare solo di AFFARI PERSONALI e sprechi di denaro pubblico....VERGOGNA !!!!!!!!!!!!!!!!!!.
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Anonimo il 25/09/07 alle 17:32 via WEB
Una questione di civiltà di Nando Dalla Chiesa La questione dei lavavetri e delle relative ordinanze a tolleranza zero ci costringe tutti a qualche riflessione supplementare. Sulle tradizioni culturali della sinistra e dei cattolici davanti alla sicurezza; sulla efficienza quotidiana delle forze dell'ordine (polizie muncipali incluse) nel controllo del territorio; sulla percezione che una persona qualunque, italiana o straniera che sia, ha di ciò che è possibile e normale nel nostro paese. Anzi, direi che è bene partire da qui. In un convegno internazionale, alcuni anni fa, Gaetano Pecorella (ma sì...) disse che se lui fosse stato un delinquente e avesse dovuto scegliere il paese in cui vivere, fatto un confronto tra le varie legislazioni e le varie procedure giudiziarie, avrebbe scelto l'Italia. Un parere autorevole. Vero, evidentemente, per ogni gradino dell'illegalità. Per i grandi evasori fiscali, per i grandi mafiosi. E, giù giù, fino a chi campa di espedienti abusivi, sfruttato da altri o in proprio. E infatti se uno va nelle altre grandi capitali europee, da Londra a Parigi, da Madrid a Lisbona, che governi la destra o governi la sinistra, non trova praticamente né i lavavetri né le forme di accattonaggio di massa delle nostre grandi città. E allora quel che va detto è che questo è anzitutto un problema di forme del vivere civile, visto che anche lì ci sono immigrazione e povertà. La prima volta che vidi dei signori che facevano i lavavetri organizzati a Milano fu alla fine degli anni ottanta. Due uomini giovani e molto ben piazzati fisicamente lavavano i fanali (i fanali!) delle auto ai semafori. Chiesi esterrefatto in giro chi fossero. Mi venne risposto che erano i polacchi. E io ho sempre pensato dove i polacchi potevano avere imparato (non certo nella Polonia comunista) a campare in quel modo. Chi glielo aveva insegnato, perché lo ritenevano possibile E, soprattutto, perché ritenevano di poterlo fare in quel modo così "deciso" nel centro di Milano senza che nessuno gli dicesse niente? Il fatto è che "da noi si può". E' una questione di civiltà. Non è civile dovere avere contenziosi a ogni angolo, spiegare che hai già dato le tue monete a quello del semaforo precedente, pagare una specie di tassa sulla sosta in pubbliche piazze, quelle turistiche o quelle più affollate. Ci siamo abituati non solo perché siamo tolleranti, ma – direi soprattutto – perché siamo assuefatti al vivere non civile, a ogni livello: dal posteggiatore abusivo al venditore di "servizi" nei pubblici uffici alle costruzioni abusive sulle spiagge. Per questo, cara Rosy, mi dà un po' fastidio il dibattito sulla tolleranza zero. Primo perché indica ai cittadini una specie di bersaglio sociale; secondo perché all'annuncio seguono i fatti di una settimana (vedi Milano), poi tutto continua come prima salvo l'ideologia rancorosa che rimane; terzo perché si parte sempre con i piccoli. Prendi in mano, per il Partito Democratico, la questione della civiltà della nostra vita quotidiana. Delle regole che ci aiutano a star meglio. Sarà un grande passo avanti sul piano politico. E anche per l'Italia.
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Anonimo il 25/09/07 alle 18:46 via WEB
Innanzitutto impara a scrivere perchè falSa si scrive con la S. Io con Chi professa (ancora) la lodi del centrodestra non discuto perchè sarebbe come sfondare una porta aperta. Forse poptrei darti ragione sui politicanti di maggioranza presenti nel nostro comune che certamente in pochi mesi hanno superato già il peggio che voi avete combinato in cinque anni!!! Ma con questo la Vostra inefficienza non può essere cancellata. Io sono sempre stato sono e sarò dell'idea che le vere riforme in Italia come nei nostri comuni (facendo ovviamente i vari distinguo) le può dare una politica socialista. Che è sempre stata lontana da ogni idea del comunismo e tantopiù del comunismo italiano. Se poi non sai nemmeno qual'è la differenza Ti consiglio adi andarti a rileggere (oltre che qualche bel libro di grammatica italiana)un pò della storia d'Italia... Quanto al segretario(che continuo a non capire di quale partito) Ti ricordo che il Tuo ex partito è in via di scioglimento e allora? Cosa faranno quelli dela mozione Mussi (?)... andranno con PDC e RC oppure seguiranno l'idea per cui il partito denominato Sinistra Democratica è nato (lo avete scritto anche sul Vs. simbolo...PER UN PARTITO DEL SOCIALISMO EUROPEO..). Mi piacerebbe sapere che a sALICE SI INIZIA A FARE UNA POLITICA SERIA E VERA E NON DI CONVENIENZA!!! Se la convenienza significa aderire ad una forza che si considera lontana dal PD e dalla "Cosa Rossa" perchè non iniziare a fare politica partendo dai veri problemi della gente invece che tessere le lodi, ad occhi chiusi, dell'attuale maggioranza (nazionale e comunale) senza dire la verità.. critica... Ah!, dimenticavo, Angius ha aderito alla Costitente Socialista, se non lo sapevi! Un orgoglioso salicese di sinistra
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Anonimo il 26/09/07 alle 12:28 via WEB
Caro orgoglioso salicese,è da un po’ che leggo i tuoi interventi su questo blog ed è da un po’ che medito su quale sia la risposta adatta da dare a te e a chi la pensa come te. Naturalmente parlo a titolo personale,ma vivendo e studiando in una città (ancora meglio,in una facoltà)dove si respira politica,non posso che rimanere sbalordita da alcune tue affermazioni.Per quanto si possa appoggiare o meno il Partito Democratico (di cui son chiari i limiti, ma anche l’innegabile propositività),ritengo che le tue affermazioni sul partito socialista siano un po’ utopistiche e, permettimi di aggiungere,anche lievemente prive di fondamento. E ti spiego subito perché. Senza addentrarmi troppo nella storia politica di questo Paese,perché alquanto movimentata e scarsamente consequenziale,mi limito a dire che il partito socialista non è mai stata una forza preponderante in Italia (sn sicura che ribatteresti portandomi l’esempio di Craxi,ma mi preme ricordare che di socialista il partito in quel periodo aveva ben poco),come invece lo è stato sempre il PCI fino a Berlinguer. E mi piace ricordare anche che il PCI era l’unico partito comunista in Europa che si distaccò dal potere sovietico con notevole coraggio,ed era l’unico partito di sinistra capace di creare qualche problema alla DC( ricordi il tentativo di “compromesso storico”e “convergenze parallele”?). Il PSI è sempre rimasto in disparte,solo con l’avvento di Craxi (successivo alla morte di Berlinguer) è riuscito ad ottenere la maggioranza al governo.Ora,io sono del parere che il Partito Democratico sia una “logica” evoluzione.Non devi solo pensare al passaggio PCI-PDS-DS-PD come un progressivo deterioramento dell’ideologia di sinistra.Innanzitutto perché,se vai a leggere punto per punto il manifesto del Partito Democratico scritto dai 12saggi di Orvieto,ti rendi conto che non viene tradito alcun ideale cosiddetto “di sinistra”. Purtroppo in Italia ci si è abituati a percepire qualsiasi tentativo di costruzione di un partito moderato come il “ritorno della balena bianca”. Ma così non è. Oltretutto viene definito come una fusione tra 2partiti. Se anche fosse vero,sarebbe un grandissimo successo.In italia abbiamo sempre avuto scissioni,e mai fusioni tra partiti. Ma non è una semplice fusione,è il tentativo di dare un volto nuovo alla politica. E non è un semplice proclama,il PD avrà l’aspetto che gli darà chi deciderà di partecipare. Il tentativo di fusione delle diverse anime socialiste(che consentimelo,è decisamente patetico..visto che nasce in risposta al PD e non con una valida spinta di fondo) è solo un dimenio di voci contrastanti terrorizzate dall’idea di svanire con una nuova legge elettorale che troncherà l’esistenza dei piccoli partiti. Bisogna smetterla di reclamare il nuovo,ma poi pretendere che nulla cambi. Bisogna smetterla di gettare il fumo negli occhi alla gente per impedirle di cambiare davvero la situazione,dall’interno. E chi cambia idea sul PD (com’è capitato anche a me) non insegue necessariamente fini personali (visto ke,se proprio la vogliamo dire tutta,è molto più difficile farsi strada in un partito ke punta ad ottenere il 25% delle preferenze di uno ke a malapena ne raccoglie il5%,mi sembra ovvio),semplicemente è stufo di governare affannosamente. A livello sia locale che nazionale,il PD si presenta come una garanzia per la stabilità governativa,mentre il sedicente PSI sarebbe solo un’accozzaglia (termine forte,ma rende l’idea) di anime “sinistrorse” dedite alla sola opposizione esasperata a qualsiasi iniziativa compromissoria presa per il bene della cittadinanza. Valeria
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Anonimo il 27/09/07 alle 12:10 via WEB
Mi permetto di entrare nella disputa. Quello che mi incoraggia leggendo gli ultimi interventi è la voglia di confrontarsi e riflettere su esperienze storiche e sull'importante e delicatissima fase di riorganizzazione del sistema politico italiano. Mi sconforta però che queste riflessioni non possano esulare dalle provocazioni, dalle polemiche inutili e dalla voglia di sopraffare l'avversario sempre girando intorno ai soliti discorsi, intorno ai soliti nomi, intorno alle solite accuse nei confronti di questa o quell'amministrazione. E il mio sconforto nasce dalla consepevolezza che l'affrontare argomenti così importanti e complessi con metodi e contenitori di bassissimo livello produce soltanto la banalizzazione dei contenuti stessi e l'illusione che chiunque possa ergersi a filosofo o a grande risolutore di problematiche le quali vengono affrontate quotidianamente da persone competenti, luminari, storici e intellettuali veri, gente ben distante da chi propone solo un facile, qualunquistico, massificante e populistico VAFFANCULO. Come ho già avuto modo di dire, la nascita del Partito Democratico rappresenta sicuramente un evento di portata storica poichè chiude di fatto una fase difficile e tormentata per la politica italiana chiamata SECONDA REPUBBLICA, caratterizzata dalla demonizzazione della parola PARTITO e dalla nascita di una miriade di movimenti che fondati non su "idee" ma su "ideatori", non su valori di riferimento ma su persone di riferimento. L'esempio più visibile è FORZA ITALIA, ma è possibile verificare questo fenomeno anche (giusto per ricollegarmi ai precedenti interventi) nel clamoroso numero di movimenti e movimentini della cosiddetta DIASPORA SOCIALISTA: ogni ex dirigente socialista si è creato il proprio giardinetto e ha barattato la propria sopravvivenza con lo 0,1-0,2%. Ora, l'importanza del PD non sta solo nella propria fondazione (personalmente non condivido tante cose del processo costituente del PD, a partire dalle "liste bloccate" per le primarie che, francamente, considero un segnale negativo che per certi aspetti denota una certa ipocrisia di qualche dirigente nazionale scagliatosi proprio per le liste bloccate contro l'ormai celebre "Porcellum"). Il significato della svolta nel sistema politico è da ricercarsi nel nel suo essere input di un processo di aggregazione delle altre realtà politiche che porterà ad avere entro il 2009 uno scenario completamente rivoluzionato con la COSA ROSSA, il PARTITO DELLE LIBERTA', la NUOVA DC e il PARTITO SOCIALISTA. Ed è su quest'ultimo che vorrei soffermarmi un attimo. Innanzitutto mi permetto di fare un piccolo appunto di carattere storico a Valeria: il PSI ha portato il primo socialista della storia a Palazzo Chigi quando Bettino Craxi diventò Presidente del Consiglio. Ciò avvenne nel 1983, quando Berlinguer era ancora vivo, tant'è che proprio durante il governo Craxi il PCI di Berlinguer perse il referendum sulla "scala mobile". Poi, ad onor del vero, il PSI non ha mai avuto la maggioranza (o la preponderanza) ma è sempre stato il terzo partito e il massimo in percentuale che ha avuto è stato il 14,2%. Non mi sembra, inoltre, che il PCI sia mai stato al governo (giusto perchè si è parlato di "partiti in disparte"). Per quanto riguarda l'affermazione "Craxi aveva ben poco di socialista", francamente mi sembra più un insulto gratuito che una corretta considerazione. Mi sconvolge che nel 2007 ancora non sia finita la "caccia alle streghe" e che molti vogliano ancora nascondere le proprie riserve verso i socialisti dietro l'orribile e squallida equazione SOCIALISTA=LADRO e quindi schifoso, disonesto, ecc.(è dell'altro giorno l'augurio di morte che il maitre à penser de noantri Beppe Grillo ha inviato a Gianni De Michelis). Saluti. LUIGI PALAZZO (visto che va di moda farlo sapere su questo blog) studente universitario
(Rispondi)
 
 
 
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Anonimo il 27/09/07 alle 13:42 via WEB
Dal momento che mi piace disquisire di politica in maniera corretta e civile,non posso che rispondere a Luigi,nella speranza di approfondire così temi che sono nell’interesse di tutti. Innanzitutto mi scuso per lo strafalcione storico,non avendo potuto rileggere il testo ho commesso delle leggerezze che possono venir fraintese. Poi vorrei dire che il mio non voleva essere un insulto gratuito al socialismo, e né che per me sia valido l’assioma socialista=ladro,ke è alquanto riduttivo,dal momento che il PSI non era il solo a macchiarsi di colpe così gravi,tutt’altro .Tuttavia non vorrei che si dimenticasse che Craxi non è morto in esilio ma da latitante (sembra assurdo doverlo ricordare nel 2007,ma visto l’attuale tentativo di mistificazione del personaggio ad opera di esponenti di entrambi gli schieramenti non farà sicuramente male rammentarlo),e che fra gli studiosi ci si chiede ancora se la Prima Repubblica sia davvero finita,e soprattutto se il suo termine sia da ricercarsi con Tangentopoli,dal momento che poco è cambiato da quel periodo,se non la frammentazione e lo scioglimento dei partiti storici che la componevano. So benissimo che da qui ci si potrebbe infilare in un vicolo cieco di discussioni e pareri differenti, perciò chiudo qui. Quello che mi preme conoscere è l’opinione che Luigi ha a proposito della cosiddetta “cosa rossa” e del tentativo di rifondazione del Partito Socialista, di quei progetti che mirano cioè a collocarsi a sinistra del PD. Credi cioè che nascano sotto la stessa spinta riformatrice che ha portato alla creazione del Partito Democratico?o sono solo una risposta a quest’ultimo? E per quanto non condivida le modalità della protesta,non credi che le istanze portate avanti da Grillo abbiano diritto ad avere una risposta concreta e immediata? valeria
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
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Anonimo il 28/09/07 alle 14:00 via WEB
rispondo con piacere, soddisfatto di constatare come si possa parlare di politica senza emulare quel maledetto viziaccio di offendersi e azzuffarsi tipico della generazione dei nostri padri (indistintamente dal colore politico). Allora: A) per quanto riguarda Craxi io sono tra quelli che considerano il leader socialista un esule e non un latitante. e lo faccio per vari motivi: 1-motivo storico: ogni evento necessita sempre di una storicizzazione la quale non può che avvenire dopo anni dall'accadimento, così da avere una visione quanto meno distaccata e sicuramente più critica. nell'ambito di una valutazione di questo genere (rivolta al passato) lo stesso principio di legalità viene visto con una lente diversa. se così non fosse dovremmo considerare, ad esempio, Mazzini un terrorista sanguinario poichè in assoluto mi sembra che il rispetto della vita umana sia un valore condiviso. con ciò intendo dire che ogni situazione va inserita nel contesto storico nel quale si verifica. Il finanziamento illecito ai partiti era (e non so se sia un problema superato) una prassi generalmente seguita. non credo che il PCI si finanziasse solo con i ricavati delle salsicce della Festa de l'unità. Se non erro, inoltre, l'inchiesta di Mani pulite (vi prego di correggermi se sbaglio) fu basata sui reati di finanziamento illecito successivi all'amnistia del 1989 la quale estingueva proprio quel tipo di reato. solo per questo il PCI fu toccato solo "di striscio" da tale vicenda. insomma: Craxi e il PSI non erano gli unici a "rubare". 2- motivo politico: non bisogna dimenticare che l'inchiesta di Mani Pulite giunse dopo la caduta del muro di Berlino. Senza dilungarmi troppo mi limito a porre solo un quesito: ci sarà un motivo se in tutti i Paesi la guida della sinistra è stata assunta dai Partiti Socialisti (legittimati dalla storia) i quali hanno inglobato i movimenti comunisti, mentre in Italia è avenuto esattamente l'opposto? In quel momento la legittimazione, che la storia non poteva dare al PCI poi PDS (il quale sarebbe confluito nel PSI dopo che grazie a Craxi entrò nell'Internazionale), fu cercata nell'inchiesta della magistratura adducendo come giustificazione esistenziale l'ormai trita e ritrita "questione morale" di berlingueriana memoria (che ovviamente condivido, per carità). Vorrei infine ricordare che Bettino Craxì morì perchè gli fu impedito il rientro in Italia per subire una delicata operazione, proprio mentre tutti gli altri (inquisiti o no) in Italia ci erano rimasti quasi da impuniti. B)per quanto riguarda Beppe Grillo io sono convinto dell'utilità di questo tipo di contestazione, specie se trova un ampio consenso popolare, perchè serve sicuramente da stimolo per il sistema politico, soprattutto per il grande valore delle tematiche di cui si fa portatore. Quello che trovo preoccupante di Grillo però, sono i metodi, il qualunquismo, la totale assenza di vere e proprie argomentazioni (avete sentito quello che ha detto al V-Day? si limitava a dire: amato ha detto e fatto questo...vaffanculo! tizo ha detto quest'altro..vaffanculo!) e un'affermazione che ha fatto, che ritengo pericolosissima ai limiti dell'antidemocraticità: IO I PARTITI LI VOGLIO DISTRUGGERE!... C) per quanto riguarda il PD, potrei dire maliziosamente che sia il tentativo del PCI-PDS-DS di trovare la legittimazione storica di cui ha bisogno senza riconoscere la sconfitta della propria di storia, attraverso una tradizione appartenente ad altri sistemi politici. comunque, nonostante ciò, lo considero una novità importante, come ho già detto, e di grande valore di cui si sentiva il bisogno. Saluti. LUIGI PALAZZO
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Anonimo il 28/09/07 alle 17:17 via WEB
Profondamente convinta dell’utilità di questa discussione,mi permetto di contestare alcuni punti del tuo discorso. Allora: A) sono del parere che Craxi fosse un latitante e non un esule:prima di tutto da un punto di vista storico,perché lui stesso ammise le sue colpe. Nel febbraio 1993 Larini confessò un finanziamento illecito che aveva come destinatario il PSI nelle persone di Martelli e Craxi,che si dimisero dopo poco. Il fatto che il PSI non fosse l’unico a ricevere finanziamenti illeciti,non rende le responsabilità penali di Craxi meno rilevanti. Il PCI fu effettivamente toccato solo marginalmente da Tangentopoli (tuttavia ricordo che Primo Greganti,il “compagno G”,fu arrestato e condannato a tre anni di detenzione),e anche allora si contestò un atteggiamento più cauto nei confronti del partito da parte del pool di Milano,ma per quel poco che ne so i giudici di Milano non fecero distinzioni e scoperchiarono un coperchio che rivelò illegalità e corruzione in tutto il sistema politico italiano.Ciò non toglie che Craxi si rifugiò ad Hammammet,nonostante fosse stato spiccato per lui un mandato di cattura internazionale per le numerose condanne alla detenzione ricevute.Da un punto di vista politico,ho ribadito in un intervento precedente che il PCI è stato un’eccezione nel quadro dei partiti comunisti europei,sin dal periodo immediatamente postbellico. Senza avventurarmi in una digressione storica che prenderebbe troppo spazio,mi limito a ricordare che il PDS sorse ufficialmente nel 1991 (ma la sua nascita era già stata annunciata nel 1990 da Occhetto nella cosiddetta “svolta della Bolognina”),praticando uno strappo definitivo con l’ideologia sovietica, quando ancora il “ciclone Tangentopoli”non aveva travolto una classe politica marcia. La legittimazione al PDS venne effettivamente in seguito all’inchiesta della magistratura,ma è riduttivo sostenere che sia legata solo a quest’ultima. Una questione morale effettivamente sussisteva, e il PDS si fece portavoce del malessere popolare (quanti poi tra coloro che agitavano il dito accusatorio fossero immacolati è ancora tutto da stabilire). Sono pienamente d’accordo con te che non fu Craxi il solo colpevole,e che molti dei suoi grandissimi amici del tempo restarono impuniti (scanso il discorso Berlusconi altrimenti si rischia di non finire più). Ma ripeto che il fatto che altri non abbiano pagato nulla toglie alla colpevolezza di Craxi. Ha accumulato un bel po’ di condanne,e non ha scontato neanche uno degli anni di detenzione che gli spettavano. B) sono convinta che Grillo abbia catturato l’attenzione di tutta quella gente disgustata da un sistema politico che ha bisogno di una riforma radicale. Ma credo anche che sia troppo facile mandare tutto a quel paese e ripromettersi di rivoluzionare il mondo in breve tempo.Mi piacerebbe pensare però chela politica non si fermi a condannare l’atteggiamento vagamente anarchico di Grillo,ma voglia vedere la gente che lo segue e che richiede un cambiamento. C) Per quanto riguarda il PD,non credo che cerchi una legittimazione in altri sistemi politici (suppongo tu ti riferisca al partito democratico statunitense,che ha una struttura totalmente diversa), mi piace pensare che qualcosa si stia muovendo davvero laggiù e che,con una leggera dose di buona volontà sia possibile ottenere il cambiamento tanto agognato.saluti. valeria
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Anonimo il 27/09/07 alle 14:15 via WEB
Caro Luigi,considerato che finalmente la discussione si è spogliata dei soliti insulti mi sento di rispondere ad una tua osservazione felice di poter discutere in maniera civile e matura.Mi riferisco alla tua critica sulle liste bloccate per l'elezione dell'assemblea costituente del Partito Democratico, una critica che ho sentito da più parti e che ha motivo di fondamento proprio nella nostra (DS) contrarietà all'attuale sistema elettorale che prevede liste bloccate.Premesso che è lampante la differenza tra l'elezione di un parlamento e quella di un'assemblea costituente, consentimi di spiegare quelli che sono i motivi alla base di questa scelta.Un motivo per il quale si è optato per le liste bloccate risiede nel fatto che le primarie del 14 ottobre serviranno soprattutto per designare il segretario del PD, e il voto di preferenza per i candidati all'assemblea nei diversi collegi elettorali del vecchio mattarellum avrebbero "distolto l'attenzione" dalla scelta del segretario.In secondo luogo,considerata l'estensione dei collegi, la competizione tra i membri di una medesima lista sarebbe stata chiaramente squilibrata in favore dei personaggi più noti.Ad esempio, nel collegio Squinzano (nord salento) la lista "Democratici per Veltroni" per l'assemblea nazionale sarà guidata dal compagno on.Alfredo Reichlin,(a seguire Jennifer Preite 23enne di Campi,Chirizzi Giovanni vicesindaco del Comune di Trepuzzi, la nostra concittadina Cecilia Innocente, Vincenzo Toma segretario provinciale della SG);è del tutto evidente che nessuno dei suddetti nominativi potrebbe "competere" con il nome e la storia dell'on.Reichlin (che tra l'altro sarà a Salice giovedì 11 ottobre).Per questo motivo si è optato per le liste bloccate,facendo affidamento sulla sensibilità delle classi dirigenti locali affinchè aprissero le porte della partecipazione alla società civile,e devo dire, che l'obiettivo è stato sufficientemente raggiunto se è vero come è vero (cit.Di Pietro:) )che il segretario provinciale dei DS è in ottava posizione nella lista regionale e l'ing.Romano di Meltin Pot è al secondo posto...Che tutto sia passibile di miglioramenti è certo,ma che tutto possa sempre essere ottenuto nell'immediato è discutibile.Saluti,Emanuele Fina segretario DS Salice.
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Anonimo il 25/09/07 alle 23:03 via WEB
e si...spreco di denaro pubblico..tanto ke hanno ridotto l'identità di carica...
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Anonimo il 28/09/07 alle 10:39 via WEB
E' vero che Craxi non era come dici te in esilio,(ma ricordiamo che è stato l'unico politico a pagare), credo che le proposte di Grillo,che alcuni politici coinvolti in situazioni scandalose, non si debbano + candidare. Sarebbe bello sia che da DESTRA che da SINISTRA, si tornasse ai vecchi valori che avevano i partiti, è basta la creazione di numerosi partiti sia da l'uno o dall'altro scheramento, o la nascita di un 'unico partito che coinvolga tutti. TORNIAMO AI VECCHI E GLORIOSI PARTITI: PCI - MSI- DC. O siccome questo non potrà mai succedere, facciaomo degl'incontri programmatici x discutere sui partiti coinvolgendo i giovani che della politica sono nausiati, facciamoli capire la storia di questi partiti almeno.
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Anonimo il 29/09/07 alle 20:01 via WEB
Parole, parole, parole, diceva una grande xantante (MINA), così siete voi, volete formare giovani,fare corsi di apprendimento (politico), conferenze per dare ai giovani la possibilià di intervenire , farsi avanti, esprimere la lo opinione, poi..............tutto questo cade, ho fatto passare un pochino di tempo, dicevate di stare dalla parte dei giovani e invece .....................COSA COSTAVA CHIAMARE QUEI GIOVANI SALICESI CHE , E MI RISULTA (POCHI) SI SONO DISTINTI PRENDENDO 100 ALL'ESAME DI MATURITA'? NE ABBIAMO VISTI UN POCO SUI VARI GIORNALI LOCALI TUTTI PORTAVANO LA DICITURA.....SALICE SALENTINO...... E VOI CHE AVETE FATTO? SAREBBE COSTATO TANTO FARE UNA PERGAMENA DI RICONOSCIMENTO E CONVOCARE TUTTI QUESTI SUL PALAZZO COMUNALE E DARE LORO UNA PICCOLA PERGAMENA E UN PICCOLO RINFRESCO? COME DICEVO PRIMA DELLE ELEZIONI, SIETE TUTTI UGUALI,in 5 mesi qualcuno mi dice che cosa abbiamo visto, se non le aiule in piazza? Grazie per l'attenzione. xxyy
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Anonimo il 30/09/07 alle 14:28 via WEB
Noi non facciamo distinzioni,sono cittadini tutti i ragazzi sia che abbiano preso 60 sia che abbiano preso 100, ed è per questo che abbiamo convocato TUTTI!!!niente rinfreschi,niente false cerimonie ma la possibilità di esprimere le proprie idee liberamente...cosa che non sempre è avvenuta negli anni passati!!!!
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Anonimo il 30/09/07 alle 15:57 via WEB
Dopo un periodo, neppure troppo lungo, di riflessione mi aggiungo a quanti hanno già scelto di votare Rosy il 14 ottobre decidendo di impegnarmi, per quel che rimane, nella campagna. Le motivazioni della mia scelta sono semplici ma comunque forti. Rosy Bindi ha dimostrato coerenza nel perseguire con costanza e continuità (non in modo estemporaneo e privo di prospettive) la gestione della cosa pubblica con metodi puliti, privi di fronzoli, manifestando grande vicinanza alla tradizione popolare delle grandi culture politiche che nel Pd dovrebbero convergere. Inoltre colgo chiarezza e coraggio nelle decisioni prese in passato. Da cattolico, convinto però della necessaria laicità della politica, ammiro la sua capacità di essere evidentemente parte della chiesa senza però testimoniare clericaliso in politica.
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Anonimo il 01/10/07 alle 11:20 via WEB
Sono un militante della Sinistra Democratica, vedo il futuro PD come una forza politica che sposta al centro una parte importante della sinistra, considero l'operazione un grande errore. Purtroppo la fondatezza della mia analisi è comprovata da scelte recenti , sia sul piano sociale( il protocollo di fine luglio è molto debole sul lavoro precario), sia sul piano dei diritti civili ( la legge sui DICO è morta per il ricatto vaticano subito da DS e DL).Ciò detto apprezzo molto Rosy Bindi, sia sul piano della sua socialità e del suo pacifismo,sia per la sua lealtà e onestà politica. Se fossi del PD la voterei molto convintamente...in mancanza farò propaganda per lei presso i miei amici e compagni che al voto del 14 ottobre ci andranno.
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