Shinarf's World

Seguimi... Ti condurrò tra folle di magiche beltà...

 

OO. "L'AQUILA E IL FALCO" .OO

 

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Lettera....

Post n°5 pubblicato il 16 Dicembre 2011 da shinarf
Foto di shinarf

Ciao,
sono davanti la porta di casa tua, non busso, non ho il coraggio, rimango ferma davanti la porta di casa tua, e mi siedo a terra, sentendo il freddo salire su per la schiena, eh si, è pomeriggio inoltrato, e posso vedere chiaramente come il cielo passa da un azzurro estivo, al blu notte, ma voglio precisare che non è estate, no, esattamente è il giorno che non sarà mai, un giorno inesistente, un giorno vivo nella mia mente, ma che non è segnato su nessun calendario, se non in quello della mia anima. Ma continuo, è da maleducati, ma è un'emozione immensa, poggio delicatamente l'orecchio alla porta della tua casa, e sento la tua voce, e poi quella di tuo padre, ancora la tua, e cosi anche quella della tua mamma, un lungo discorso, spero, perchè non vorrei che da un momento all'altro la porta della tua casa si possa aprire ed essere scoperta come una ladra, è cosi bello ascoltarvi, un'allegra famiglia intenda a preparar la cena, e d'un tratto la tua voce che si allontana, e cosi sento solo la tv, e i tuoi genitori che continuano a parlare e preparare la cena. Rimango seduta li a terra a fissare il cielo, che ormai è diventato buio, sento anche il mio piccolo stomaco brontolare, ed in quel silenzio ho paura che altri possano sentirlo, ma è solo immaginazione, guardo in alto verso la tua casa, per scorgere la tua finestra, e vedo infatti una luce, sei in camera, forse lavori o studi, ma sei li al riparo nella tua dimora. Passa cosi una buona mezz'ora, ed io ho gia finito di divorare la mia cena, altro non era che un panino con un pò di affettato, sorrido, avrei potuto mangiare sicuramente meglio, ecco la voce di tua madre che ti chiama per annunciarti la cena a tavola, e dalla finestra un pò aperta che sento la tua voce, stai sicuramente scendendo le scale, e sento anche la tua voce adesso, sarete tutti belli a tavola, e la mia mente viaggia entrando nella tua casa e sedentosi vicino a te, e magari mangiando con te, un sorriso alla luna che spunta dalla montagna, parlate e parlate tanto del più e del meno, sento anche sincere risate, allegre che mi riempiono il cuore. Poi un rumore di posate e piatti e le sedie che vengono rimesse in ordine, poi un rumore di chiavi e passi verso la porta. Il mio cuore è a mille, mi sento impacciata, corro immediatamente a nascondermi, non vorrei che tu mi vedessi, non ne avrei la forza, cosi trovato un rifugio, da li riesco a vedere la tua figura che cammina, sei ben coperto, ma d'un tratto vedo anche il tuo sguardo, che non capisco perchè guarda dalla mia parte, il cuore in gola una paura ceca, spero con tutte le mie forze che tu non mi veda, ma ho come l'impressione che nessuno mi ascolti, ed i tuoi passi si dirigono verso di me con fare deciso, ma ti fermi proprio ad un soffio da me, guardi nel buio ma immagino che non vedi nulla, perchè con un alzatina di spalle torni su i tuoi passi... E posso solo guardare la tua schiena e la tua figura in lontananza...

 
 
 

L'antico Raccontastorie

Post n°4 pubblicato il 14 Dicembre 2011 da shinarf

C'era una volta, vi sembrerà una favola dal modo in cui comincia, eppure è cosi che iniziava quell'anziano che raccontava ad i ragazzi più giovani del villaggio di gesta eroiche ed antiche leggende. L’ascoltai anche io rapita dal so modo di raccontare e render viva una storia sepolta ormai nel tempo, quindi iniziava cosi...

Ebbene si, ci stavo provando, a chi lo sto divendo?? A me stessa, che vuole sentirsi dire qualcosa di positivo. Avevo in mente una bellissima storia da raccontare, ma d'un tratto ho perso le mie muse ispiratrici, eh bè, accade a qualsiasi grande autore. Volevo scrivere anche io una storia avvincente e magica, per provare ad andare via un pò da questo luogo, ma non mi esce poi tanto bene, e predico di voler aiutare qualcuno, rido, e lo faccio alla grande. Bè, stavo ascoltando una bella canzone/storia, volevo ispirarmi a quello, emm no, volevo in realtà scrivere tutto il testo, ma vedete, non è giusto in realtà, non era quello che avrei voluto scrivere io, e ne sarei rimasta felice alla fine?? Non credo proprio, meglio farina del proprio sacco, rende meglio. Non scriverò nessuna storia, non per ora, perche vi ripeto, o meglio mi ripeto, che non ho nessuna musa, non ho nessun personaggio da mettere in mostra, non ho nessuna storia d'amore da scrivere, nessuna storia eroica da raccontare, ma le ho tutte li, appollaiate al caldo, e non so davvero come cavolo toglierle da quel bel nido. Vorrei tanto avere un bel muso, non ispiratrice, ma da prendere a pugni, mi rilasserebbe immagino. Un mucchio di parole e lettere battute sempre a caso, solo per dare libero sfogo al mio triste essere, ma stavolta noto che non sono depressa, no mi sento di una certa straffottenza. Bah, infine vi lascio quel che sarebbe voluta essere un idea del mio racconto... Per quelli che, deicderanno di avventurarsi in questo buco buio e senza senso, un pò di musica allegra fa bene al cuore.. Ebbene... MUSICAA

 
 
 

La Chiamata

Post n°3 pubblicato il 19 Dicembre 2010 da shinarf
Foto di shinarf

Non si può dire in quale momento preciso una persona possa cominciare il cammino che la porterà ad essere una Sacerdotessa Wicca, poiché per ognuno questo momento è diverso. Ad un certo punto della vita d’ogni donna la Dea chiama: può essere una voglia incomprensibile di fuggire, il desiderio di trovarsi sole in un bosco, una fiaba raccontata da una donna anziana, una musica che ricorda qualche cosa di molto lontano, un modo particolare di bussare la porta, un fiore straniero che nasce spontaneamente nel nostro giardino, la nostalgia di un sogno, una poesia, la visione di un paesaggio lussureggiante e selvaggio. Esistono momenti particolari della vita in cui è più facile sentire la chiamata della Dea: quando ci si sente aride, depresse, affaticate, impaurite, impotenti, sterili, vuote. Abbiamo l'impulso di fuggire ma non sappiamo dove andare. Quello è il momento in cui la Dea ci contatta per offrirci un modo diverso di vedere la vita, una vita che valga la pena di essere vissuta fino in fondo, con tutte le sue gioie e i suoi dolori. Il modo migliore per predisporsi alla chiamata della Dea è imparare a stare bene in solitudine con se stessi. E' importante comprendere che questo cammino spirituale non è un gioco, ma qualcosa che può influenzare la vita di tutte noi e liberarci dalla paura di prendere la vita nelle nostre mani, dalla paura di cadere vittime di chi vuole toglierci la nostra energia per comandarci e dominarci. A volte ci sembra che la realtà della nostra vita sia insopportabile, vorremmo fuggire da un lavoro che ci soffoca, da un marito che non ci comprende, da figli che ci tiranneggiano, da genitori che non ci capiscono, da amicizie futili, ma non sappiamo come fare. In quel preciso momento dobbiamo avere la gran fiducia che arriverà la chiamata della Dea, arriverà come un grido che preme nel profondo, arriverà come una carica aggressiva, che cercherà di scaricarsi sul quotidiano con la forza di un tornado. Una delle prime cose da fare è prendere molto sul serio questo nostro desiderio di fuga, imparare a dominare il senso di colpa quando facciamo qualcosa che non è utile immediatamente ad altri, solo perché ci piace. Non dobbiamo pensare, mentre guardiamo un cielo pieno di nuvole che si rincorrono, che stiamo perdendo tempo: stiamo nutrendo la nostra anima e preparandoci all'incontro con la Dea.

http://gothiccelticforum.forumcommunity.net/?t=2552947

Non ho scritto io questa cosa..^^ ma aveo il desiderio di postarlo qui.. ho messo il link d'origine per non volermi prendere i meriti...

Si credo che farò un'altro post..^^

 
 
 

°Oo.Giornata.Indimenticabile.oO°

Post n°2 pubblicato il 26 Settembre 2010 da shinarf

Ieri ho passato una bellissima giornata, con una persone speciale, mi sono svegliata prestissimo inutilmente, :) perchè il treno era alle 12, ma va be..  Arrivata a Vibo c'era gia lui che mi aspettava, hihi, che carino, mi ha abbracciata forte forte... Poi abbiamo deciso quello che avremmo fatto nella giornata, e intanto siamo andati a mangiare.. E siamo finiti in un ristorante, stupendo, non saprei dire che epoca rievocava, ma era di una bellezza indescrivibile, sarà stato il destino a portarci li. Finito di mangiare ci siamo fatti un giro nel paese, e cammina cammina, siamo finiti davanti ad una scalinata, essendo un paese un pò vecchio, tutto li sapeva di misterioso e antico, spinti dalla curiosita, sopratutto dalla mia k nn mi spingeva, mi tirava, siamo finiti in un posto k non so neank come descrivere, era magico, e si vedeva che li non ci passava molta gente, praticamente all'inizio c'era un'entrata ad arco, che nn era proprio il massimo, ma andando avanti, c'era una stradina tipo come nelle storie fantasy, era tutto verde, c'era pieno di alberi e foglie verdissime, semplicemente un posto magico, abbiamo dato il mio nome a un frutto mai visto, mmm miscteroooo, hihih.. sempre spinti dalla curiosità abbiamo attraversato un'entrata sempre senza porta, tutta malridotta, e siamo finiti un parco, che sembrava curato, credo che lo era, e che l'entrata non era proprio quella che abbiamo usato noi, cmq si è esteso davanti a noi un edificio senza alcuna indicazione, se non quella di gente intenta a non usare la carta per fare scarabocchi, e c'era solo un cartello con scritto "SERVIZI" interessante, ho pensato!!! non c'ho badato poi molto, ank se mi rendeva nervoa, ero troppo rapita dal luogo, abbiamo salito delle scale, ed ecco davanti a noi ancora un'altro edificio, di cui non si capiva ne l'entrata ne l'uscita, per entrare ci dovevi volare di sopra, va be, fatto sta che siamo saliti troppo, e infatti, non avendo i sensi ben attenti ci siamo imbattuti in un gruppo di "ragazzacci" che a uno se avessi avuto il coraggio lo avrei preso e sbattuto con la faccia al muro, ma qualcosa dentro di me mi ha detto che era meglio dileguarsi e cosi ho fatto, lasciando il mio accompagnatore dietro di me... Sentivo il mio cuore che voleva uscire e correre piu veloce di me, quei tipi li mi avevano cosi tanto spaventata che nn sapevo k fare... :) per fortuna che avevo un coraggioso cavaliere al mio fianco...

va be credo di aver scritto un pò troppo e solo scemenze, quindi be ora vado...

EHY PICCOLO?? GIURO QST GIORNATA SARà PER SEMPRE NEL MIO CUORE, TI ADORO....

 
 
 

1 Maggio... giornata in campagna..

Post n°1 pubblicato il 01 Maggio 2010 da shinarf
Foto di shinarf

Salve... be come ho scritto nel titolo, oggi è il 1° maggio finalmente un po di vacanza... XD Sono stata nella mia campagna abbiamo mangiato li come i vecchi tempi, solo k i "vecchi tempi" era sempre più bello, sarà che ero più piccola e le cose le vedevo sotto un'altra ottica, ma da un po di tempo ogni volta k ritorno in qui posti mi viene una sensazione di angoscia e tristezza, il modo come sia cambiato ttt, in peggio ovviamente, mi fa stare male... perchè quel posto era l'unica cosa che sapeva farmi stare bene, mi calmava, ogni volta k c'era qualcosa k non andava mi rifugiavo li, e lei mi coccolava e mi consolava, e ttt andava bene... Ma ora qnd riguardo quei prati, k di verde nn hanno piu nulla, ripenso a me da bimba che mi facevo di quelle corsa a perdere il fiato e poi rotolarmi giu per le vallate senza paura.. e ttt era magico, qnd cn mi sorella e i miei cugini ci imbattevamo ogni volta in una nuova avventura e per noi il pericolo era solo un modo di vivere.. qnd per la prima volta ho conosciuto un'albero di cui la storia mi è ignota e tale voglio k rimanga, solo perchè mi piace pensare che sia un albero secolare che ha visto tantissime ere.. e vissuto negli anni, e la paura di adesso k possa morire xk tutto cambia... qnd degli alberi facevo la mia casa e mi fidavo di loro o del piu piccolo filo d'erba xk sapevo k nulla in quella natura misteriosa e magica mi avrebbe fatto male... ora k mi vengono a galla questi ricordi so ke potrei scrivere un libro su tutte le avventure che ho passato li dentro, in un mondo a parte, un mondo k mi ha cresciuto cn ideali e valori bellissimi... e ammetto k ank se ora sta cambiando, muta sotto i miei occhi secondo dopo secondo, io amo quella madre che mi ha amato e si è presa cura di me.. non potrei mai provare neank il minimo sentimento di odio contro di lei.. perchè non e colpa sua, la natura qnd cambia lo fa sempre in meglio e cmq lo fa sempe cn un certo fascino, l'uomo, invece no, ciò k bello per invidi lo uccide, lo butta giu per creare ciò k a loro parere potrebbe essere utile... :( LOTTERò PER RIPORTARE QUELLA MIA CASA ALLO STATO ORIGINALE.. A QND ERO PICCOLA E POTEVO CAMMINARE AD OCCHI CHIUSI PERCHè NESSUN PERICOLO ERA UN PERICOLO....

 
 
 
 
 

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Un blog di: shinarf
Data di creazione: 25/04/2010
 

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