Sul fatto che il Natale venga festeggiato il 25 dicembre vi sono diverse ipotesi che possono essere raggruppate in due categorie: la prima che la data sia stata scelta in base a considerazioni simboliche interne al
Cristianesimo, la seconda che sia derivata dall'influsso di festività celebrate in altre religioni praticate contemporaneamente al Cristianesimo di allora. Le due categorie di ipotesi possono coesistere.Questo primo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "interna" al Cristianesimo, senza apporti da altre religioni, derivante da ipotesi cristiane sulla
data di nascita di Gesù.Un'ipotesi afferma che la data del Natale si fonda sulla data della morte di
Gesù o
Venerdì Santo. Dato che la data esatta della morte di Gesù nei
Vangeli ricorre tra il
25 marzo e il
6 aprile del nostro calendario, per calcolare la data di nascita di
Gesù, hanno seguito l'antica idea che i
profeti del
Vecchio Testamento morirono a una "era integrale", corrispondente all'anniversario della loro nascita.[
senza fonte] Secondo questa ipotesi Gesù morì nell'anniversario della sua
Incarnazione o concezione, così la sua data di nascita avrebbe dovuto cadere nove mesi dopo la data del
Venerdì Santo, il 25 dicembre o 6 gennaio.[
senza fonte] Il sorgere del sole e la luce sono simboli usati nel Cristianesimo e nella
Bibbia. Per esempio nel vangelo di Luca, Zaccaria, il padre di Giovanni Battista, descrive la futura nascita di Cristo, come "verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge". Il Natale, nel periodo dell'anno in cui il giorno comincia a allungarsi, potrebbe essere legato a questo simbolismo.[
senza fonte] Un'ipotesi piuttosto recente asserisce che la data del Natale corrisponda, entro certi limiti, alla vera data di nascita di
Gesù. Si tratta di un'ipotesi basata sull'analisi dei testi presenti nella biblioteca
essena di
Qumran e su alcune informazioni fornite dal
Vangelo secondo Luca. Secondo Luca,
San Giovanni Battista fu concepito sei mesi prima di
Gesù (e quindici mesi prima del Natale), e l'annuncio del suo concepimento fu dato al padre
San Zaccaria mentre questi officiava il culto nel
Tempio di Gerusalemme. Dai
rotoli di Qumran si è potuto ricostruire il calendario dei turni che le vari classi sacerdotali seguivano per tali offici, ed è stato possibile stabilire che il turno della classe di Abia (a cui apparteneva
Zaccaria) cadeva due volte l'anno. Uno dei due turni corrispondeva all'ultima settimana di settembre, ossia proprio quindici mesi prima della settimana del Natale
[32]. Il secondo gruppo di ipotesi spiega la data del 25 dicembre come "esterna" al Cristianesimo, come un tentativo di assorbimento di culti precedenti al Cristianesimo con la sovrapposizione di festività cristiane a feste di altre religioni antiche.C'è chi afferma che la nascita del Cristo derivi dalla tradizione e dalla festa
ebraica della luce, la
Hanukkah, che cade il venticinquesimo giorno di
Kislev e all'inizio del
Tevet. Il mese di Kislev è comunemente accettato come coincidente con dicembre. Sotto l'antico
Calendario Giuliano, per scelta popolare, la nascita di Cristo venne fissata al
5 a.C., il venticinquesimo giorno di Kislev. In questo senso il Cristianesimo avrebbe ripetuto quanto già fatto per le principali festività cristiane come
Pasqua o
Pentecoste, che sono derivate dalle corrispondenti festività ebraiche.[
senza fonte] La festa si sovrappone quasi perfettamente alle celebrazioni per il solstizio d'inverno (tipiche del nord Europa) e alle feste dei saturnali romani (dal 17 al 23 dicembre). Secondo alcuni studi recenti, a partire da quelli di Thomas Talley sul Natale e sulla diffusione del culto del Dies natalis solis invicti, l'ipotesi che la festa liturgica del Natale sia sorta per sostituire la festa pagana si è ridimensionata a favore di una origine autonoma avvenuta all'interno delle comunità cristiane dell'africa donatista
[33].