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« Arancine di riso | ITINERARI DI SICILIA: TRAPANI » |
(di Giovanna Cusenza) Trapani è stata nella storia la prima città nota per avere ospitato importanti gare navali come descritto nel V libro dell’Eneide. Ancora oggi sarà teatro delle regate preliminari della trentaduesima Coppa America rivangando gli allori epici nel tratto di mare antistante la città, tra Trapani e l’isola di Favignana. Si narra della permanenza di Enea nella terra di Aceste, troiano emigrato in Sicilia, dove fondò Egesta, (…l’amica terra, ove oggi è l’anno c’ha le sante ossa del mio padre Anchise demmo requie e sepolcro, e i mesti altari consacrammo…) il quale ospitò l’eroe troiano benevolmente e lo aiutò ad organizzare i giochi funebri in onore del padre Anchise, seppellito un anno prima alle falde del monte Erice (… e voti farogli ogni anno e sacrifici e ludi. Ed io, a solenni spettacoli v’invito di navi, di pedoni e di cavalli, al corso, a la palestra, al cesto, a l’arco…) E tra gli altri giochi fu organizzata una regata con quattro imbarcazioni ( Avean di tutta la teucra armata quattro legni scelti, un fu la Pistri, la Chimera fu l’altro, fu’l gran Centauro il terzo; l’ultimo, la Scilla).
Qui Virgilio fa un’accurata e precisa cronaca della gara navale: Pistri, Centauro, Chimera, Scilla, le quattro navi della flotta che si contendono la vittoria nel mare attorno allo scoglio degli Asinelli davanti a Pizzolungo o secondo un’altra accredita tesi, la regata si svolse sul versante di levante del monte Cofano, attorno allo scoglio Scialandro. Avea la tromba squillato appena, che in un tempo i remi si tuffar tutti, e tutti i legni insieme si spiccàr da le mosse. Il mar di schiuma s’asperse intorno; le grida, il plauso, il fremito e le voci, in favor or di questi ed or di quelli, facean l’aria intonar fino alle stelle…
Un’avvincente descrizione dell’evento che, in modo figurato, descrive la scena della gara. Vince l’imbarcazione Scilla.
Il padre Enea avanti convocati a sé tutti,a suon di tromba dichiarò vincitrice la Scilla, giudata da Cloanto e le tempie di lauro incoronogli.
E ricchi furono i premi tali da allietare i contendenti:
Poscia a ciascuna de le navi in dono diè tre grassi giovenchi, e tre grand’urne di prezioso vino, e di contanti un gran talento. Ornò di maggior doni i primi condottieri. Al vincitor presentò di broccato un ricco arnese, che d’ostro a’ groppi sopra l’oro avea doppio un lavoro di ricamo e d’ago.
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Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 08:00
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:51
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:51
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 07:51
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 15:12