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"Io ti conosco: tu non sei in grado di rimanere solo per lungo tempo. Dopo un po' hai bisogno di stare con qualcuno e quindi di subire le sue richieste e viceversa. Finisci semplicemente per tollerare e sopportare l'altro perchè è sempre meglio che stare soli. Come la storia dei porcospini di Schopenhauer"
Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.
"i difetti, le abitubini, i comportamenti o le esigenze degli altri sono le spine, ognuno ha le sue. Alcuni porcospini però sono in grado di produrre molto calore interno. Questi riescono a trovare la giusta distanza dagli altri o addirittura rinunciare a stare con loro."
(sempre tratto dal libro, Un posto nel mondo)
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 09:03
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il 25/03/2009 alle 07:53
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il 24/03/2009 alle 14:10
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