Creato da: miss040 il 22/05/2008
cerco solo amicizia senza secondi fini, capito ripeto no secondi fini
|
Tag CloudArea personale- Login
TagCerca in questo BlogMenuI miei Blog AmiciUltimi commentiChi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione. |
Post n°45 pubblicato il 22 Settembre 2010 da miss040
Sono una disabile italiana, e l'11 settembre sono partita alla volta di parigi con le mie figlie, perchè desideravo visitare questa città e speravo in cuor mio di non incontrare troppe difficoltà , considerata la mia condizione di mobilità quasi zero. Non voglio soffermarmi sullo sgradevole trattamento ricevuto in hotel , parcheggio disabili a pagamento ( tariffe esorbitanti) , unico posto disabili disponibile in strada occupato da secchi di pittura e pertanto non praticabile. Del fatto che una sera rientrando l'ascensore del parcheggio era bloccato e ci hanno detto che non era colpa loro ma che dovevamo fare le scale. Ma il fondo è stato toccato il 14 settembre tra le 6 e le 7 del mattino, al terminal B di Parigi Orly, security check percorso agevolato disabili. Li, ho subito la più grande umiliazione della mia vita ed il trattamento più meschino che si possa riservare ad un essere umano, ed ancor di più ad un disabile. Mi accingevo a varcare il metal detector ed un signore predisposto alla sicurezza domandava ripetutamente se potevo camminare. Ho una amputazione all'arto inferiore sinistro, e una amputazione alle dita del piede destro del quale ho quindi perso parziale funzionalità .Non cammino. Ricevuta questa risposta, si è innervosito. Camminare è impossibile. Mi trascino con l'ausilio di stampelle ma riesco a fare pochi passi. Non avevo le stampelle con me. Dopo avergli ripetuto un po' in inglese un po' in francese che non camminavo, mi è stato chiesto di alzarmi in piedi! In piedi in posizione a crocefisso per effettuare la regolare perquisizione manuale su di me e sulla carrozzina. Io sbalordita, chiedo alle mie figlie di aiutarmi a stare su ,ma niente non riesco, dopo pochi secondi sto per cadere, e mi devo sedere. La scena si ripete 3-4 volte. Loro intanto avevano una pressione nervosa crescente, dicendo che noi italiani non rispettiamo le regole e che siamo appunto“italiani”. Noi anche cominciavamo ad avere la sensazione che si fossero accaniti su di noi, e abbiamo cercato di fargli capire che dovevano mostrare un po' più di rispetto per una signora in carrozzina di 60 anni che non parla che l'italiano. La mia vergogna saliva . Mi sono tirata parzialmente giù i calzoni per mostrar loro la protesi. Ma loro pretendevano una posizione di immobilità in piedi un tempo sufficiente per “perquisire”. Erano in tanti, una ragazza due signori , un'altra signora molto dura e irremovibile. Le mie figlie hanno tentato di interrompere questo supplizio. Non l'avessero mai fatto. Mi hanno separata da loro, mi hanno fatto uscire di nuovo dalla zona del security check Ero spaventata, da sola, non parlavo una parola di francese ed emotivamente è iniziato il crollo. Hanno detto che dovevano chiamare la polizia. E così hanno fatto. La motivazione era perché avevo impedito loro di svolgere una perquisizione regolare. Temevamo di perdere il volo perché siamo state lì ferme almeno mezz'ora e l'imbarco per i disabili deve avvenire con anticipo. Li abbiamo supplicati, li abbiamo scongiurati, con le lacrime agli occhi di non farci perdere l'aereo. Ma non contenti a quel punto hanno rovistato in tutti i nostri bagagli. Ci hanno trattate come dei criminali ,ci hanno vuotato ogni cm delle nostre valigie. Mi è stato sequestrato lo spray che uso per infilare la protesi,una colla che si spruzza e che fa aderire l'invaso al moncone. Ci hanno buttato acquisti fatti ad eurodisney, delle pistole giocattolo ...ce le hanno buttate perché imitavano un' arma ( pistola luminosa di buzz lightear con tanto di suoneria..? ) che avevo comprato per i miei nipotini. Mi hanno smarrito degli occhiali da sole di calvin klein, mi hanno umiliata davanti ad un mare di persone che ci guardavano con sorrisini di divertimento. E' arrivata la polizia, la quale ha simulato una perquisizione , mi hanno fatta accomodare in una cabina e lì una poliziotta molto gentile non mi ha toccata assolutamente e si è anzi scusata. Un poliziotto, giovane, ci guardava con aria di sufficienza , ha preso le generalità, perchè a loro dire abbiamo offeso il personale. Scioccate, in lacrime, arriviamo all'imbarco. L'aereo aspettava noi. Il personale della easy jet del volo è stato gentilissimo. Il capitano e il capo cabina hanno voluto sapere per filo e per segno l'accaduto, perchè a quanto pare questi episodi si sono già verificati e loro stessi avrebbero fatto un rapporto scritto sull'accaduto. Non ho potuto trattenere le lacrime, ho avuto un crollo totale. La mia condizione non riesco a dimenticarla, neanche durante una vacanza regalo. Le mie figlie mi avevano regalato questo viaggio per i miei 60 anni. Mi hanno fatto capire, e ricordare , in ogni momento che sono inferiore, che sono violentabile , psicologicamente e fisicamente. Che non sono come loro. Desidero che questo fatto si sappia. Desidero che si prendano i nomi di quelle persone in particolare di quel signore che pretendeva camminassi, di quella con la radio trasmittente che non mi ha mai guardato in faccia. Di quel ragazzo che con aria di superficialità ha buttato via le mie cose. I miei acquisti, che hanno alimentato l'economia francese. Maria Terrazzano (16 settembre 2010)
https://blog.libero.it/siamicizia/trackback.php?msg=9297412 I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio: Nessun Trackback Commenti al Post:
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero. |
Inviato da: miss040
il 13/11/2020 alle 15:48
Inviato da: carla.bosso
il 02/08/2020 alle 12:30
Inviato da: cassetta2
il 12/01/2020 alle 21:14
Inviato da: miss040
il 07/08/2019 alle 14:18
Inviato da: carla.bosso
il 06/08/2019 alle 15:27