Time of my life

In queste mattine mi sto svegliando presto per andare a correre nel bosco. Dopo aver subìto le mille raccomandazioni di mio padre (autore del noto libro "Mille modi per morire in un bosco alle 7 del mattino") mi sono incamminata lungo il sentiero che porta verso la montagna.
Il vantaggio di vivere in un paesino sui monti è proprio quello di poter vivere a contatto con la natura, cosa che in città te la puoi anche sognare (ok, questo era un ignobile tentativo di convincermi che è troppo bello vivere qui... )
Quindi, in una tiepida e tranquilla mattinata di giugno, mi sono introdotta nella vegetazione seguendo un sentiero dedicato agli escursionisti.
dopo i primi venti minuti di cammino ho intravisto da lontano due sagome di donna che ho poi scoperto essere due signore amiche di famiglia che, armate di bastone per difendersi da eventuali attacchi di maremmani giganti (da queste parti sono un po' come lo yeti, tutti dicono che ci sono ma nessuno li ha mai visti), camminavano tranquille attraverso il boschetto.
Mi sono avvicinata per salutarle (perché se non saluti sei marchiato a vita con il sigillo del maleducato/screanzato) e mi è venuto spontaneo chiedere: "cosa ci fate qui di buon mattino? Se vi vedesse mio padre vi costringerebbe ad ascoltare per una buona ora e mezza quanti modi esistono per morire in un bosco".
"Tuo padre è un pirla!" mi ha risposto la più anziana delle due e mi è venuto da pensare che forse non è del tutto falso quello che si dice a proposito della correlazione età/saggezza (papà non volermene, io ti voglio tanto bene ma bisogna ammettere che un po' pirla ci sei sempre stato ).
Comunque, dopo questa colorita e simpatica affermazione, la signora mi ha mostrato una busta del supermercato piena di erba spiegandomi che lei e l'amica andavano in giro per i boschi alle luci dell'alba per raccogliere la cicoria selvatica...
"Perché all'alba?" Ho chiesto ingenuamente "non ci potete andare di pomeriggio?"
A quel punto dopo una risatina sarcastica che sembrava nascondere un "ammazza quanto è fessa questa qui..." la signora mi ha illuminata sul fatto che la cicoria del bosco la vogliono tutti e quindi bisogna muoversi presto se non si vuol rischiare di rimanere a mani vuote.
"Nientedimeno?" Ho chiesto ancora "è talmente buona sta cicoria?"
"No", mi ha risposto la signora "non è tutto sto granché, ma è gratis!"
Mi è venuto in mente un discorso che fece mio padre circa l'avarizia dei paesani: "uccidigli pure la madre ma non costringerli a spendere 5€ altrimenti si sentono male" aveva detto (mi sa che il connubio età/saggezza comincia a funzionare anche per lui! )
Insomma, dopo questa illuminante lezione di economia domestica, ho deciso di smettere di correre; non vorrei che mi si consumassero le suole delle scarpe!
Ciriciao gente!
Sid!

Eccolo qui!!! Il mitico/magico/fantastico/stupendo trenino delle meraviglie!!! Compagno fedele dei miei viaggi fra i monti molisani e il mare campano! In questo periodo le FS hanno capito che two is megl' che one e pertanto stanno mettendo sempre due carrozze, mentre fino al mese di maggio il trenino ne aveva solo una ed eravamo costretti a viaggiare in piedi stipati come bestiame...
Che dire: meglio tardi che mai!
Ciriciao gente!
Sid!

Ieri in mattinata ho preso il trenino del far west (allegherò foto in occasione del prossimo viaggio) e me ne sono tornata nel mio ormai paesino di adozione sulle montagne molisane.
Il viaggio è andato benone considerato che, come sempre, in tutto il treno eravamo io, Topo Gigio, Peter Pan e il caro vecchio Pino Mauro che non manca mai...
Comunque, arrivati a Venafro succede una cosa molto singolare: sale una ragazza che avrà potuto avere 24/25 anni, prende posto di fronte a me, estrae dalla sua maxibag un quadernone e comincia a leggerlo sottolineando di tanto in tanto alcuni passaggi.
Ad un tratto fa uno scatto sollevando la testa dal quadernone e presa dall'ansia, come se avesse dimenticato la nonna sul binario, lascia tutto sul sedile e corre verso la porta...
La vedo parlottare con il capo treno e subito dopo precipitarsi lungo le scale del sottopasso.
Dò un'occhiata in giro e, con grande sollievo, rilevo che non ci sono vecchiette abbandonate sui binari, quindi torno a fare quello che stavo facendo (nulla).
Passano almeno cinque minuti abbondanti e vedo tornare la ragazza misteriosa che, con fare disinvolto e rilassato, riprende posto di fronte a me e........ stappa la bottiglia di acqua minerale che era andata a comprare...  
Ora, io capisco benissimo che solo a guardarmi in faccia ci si rende conto che sono la persona più fessa del mondo, ma abbandonare per cinque minuti abbondanti le proprie cose sul sedile di fronte al mio per andare a comprare una bottiglia di acqua minerale non fa di te una gran volpona...
Sarebbe proprio bello poter vivere in un mondo dove si può lasciare tutto ovunque con la certezza che nessuno ne approfitterà, ma questa ahimè, non è la realtà attuale.
Se al mio posto ci fosse stato quel gran furbacchione di Gigino 'o zuzzuso di certo non si sarebbe fatto sfuggire una così ghiotta occasione!
Poi magari la malcapitata al suo ritorno avrebbe esclamato: "mi hanno derubata! Che schifo di gente!!!" al che io le avrei gentilmente risposto: "non è la gente che fa schifo, sei tu che sei una gran pirla!!!"
Lo stesso vale per i sedicenni che vivono nel paesello molisano i quali lasciano i propri scooter accesi fuori dal tabaccaio mentre, con tutta calma, entrano a comprarsi le patatine...
Uno di questi giorni balzo sullo scooter e parto a tutto gas, poi glielo faccio trovare sotto casa con sopra un biglietto recante la scritta: "senz e fess 'e riritti nun campano!" (senza i fessi, i furbi non campano).
P.s. allego foto dell'accaduto!
Meditate gente meditate!
Sid!

Pocanzi stavo parlando con un caro amico lombardo. Si parlava del più e del meno e, come spesso succede, ci siamo ritrovati a discorrere dei nostri dialetti così diversi e così affascinanti.
Lui mi ha proposto un quesito e cioè quello di riuscire a trovare il significato della parola "arbulént".
Ovviamente cercare su google è impresa impossibile in quanto, per la maggior parte, escono siti di poesia popolare e avendo studiato per anni letterature di ogni sorta di paese, so per certo che nove volte su dieci le parole utilizzate in poesia non designano la stessa realtà del parlato comune.
A questo punto quindi mi rivolgo alla fonte delle fonti e cioè ai cittadini lombardi, quelli che praticano il dialetto nella realtà di tutti i giorni.
Sareste così gentili da farmi sapere l'oscuro significato di questa parola?
Vi ringrazio in anticipo e W L'ITALIA!!!
Sid.