Creato da sgsal il 09/10/2006
Giovani di Salice per il Partito Democratico

Ultimi commenti

Salve a tutti, questa mattina tra i vari volantini mi è...
Inviato da: Anonimo
il 26/10/2008 alle 17:10
 
Non ti vergogni carissimo P.A. quelli sono comizi o...
Inviato da: Anonimo
il 22/10/2008 alle 13:24
 
Carissimo anonimo,purtroppo sono costretto a chiamarti...
Inviato da: Anonimo
il 20/10/2008 alle 16:22
 
Carissimo Ligori, Ti chiarisco subito quale è lo status...
Inviato da: sgsal
il 20/10/2008 alle 16:02
 
Bellissimo comizio ieri da parte del sindaco ( x chiarire...
Inviato da: Anonimo
il 20/10/2008 alle 10:50
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei link preferiti

 

 

« Un caffè con VeltroniMessaggio #57 »

Post N° 56

Post n°56 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da sgsal

Senza parole...

Se da un lato tanti giovani salicesi si stanno impegnando concretamente per la costruzione di qualcosa di davvero nuovo e importante quale sarà il forum giovani, da un altro, purtroppo, c’è chi riesce soltanto a seminare zizzania, distribuendo volantini in piazza che raccontano di verità distorte. Voglio sperare si tratti di pura disinformazione. Mi riferisco al partito dei Giovani Socialisti di Salice, che nel giornalino “Scomodamente” distribuito in piazza domenica scorsa, attacca la Sinistra Giovanile e il Forum Giovani, alludendo a incomprensibili binomi. Corre l’obbligo da parte nostra di riportare alla verità dei fatti, analizzando punto per punto quanto viene contestato.

 

1.  Forum Giovani o “Sinistra Giovanile Allargata”?

 

Sarebbe bastato partecipare agli incontri tenuti presso il centro polifunzionale, per rendersi conto che il Forum è composto da tanti giovani, tra i quali vi sono anche appartenenti alla SG. E’ forse un errore o sta nell’ordine delle cose che un gruppo che si impegna da sempre nelle politiche giovanili di salice, partecipi concretamente ed attivamente ad un progetto che riguarda i giovani? Il mio punto di vista, che trova riscontro nella realtà dei fatti, porta a chiedermi, invece, dove sia la Fgs.

 

2.  E’ da sempre conforme al pensiero di noi Giovani Socialisti il proposito di una partecipazione più concreta dei ragazzi nella vita sociale del paese.

 

Non si direbbe viste che l’FGS ha deciso di boicottare il Forum Giovani nonostante sia aperto a tutti i giovani di Salice.

 

3.  (Vengono elencate le ragioni per cui l’FGS non partecipa al forum giovani) Lo scorso giugno, la Sinistra Giovanile contattò l’FGS per cominciare ad organizzare di comune accordo il Forum Giovani. Per vari motivi, l’incontro slittò e si decise di ricominciare a lavorare dopo le vacanze estive.

 

Devo dedurre che simili affermazioni siano solo frutto di una non conoscenza della materia di cui si vuole trattare e giudicare gratuitamente e pertanto mi limiterò a spiegare ai giovani della Fgs che il forum giovani è un organo del Comune la cui istituzione e organizzazione è competenza esclusiva dell’Amministrazione Comunale. E’ sbagliato a priori pensare che la Sg, o la Fgs, o chiunque altro potesse organizzarlo. E’ stata subito intenzione della Sg coinvolgere i gruppi giovanili presenti sul territorio al fine di garantire al forum giovani una partecipazione più ampia possibile e, in quest’ottica, sin dal primo momento aveva avviato i contatti con la Fgs con l’intento di creare una lista congiunta che partecipasse alle elezioni del Forum. Sono convinto infatti che Sg ed Fgs avrebbero potuto trovare facilmente un percorso comune e un’unità di intenti nell’ambito delle politiche giovanili. I ripetuti incontri disertati dagli esponenti del gruppo Fgs per “motivazioni varie”, mi inducono invece a pensare che vi sia una sorta di pregiudizio accecante nei confronti dell’Amministrazione Comunale e della  Sg che la sostiene, che impedisce di guardare oltre e di lavorare per il bene collettivo, dei giovani in questo caso.

 

4.  La sera stessa, camminando per il paese, si poterono leggere dei manifesti che fecero precipitare, almeno da parte la nostra, la già delicata situazione. Su queste affissioni si poteva leggere che era la Sinistra Giovanile a organizzare la prima riunione del forum….

 

Preferisco pensare che tale accusa sia frutto di un mal riuscito artificio volto a screditare ancora una volta la Sinistra giovanile, perché mi riesce difficile altrimenti comprendere come sia possibile scambiare un manifesto affisso e firmato dall’Amministrazione Comunale con un manifesto che riguarda la Sinistra giovanile.

Prego i giovani della Fgs, ne va della loro onesta intellettuale, di rivedere pubblicamente tali affermazioni, per altro smentite in maniera plateale e mi spiace dire, ridicola, dalla realtà dei fatti. Guardare il manifesto sul sito del Comune per verificare.

 

5.  La nostra collaborazione, talmente “tanto voluta” era stata messa da parte…Avremmo dunque partecipato alla riunione come “ospiti” e non come organizzatori al pari della SG.

 

Ancora una volta sono costretto a constatare che le favole raccontate nel giornaletto della Fgs si basano sulla non conoscenza dei fatti, dunque sul nulla. Infatti se i giovani della Fgs avessero partecipato agli incontri tenutisi al centro polifunzionale, si sarebbero accorti che chiunque ha potuto discutere del regolamento, apportando modifiche ad alcuni punti, proponendone altri. I ragazzi della Sg vi hanno partecipato come giovani salicesi, così come avrebbero potuto parteciparvi i ragazzi della Fgs.

 

6.  Dunque da parte nostra fu naturale chiederci se il Forum Giovani fosse, e sia tuttora, una Sinistra Giovanile “allargata”, dato che per raggiungere dei traguardi ciascuno ha bisogno di un interlocutore, se non di un contraddittore. Dicendo questo ricordiamo che all’interno del Forum la SG è l’unica associazione giovanile attiva.

 

Se colui che scrive l’articolo utilizzando la prima persona, ma evitando di firmarsi avesse letto il regolamento del forum giovani o si fosse almeno interessato di capire di cosa esso tratta, si sarebbe accorto che  non è prevista la partecipazione di associazioni giovanili, ma semplicemente di giovani; che possono esprimersi come singoli individui, come comitive, come associazioni.

 

Alla luce di quanto scritto, viene naturale domandarmi se le motivazioni addotte dalla FGS siano frutto di una tendenza acquisita, atta a fare soltanto opposizione su qualsiasi progetto attuato dell’Amministrazione Comunale, anche trattandosi di giovani!

Infine voglio ricordare che il Forum Giovani non è una “fumosità”, così come il segretario dell’Udeur ha avuto moto di scrivere pubblicamente. Molto spesso è comodo fare una compagna elettorale per i giovani, ma perchè quando finalmente viene realizzato qualcosa di concreto per noi,  si è  subito pronti ad attaccare? E’ politicamente miope chi definisce “fumo” le decine di giovani che hanno partecipato alle assemblee consultive e le altre decine che hanno già sottoscritto la loro adesione al forum.

 

Marco Bossi  Segretario cittadino Sinistra Giovanile

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/11/07 alle 08:46 via WEB
La votazione che si è svolta sabato, 27 ottobre 2007, in conclusione dell'Assemblea Costituente del Partito democratico, in cui Walter Veltroni è stato proclamato segretario del Partito mi ha lasciato dentro un senso di disagio, rabbia ed inquietudine, quegli stessi sentimenti che, incrociando gli sguardi di molte persone, "notabili" e "peones", si potevano cogliere con facilità, mentre scivolavamo via dalla Fiera di Milano. Troppa la distanza tra le parole e i fatti, troppo lo stacco tra il momento in cui tutti insieme abbiamo cantato, mano nella mano, l'inno di Mameli, alla fine di una giornata faticosa, ma ricca e densa di politica, ed il momento in cui abbiamo votato, in modo affrettato, inconsapevole, e con molti aspetti di illegittimità, il testo che Walter Veltroni aveva letto tutto d'un fiato pochi minuti prima, concludendo i lavori. I quotidiani di oggi, 28 ottobre 2007, riportano le vigorose critiche della Bindi, di Parisi, di Nando Dalla Chiesa, le ironie di D'Alema, le perplessità di altri; io, che sono alla mia prima esperienza politica e che prima di tutto sono un giurista, proverò a segnalare, dall'angolo visuale del mio mestiere, i numerosi profili di illegittimità di un testo e di una votazione che, pure, qualcuno ha ritenuto formalmente ineccepibile (vedi in particolare l'articolo di Fabio Martini su La Stampa del 28 ottobre 2007, pagina 3). Nel merito, l'art. 2, comma 3, del Regolamento quadro per l'elezione delle Assemblee Costituenti dell'Ulivo-Partito democratico è stato utilizzato, artatamente, per stabilire un dispositivo di regole che blindano, in modo decisamente autoritario, i primi passi del processo costituente. Partendo da una disposizione di quel Regolamento, generica prima che generale, che recita che "l'Assemblea costituente approva le ulteriori disposizioni dirette a disciplinare, anche nella fase transitoria, le modalità di funzionamento degli organi, ivi compresi i poteri sostitutivi e sussidiari, nonché i casi di revoca e di surroga", viene creata dal nulla la carica di vice-segretario del partito e si indica, nella persona di Dario Franceschini, il nome di chi ne assumerà l'incarico. Uguale meccanismo che, inammissibilmente, in base alle più elementari regole di funzionamento di qualsiasi organo collegiale, con un solo tratto di penna, fa coincidere carica e nome del suo titolare, è previsto per istituire il ruolo di Tesoriere del Partito, a favore di Mauro Agostini. Poi, il dispositivo, al comma 5, detta un sistema per l'elezione dei coordinatori provinciali, che mortifica, a vantaggio del prevalere di dure regole di maggioranza, qualsiasi tentativo, non solo di partecipazione dal basso nella scelta di chi guiderà il partito a livello provinciale nei prossimi mesi (solo nei prossimi mesi, viene da chiedersi?), ma anche di condivisione della scelta di quel coordinatore tra i membri del collegio ristretto che procederà alla designazione (gli eletti nelle assemblee costituenti regionale e nazionale per ogni Provincia). La norma prevede, infatti, che l'elezione avvenga a maggioranza assoluta dei presenti, con eventuale ballottaggio tra i primi due, e non dei componenti, né tanto meno, come sarebbe stato auspicabile in questa fase, di un quorum più elevato, come quello dei due terzi dei componenti o almeno dei presenti. Ma, come è a tutti ben noto, la maggioranza dei presenti è la maggioranza con cui chi vince prende tutto, senza fare prigionieri, non il quorum di chi cerca il dialogo, il confronto, la più estesa partecipazione. Disposizione del tutto priva di un fondamento esplicito nel Regolamento quadro (e quindi di dubbia legittimità) è, d'altra parte, quella che assegna al segretario nazionale ed ai segretari regionali la delega a garantire la gestione provvisoria della fase costituente, sino alla approvazione dello statuto, anche attraverso la costituzione di organi collegiali provvisori. Ricordando che nel nostro ordinamento (vedi ad esempio l'art. 76 Cost.) la delega è uno strumento derogatorio del sistema delle competenze e, inoltre, che non sono permesse le deleghe in bianco, con tale disposizione, si costituisce di fatto e di diritto il partito di un leader che governa in solitudine, in palese contraddizione con le affermazioni fatte da Walter Veltroni durante la sua relazione. Minori perplessità, infine, suscita probabilmente la previsione delle tre Commissioni, che dovranno lavorare su Statuto, Manifesto dei valori e Codice etico, sia perché, almeno per le prime due, si mostra una base di qualche coerenza nell'art. 2, comma 1, del Regolamento quadro, che attribuisce all'Assemblea nazionale il potere di approvare il Manifesto e lo Statuto nazionale del partito, sia perché, a tacere di alcune perplessità sui criteri scelti per la composizione delle tre Commissioni, è del tutto naturale pensare che un organo "pachidermico" come l'Assemblea costituente nazionale, composta da più di 2800 persone, debba strutturarsi in Commissioni per poter concretamente operare, lasciando poi all'Assemblea sovrana il compito di emendare e votare i testi proposti dalle Commissioni. Ma, se il contenuto del dispositivo che abbiamo approvato ieri suscita le riserve che ho provato sinteticamente a formulare, esse si amplificano considerando il metodo di svolgimento della votazione. Il testo del dispositivo è stato letto molto velocemente da Walter Veltroni, poi Anna Finocchiaro dal tavolo della presidenza ha letto i nominativi dei trecento costituenti che faranno parte delle tre Commissioni e, subito dopo, ha chiesto di procedere ad una votazione complessiva, in un clima surreale nel quale la maggior parte dei delegati non sapeva che si sarebbe dovuto votare e molti stavano già andando via. La legittimità della validità della votazione è, davvero, molto dubbia, per ragioni evidenti al più ingenuo dei partecipanti, ragioni che vanno al di là del fatto che si sia impedito di aprire un qualsiasi dibattito sul contenuto delle regole che erano state sottoposte al voto. In primo luogo, infatti, non sono state esplicitate le modalità di votazione, in quanto la maggior parte delle persone ignorava che si sarebbe dovuto alzare al cielo il talloncino (quasi una tessera di voto) di cui tutti eravamo dotati; poi, comunque, ha partecipato al voto una grande quantità di persone che non ne avevano il diritto, essendo soltanto invitati all'Assemblea costituente, e questi voti si sono confusi ai voti degli aventi diritto; ancora in modo del tutto frettoloso si è pronunciata dalla presidenza l'approvazione a maggioranza del testo, senza avere fatto una seria verifica dei voti contrari e degli astenuti. Per altro aspetto, la votazione ha riguardato un testo non omogeneo, secondo la logica, ben poco democratica, del prendere o lasciare, testo dentro al quale vi erano disposizioni che avrebbero, invece, dovuto essere messe in votazione separatamente, in particolare le norme sul vicesegretario, sul tesoriere del partito e quella sulla composizione delle Commissioni. A rigore, infine, rispetto a quest'ultima disposizione, il testo in votazione si limita(va) a prevedere il numero ed i criteri di scelta, così che non si sarebbe dovuto votare, in base a quella regola, l'elenco dei commissari, come invece è avvenuto...
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963