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Plath / Doom of Exiles - Destino d'esuli

Post n°65 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da beastfncggl
 

Now we, returning from the vaulted domes

Of our colossal sleep, come home to find

A tall metropolis of catacombs

Erected down the gangways of our mind.

Green alleys where we reveled have become

The infernal haunt of demon dangers;

Both seraph song and violins are dumb;

Each clock tick consecrates the death of strangers.

Backward we traveled to reclaim the day

Before we fell, like Icarus, undone;

All we find are altars in decay

And profane words scrawled black across the sun.

Still, stubbornly we try to crack the nut

In which the riddle of our race is shut.

Ora noi, ritornando da palazzi con volte a cupola

Del nostro sonno colossale, veniamo a casa per

Trovare un'alta metropoli di catacombe

Eretta lungo i corridoi della nostra mente.

Verdi viali dove facevamo baldoria son diventati

Il luogo di ritrovo infernale di pericoli demoniaci;

Canto di serafini e violini sono entrambi muti;

Ogni battito d'orologio consacra la morte di stranieri.

A ritroso viaggiammo per reclamare il giorno

Prima che cadessimo, come Icaro, disfatti;

Tutto ciò che troviamo sono altari in rovina

E parole profane scarabocchiate nere sul sole.

Pure, ostinati, tentiamo di aprire la noce

In cui è racchiuso l'enigma della nostra razza.

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SHAKESPEARE'S EPITAPH

Good friend for Jesus sake forbeare,

To dig the dust enclosed here.

Blessed be the man that spares these stones,

And cursed be he that moves my bones.

Caro amico per amor di Dio rinuncia

a scavare la polvere che è qui rinchiusa.

Benedetto sia colui che risparmia queste pietre

e maledetto chi muoverà le mie ossa.

 

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Così sia. Buon Natale!
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il 22/12/2014 alle 14:24
 
Lasciamo illuminare questo Natale dai bagliori delle nostre...
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il 22/12/2014 alle 05:41
 
ah si:)
Inviato da: lotus.house
il 04/11/2014 alle 18:46
 
solo la traduzione...(la poesia è di Edwin Muir, vedi Tag)
Inviato da: beastfncggl
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