Creato da silba60 il 28/01/2007

diariodibordo

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Un antenna nel Parco

Post n°19 pubblicato il 11 Ottobre 2007 da silba60
 


“Nel territorio del Comune di Riomaggiore, in località Campi è stata installata a fine giugno 2006 senza nessun preavviso una antenna per la telefonia mobile — spiegano alcuni abitanti che si sono fatti promotori di un'azione di protesta — questa antenna serve per coprire un’area non eccessivamente estesa (compreso lo specchio d’acqua sottostante) che è rimasta totalmente sprovvista di servizio di telefonia mobile dalla fine del dicembre 2005 per la sospensione della rete Etacs. Questa installazione è pericolsamente vicina a quattro case che sono usate in continuazione dai proprietari. Due di esse hanno la abitabilità e vengono frequentate abitualmente anche per lunghi periodi da famiglie intere, una delle quali ha una bambina di quattro anni. L’antenna per la telefonia mobile è stata collocata al centro di uno spiazzo pianeggiante attorno al quale sono situate le quattro case. Lo spiazzo è un oliveto ed è abitualmente coltivato. La distanza tra l’antenna e le case è irrisoria, va dai tre ai dieci metri». I residenti, oltre al problema legato alle emissioni di questa antenna, lamentano anche uno sfregio inflitto al paesaggio. Subito dopo l'installazione dell'antenna i proprietari delle case si sono recati negli uffici del Comune e dell’Ente Parco per avere spiegazioni ed esprimendo tutto il proprio disappunto.
«Ci hanno assicurato che l’antenna era provvisoria, installata d’urgenza per il periodo estivo, e che sarebbe stata rimossa e spostata entro tre mesi » spiegano gli stessi abitanti, che proseguono. La famiglia Anceschi ha incaricato l’avvocato Fornaciari Chittoni di interessarsi al problema, Il 20 di luglio, l’avvocato ha chiesto al comune di Riomaggiore di accedere a tutti gli atti concernenti l’antenna. «Questi atti non ci sono mai stati consegnati», lamenta la signora Anceschi.
A questo punto agli abitanti non è rimasta altra via che il ricorso d’urgenza al Tar, presentato dagli avvocati Luigi Fornaciari e Piergiorgio Leoni, per chiedere la consegna degli atti negati. Il 30 novembre del 2006, il Tar di Genova ha accolto il ricorso, permettendo l’accesso agli atti e, condannando il Comune di Riomaggiore al pagamento delle spese di giudizio.
«La documentazione del Comune di Riomaggiore — spiegano gli abitanti — consiste semplicemente in una ordinanza sindacale urgente, data 28 giugno 2006 e con la durata di 90 giorni. Ma che viene prorogata ogni 3 mesi (27 settembre e 31 dicembre)». Esasperati i proprietari delle case di Campi hanno organizzato anche un volantinaggio alla stazione di Riomaggiore. Il volantino recitava: «Parco 5 Terre – NO Elettrosmog – Perché la Telecom e il comune di Riomaggiore piazzano un’antenna nel cuore del parco, in località Campi, proprio in mezzo a quattro case?». La “battaglia”, a quanto pare, non finisce qui.
 

 
 
 

L'Amministrazione comunale di La Spezia ha risposto alla mozione di Rifondazione e della nave in giardino su Panigaglia ?

Post n°18 pubblicato il 21 Settembre 2007 da silba60
 

Mozione di Schiffini e Majoli in Comune per la questione del rigassificatore di Panigaglia

Alla luce del fatto che Snam ha presentato nei giorni scorsi al Ministero il suo piano per il potenziamento del Rigassificatore di Panigalia;

Considerato che questo piano prevede il triplicamento della capacità del sito; Stando alle prime informazioni la capacità produttiva dell'impianto verrebbe quasi triplicata, passando dagli attuali 17.500 m3/giorno a ben 38.000 m3/giorno di metano.

Considerato che il piano prevede anche un ipotesi di dragaggio con un abbassamento del fondale di almeno 4 metri necessario per fare entrare le mega-gasiere di nuova generazione;

Considerato che Il nostro territorio, è già stato pesantemente segnato da uno sviluppo troppo spesso distorto (Centrale Enel, porto mercantile, raffineria Ip, terminal Snam, Discariche).

Considerato che i rigassificatori sono impianti pericolosi, tant'è che a Livorno si parla di realizzarlo off shore, cioè in mare aperto, distante cioè da luoghi abitati. Appare poco opportuno potenziare un impianto di questo tipo in un scenario nel quale sono presenti altre attività con significativi gradi di pericolosità potenziale (Centrale Enel, movimentazione sostanze in Porto, depositi di munizioni ed armamenti della Marina, oleodotto Pol Nato per la fornitura di caburante destinato agli aerei militare, arrivo in rada di sommergibili nucleari).

Considerato l’ostilità della popolazione locale al progetto per il gravissimo impatto ambientale che avrebbe;

Considerato che questa ipotesi sarebbe dirompente per lo sviluppo turistico dell’intero golfo:

Chiediamo che per quanto di sua competenza l’Ammistrazione Comunale della Spezia si adoperi mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispone affinchè si possa contribuire ad impedire il potenziamento del gassificatore di Panigalia.

F.TO

Simona COSSU, Luca LIGUORI, Massimo LOMBARDI,Enrico SCHIFFINI,

Angelo MAJOLI

La Spezia, 19 luglio 2007

 
 
 

Tra le notizie di oggi : una bomba atomica nel Golfo dei Poeti

Post n°16 pubblicato il 21 Settembre 2007 da silba60
 

Bersani nella bufera sul rigassificatore di Panigaglia
 
Rigassificatori, impianti in grado di riportare gli idrocarburi liquefatti con pressione e basse temperature allo stato areiforme, utili per scaricare le metaniere e immettere il gas negli impianti di distribuzione per il consumo civile e industriale; la definizione può essere ottenuta su qualunque manuale di educazione tecnica. Nel frasario dei comitati civici, però, i rigassificatori sono ordigni a tempo, Chernobyl al metano che attendono solo di deflagrare, e causano quindi sollevazioni a furor di popolo laddove se ne paventi la costruzione.
A Panigaglia, dove Snam è riuscita a impiantarne uno, la tragedia non ha ancora colpito, ma, assicurano i comitati, l'ecatombe sarebbe certa se l'ente realizzasse il progettato raddoppio della struttura, per il quale, peraltro, ha già prodotto una valutazione di impatto ambientale. In questo scenario interviene, venerdì scorso, il ministro dello Sviluppo economico Pier Luigi Bersani ricordando la necessità per l'Italia di maggiori aperture energetiche, che potrebbero tradursi nell'apertura di tre nuovi impianti entro il 2010, più il raddoppio di Panigaglia.
Mentre ha già preso il via il minuetto delle smentite e delle puntualizzazioni francesi e spagnoli proseguono nella costruzione dei loro rigassificatori, pronti a surclassare il nostro paese che, al centro del Mediterraneo e con migliaia di chilometri di coste, potrebbe invece diventare l'hub europeo del gas naturale, esportandolo quindi verso tutto il continente.

 
 
 

Al Direttore del TG2 dopo l'intervento su Grillo

Post n°15 pubblicato il 20 Settembre 2007 da silba60
 
Tag: Lettere

Ahi, ahi Direttore lei come si dice a Spezia ha proprio toppato, la sua uscita sul tg non si può commentare.
Lei non ha compreso che la "gente comune" ora nei reality ci chiamano così, conosce Grillo da molto tempo e vive sulla propria pelle le cose che lui racconta nel suo blog e in tv.
Non sono uno dei trecentomila "presunti brigatisti" a cui Grillo potrebbe forzare la mano, non ho neppure partecipato al V-day per dire no a questa classe politica, ma credo che voi politici andrete tutti a casa  caro Direttore perchè state sottovalutando il potere della rete.
Internet, i blog e la posta elettronica sono una realtà mondiale non certo oscurabile dai politici italiani, e il futuro è in rete.
Grillo stà raccogliendo sul suo blog e raccontando una realtà che Voi rifiutate, e usa questa realtà per fare il suo mestiere il comico.
Il problema è che c'è veramente poco da ridere ormai.
Grillo stà trasferendo i dati, le sensazione della rete, dal Web alla Tv.
Grillo non è un predicatore della rete, per capire l'importanza del suo blog oggi dobbiamo pensare ad un enorme piazza virtuale che si arricchisce ogni attimo di nuove tesi, di nuovi pensieri.
In rete una notizia ha mille fonti, basta scrivere due parole chiave su google e avere tempo: immagini scattate, video , lettere ......non si raccontano bugie perchè hanno vita corta, perchè ci sono migliaia di occhi e dita sulla tastiera a smentirti.
E' un materiale inesauribile che dà la possibilità ad ognuno di noi di giudicare autonomamente e chi non lo capisce perderà il proprio ruolo.
La Rai sempre al centro di giochi di potere e i suoi telegiornali che continuano a raccontare verità  di parte non hanno più storia, chi sa usare la rete vi ascolta solo per capire sino a che punto arrivate, ossia

 
 
 

Mastella il potente

Post n°14 pubblicato il 15 Settembre 2007 da silba60
 

Scandaloso il viaggio a Monza con l'elicottero ma non sottovalutiamo l'episodio di Lipari dove il signor Stramandino che ha tagliato le cime allo yacht di Della Valle con a bordo Mastella è stato arrestato e condannato per direttissima ....in Agosto a due anni e mezzo di carcere

lo Stramandino sembra fosse andato a protestare presso i Carabinieri per i favoritismi concessi allo yacht e poi non ascoltato ha agito con irresponsabilità tagliando le cime allo yacht.

Siamo tutti d'accordo, è un atto irresponsabile ma una condanna e il carcere in due o tre giorni in Agosto ? Questo fatto è gravissimo dimostra lo strapotere di cui godono questi politici in totale spregio della democrazia.

Non ho partecipato al V-Day di Grillo,  ma siamo arrivati ad un punto che dobbiamo fare qualcosa e forse il web è lo strumento io credo sia veramente in pericolo la democrazia,

 
 
 

Una speranza per il nostro golfo ?

Post n°13 pubblicato il 10 Settembre 2007 da silba60
 

Pensavo alcuni giorni fà "l'unica soluzione per il nostro golfo sarebbe che la famiglia Bucchioni estromessa dal porto-container si dedicasse al comparto crociere loro sarebbero in grado di realizza tutto quello che noi senza potere mai ci sogneremmo: UNA STAZIONE MARITTIMA Crociere, al posto del MOLO VELENI/PORTO CONTAINER.

Poi girovagando su internet ho letto questo trafiletto:

La Spezia si allea con l'aeroporto di Pisa business del secondo scalo ligure Progetto di partnership. Ieri il primo scalo di una nave di Disney Cruise dal nostro inviato Francesco Ferrari La Spezia. Un'alleanza con Pisa per creare il nuovo polo crocieristico dell'Alto Tirreno. E per dimostrare che, con un po' di buona volontà e anche senza investimenti milionari, si può avere successo dove altri stanno fallendo. La ricetta di Giorgia Bucchioni, presidente del consorzio La Spezia Cruise Facility (Lscf), ha tutta l'aria dell'uovo di Colombo e viene lanciata lo stesso giorno in cui Disney Cruise porta per la prima volta alla Spezia (unico scalo nel Nord Italia) la nave "Magic". La "Magic", costruita nel 1998 negli stabilimenti Fincantieri di Marghera e Ancona, è entrata ieri mattina nel Golfo dei Poeti. La nave è lunga 294 metri e larga 32, 83.300 tonnellate di stazza, può accogliere 2.809 passeggeri, oltre ai 945 uomini dell'equipaggio. «Noi abbiamo il porto, e fra due anni e mezzo avremo anche la stazione marittima - riflette Giorgia Bucchioni - Pisa dispone di un aeroporto che sembra fatto apposta per servire i crocieristi diretti alla Spezia: sono collegati con mezzo mondo, hanno le compagnie low cost, da quest'anno hanno addirittura un volo diretto per New York. Contatti? No, per il momento la nostra è solo un'idea. Ma presto ci saranno. Pisa dista quaranta minuti dalla Spezia: lo consideriamo da sempre il "nostro" aeroporto, è un'alleanza che ci sembra naturale». Un'alleanza per sostenere un business che già oggi sta offrendo risultati insperati al porto della Spezia. «Il 2007 lo chiuderemo poco sopra gli 80.000 passeggeri - spiega Giorgia Bucchioni, con un pizzico di rammarico -. In realtà avremmo dovuto superare quota 100.000, ma all'ultimo momento Pullmantur (la compagnia acquisita di recente dal gruppo Royal Caribbean, ndr) ha disdetto i suoi 36 scali. Un peccato. Ma nel 2008 ci saranno grosse sorprese. All'ultimo Seatrade di Miami abbiamo avuto parecchi contatti: quasi certamente l'anno prossimo una famosa compagnia farà il suo esordio alla Spezia. Il nome? Non voglio dirlo, questione di scaramanzia. Posso solo confermare che non si tratta di una società italiana». E pensare che le crociere, nel Golfo dei Poeti, fino a pochi anni fa erano solo un miraggio offuscato dal business - meno romantico, ma comunque ricco - della merce, dei container. «E' vero. Ma non dimentichiamo che ogni porto vive i suoi cicli storici - dice Cirillo Orlandi, presidente dell'Autorità portuale - e che, quasi sempre, questi cicli sono legati al nome di armatori che hanno il coraggio di fare da apripista. La Spezia oggi non sarebbe un grande porto container se il Lloyd Triestino non avesse deciso di portare qui le sue navi. Probabilmente, l'arrivo delle navi Disney avrà lo stesso effetto sul settore crociere. Questo, almeno, è il nostro auspicio». Certo: per compiere il salto di qualità c'è bisogno di inaugurare quella che Orlandi definisce la "seconda fase", ovvero la realizzazione della stazione marittima prevista nel progetto del nuovo waterfront. A voler essere ottimisti, ci sarà da aspettare fino agli albori del 2010. «E' innegabile che, senza una struttura di quel tipo, la città non può sperare di diventare un grande polo crocieristico - ammette il presidente dell'Authority - Ma, nel frattempo, ci sono molte iniziative da portare avanti per fare conoscere La Spezia e il suo porto. L'esperimento della nave Disney, sotto questo profilo, sarà un test molto importante. Se ci dimostreremo all'altezza, ed io e sono convinto, nei prossimi anni potremo fare ancora meglio». Nessun rischio di fare concorrenza agli altri due porti liguri, Genova e Savona? «No, perché a noi non interessa un ruolo da home port. Noi vogliamo essere un porto di destinazione: chi arriva in città solo per imbarcarsi lascia poco e niente al territorio. Chi scende per effettuare escursioni o fare shopping, al contrario, porta ricchezza. Quello è il nostro obiettivo. Le crociere sono un grande business, e noi siamo convinti che La Spezia possa sfruttarlo meglio di altre città. La posizione geografica ci favorisce nettamente: tutto il resto dovremo conquistarlo con le nostre forze». FONTE: Il Secolo XIX - 03/06/07

 
 
 

Lo ionio in barca a vela

Post n°12 pubblicato il 10 Settembre 2007 da silba60
 
Foto di silba60

Venerdì 3 Agosto 2007
Siamo partiti da La Spezia alle 7 e senza intoppi siamo arrivati sino a Perugia e da lì attraverso l'Osteria del Gatto e Fabriano ad Ancona.Il traghetto Minoan Lines è partito alle 17.00, con Stefano e Marnie abbiamo abbandonato il passaggio ponte e preso una cabina, se devo dire è tutt'altra cosa ossia niente coda per ore sul piazzale per procurarsi il posto e anche a bordo non sei obbligato a presidiare il posto conquistato, certo il prezzo è molto differente 230 invece che 100 a persona.
Comunque aperitivo, cena al ristorante nel salone vetrato e poi a nanna,

Sabato 4 Agosto 2007
Sbarco ad Igoumenitsa alle 9 e da lì in circa un ora e mezzo si arriva a Lefkas. Il ponte girevole che collega l'isola di Lefkas alla terraferma è sempre rotto e lo hanno sostituito con un traghettino che mettono di traverso ogni 3 ore per consentire alle barche di attraversare lo stretto.
Al marina trovata la Fyly yachting che ha gli uffici vicino al market abbiamo preso possesso del Sun Odyssey 37, il Nausika noleggiato. Una bella barca ben tenuta con un verriccello in ottimo stato 3 cabine e 1 bagno. Alle 15.00 eravamo pronti a salpare, il mare era calmo ma Lefkas non fa testo, si trova nel mare interno in un canale navigabile tra la terra e l'isola molto ridossato. Ci siamo diretti a Meganissi, un'isola tutta insenature a circa 7 miglia per cercare una rada dove dormire. Ci siamo fermati in una baia a sud dell'isola.
Bagno, aperitivo, cena, stelle.......dura la vita è ?

Domenica 5 Agosto 2007
Da Meganisi rotta su One House Bay a Nisis Atokos, ci siamo fermati nella baia con acque trasparentissime a ridosso perchè il vento anziché aumentare gradualmente di pomeriggio come avviene solitamente in questi luoghi, arrivava a raffiche abbastanza forti. Nel pomeriggio ci siamo diretti con vento quasi in poppa verso Kastos e abbiamo ormeggiato nel piccolissimo porticciolo. Vita da porto.....primo piano su un incaglio, sapientoni (cazza il dormiente.....che delta hai usato ......) comunque tra una raffica e l'altra da 25 a 28 nodi abbiamo preparato il nostro “happy moment” ossia il mega aperitivo-antipasto, e poi la cena.
Kastos è una piccola isola ed ha un sentiero asfaltato solo in parte quasi a filo del mare che percorre tutta la costa sud. Dopo cena siamo scesi e siamo abbiamo fatto un bel giro a piedi. Ovviamente il gruppo atletico di bordo (Fabio Enrica e Fri) avevano già esplorato il territorio anche se stavano in bagarre perchè si erano lasciati segnali per ritrovarsi ma non ci sono riusciti.

Lunedì 6 Agosto 2007
Visto che l'isola con il suo piccolo paese e tutte le piccole spiaggette meritano un approfondimento
viste le nuvolacce nere che presidiavano l'orizzonte, preso atto che le previsioni meteo erano piuttosto burrascose (venti scala Beauforth forza 7) anche il nostro irriducibile comandante, Capitan Majoli si è arreso e abbiamo programmato una tranquilla giornata di mare. Lasciata l'imbarcazione all'ormeggio ci siamo diretti a piedi in una spiaggetta con le acque splendide dove siamo rimasti sino al primo pomeriggio a prendere il sole soli soletti, poi provati da questa faticosissima giornata siamo rientrati sul Nausika e ci siamo dedicati all'attività agonistica: gruppo atleti di corsa, noi passo veloce. Il sentiero che costeggia l'isola è molto panoramico, le baie e le acque hanno colori che incantano dal blu intenso al bianco, il panorama spazia lungo sino alla costa e l'isola è coperta da una splendida vegetazione mediterranea ricca di profumi come salvia e rosmarino selvatici.
Niente alberghi, pochissime case, .niente auto ...........insomma uno di quegli angoletti in cui i romantici amanti del mare come me s chiedono ma perchè non lascio tutto e vengo a vivere qua ?

Martedì 7 Agosto 2007
Non siamo riusciti a sentire le previsioni ma i pescatori ci hanno detto che il tempo migliora e abbiamo deciso di spostarci, usciti dal porto abbiamo fatto rotta su Itaca costeggiando la piccola isoletta a nord di Atokos, non abbiamo trovato una baia per fare una sosta, il fondale era troppo alto. Il mare era piuttosto tranquillo ma il vento non mancava Ci siamo diretti verso la splendida baia di Afales, nel nord di Itaca pensando di trascorrere la giornate tra le sue splendide spiagge bianche, ma il mare che sul versante Ovest batteva ha reso le acque torbide e siamo tornati a ridosso sul versante interno. Una piccola baietta nel nord dell'isola vicino a Cape Ag. Nikolaus e poi Frikes. Abbiamo deciso di ormeggiare nella grande baia subito all'ingresso del grande golfo di Frikes per poi raggiungere il piccolo paesino a piedi, attraverso il piccolo sentiero tra gli olivi.
60 metri di catena, un paio di cimette strategiche ed eccoci pronti. In realtà non siamo riusciti di andare a cena a Frikes, perchè il sentiero era interrotto dai lavori per la costruzione di una nuova strada ma tutto sommato forse è stato meglio perchè lasciare il Nausika incustodito anche se ben ancorato con il vento non rafficcheggiante non sarebbe stata una idea grandiosa. Costruito un gazebo per proteggersi dai freddi venti estivi, happy .....cenetta e notte di stelle

Mercoledì 8 Agosto
Siamo un po' a corto di acqua, gasolio, frutta, verdura.........quindi rotta obbligata su Vathy. La bellissima baia di Cape Skinos subito all'uscita era un po' esposta al vento, abbiamo costeggiato le baie di Sarakiniko e siamo scesi sino a Pera Pigadi dove ci siamo ormeggiati nel punto più stretto e più bello. Su questo versante il mare è tranquillo ma il vento che gli altri anni nel pomeriggio si alzava dalle 13 sino al tramonto per poi calmarsi è molto più forte e arriva a raffiche. Alle 15 viaggiava sui 15 nodi e avendo adocchiato un piccolo molo libero sull'isoletta diffronte abbiamo deciso di restare in questa baia. Ci siamo trasferiti al moletto abitato da una capra e un vecchio gabbiano e da un gattone (tutti amici) abbiamo ormeggiato prima sul lato esterno, poi visto che le raffiche erano sempre più forti ci siamo trasferiti sul lato sud, affianco ad Escape, una barca di alluminio. L'isoletta è disabitata, il posto è molto bello (ovviamente solo per chi non ama Forte dei Marmi & simili) l'acqua non si può raccontare.

Giovedì 9 Agosto 2007
l'intenzione era quella di costeggiare il sud di Itaka, dirigersi verso Cefalonia e fare sosta per la notte a Poros, ma il mare è buono, il vento tranquillo e poi Poros è un posto triste, così abbiamo puntato decisi la prua verso Zacinto, Agios Nicholas ossia “Dimitri”. Non avevano ancora attraccato alla banchina che Majoli aveva già percorso il molo e contrattava con Katerina (sempre uguale) per la cottura dei 3 conigli. Sistemata la cena siamo scesi un po' a sud e ci siamo fermati in una piccola baia. Tuffi, giretto con la mazchera, ..............le solite cose.......
Niente aperitivor ...il capitano è stato determinato....dice che non si può rischiare di presentarsi già sazi all'appuntamento con il “Rabbit” e quindi ha invitato l'equipaggio a dare il meglio di sé.
Il coniglio selvatico ripieno di patate e aromi cotto lentamente sulla brace, anzi i 3 conigli selvatici ripieni............erano veramente all'altezza ma nonostante l'aver saltato l'aperitivo e non avere ordinato altro dopo il secondo Rabbit l'equipaggio è apparso molto provato, una sosta e poi col pensiero che non capita spesso, che magari da Dimitri a mangiare il coniglio non torneremo........lo abbiamo finito.

Venerdì 10 Agosto 2007
Siamo partiti presto per sfruttare le ore con calma di vento, un po' di mare però sulla costa ovest di Zacinto c'era, peccato perchè le splendide spiagge bianche sono molto più belle con il mare calmo e in assenza di vento. Un bagno al Navajo, e poi verso sud. Le spiagge sono molto belle subito dopo il Navajo ossia la ShipWrech, baia del relitto e poi nella parte più a sud vicino al promontorio di Keri, Spiagge spettacolari per la sabbia bianca, per l'acqua trasparente e il colore dei fondali e la quasi assoluta mancanza di barche. Quest'anno abbiamo incontrato pochi barconi di turisti, uno solo diretto al Navajo e molti gommoni che sono perfetti per gustarsi tutte queste piccole spiaggette e scappare non appena il tempo accenna a mutare. Nel pomeriggio siamo entrati nella baia di Laganà la grande baia a sud di Zacinto e ci siamo diretti versi il minuscolo porticciolo di Keri. Il Rod Heikell, bibbia dei navigatori in Grecia riportava la mappa del piccolo porticciolo con un paio di banchine per l'ormeggio ma la profondità .......umh ci lasciava molto perplessi 3 metri fuori......nessuna vela dentro.......abbiamo chesto a dei ragazzi e ci hanno detto che boe antistanti il molo erano di proprietà ma spesso libere e che per una sola notte nessuno protestava e abbiamo deciso di ormeggiarci così. Con qualche brivido però ........perchè verso le 23 un grande barcone sembrava dirigersi verso di noi.......... nessun problema però, notte tranquillissima a bordo.

Sabato 11 Agosto 2007
Colazione, doppiato il promontorio di Keri con l'intenzione di rifare la costa Ovest abbiamo visto che il mare si era alzato e deciso di fare una sosta in una piccola spiaggetta bianca del promontorio e poi tornare ad Agios Nikolaos costeggiando ad Est Zacinto, per evitare una lunga navigazione con mare mosso e vento che sin dalle prime ore del pomeriggio non manca mai.Mare evitato, vento no, anzi bello tosto tra il porto principale di Zacinto e Alikes.
Corsa per i più atletici, passeggiata per me e poi cena sul lungomare da Dimitri (senza coniglio questa volta)

Domenica 12 Agosto 2007
Nonostante il mare spinga da Ovest non abbiamo ancora rinunciato al progetto iniziale ossia il lato ovest di tutte le isole e quindi di buon ora da Zacinto abbiamo attraversato il canale che la separa da Cefalonia e ci siamo diretti prima nella grande baia di Lourda Bay e poi per trovare ridosso da mare e vento tra la costa e l'isolotto di Vardiani. L'isolotto ha delle piccole baie con l'acqua trasparente ma il vento cresceva ed era troppo pericoloso avvicinarsi alla riva per trovare un ridosso, ci siamo ancorati davanti ad una grande spiaggia di materiale dal colore giallastro, scavata in una roccia friabile erosa dal mare e e dal vento. Nel pomeriggio siamo entrati nel grande golfo di Argostoli, dove pensavamo di essere a ridosso, ma come dice il nostro Capitano il vento ci aspetta sempre dietro l'angolo per romperci le scatole in prua. Indecisi se entrare a Lixouri o Argostoli alla fine abbiamo optato per il piccolo porticciolo di Lixouri dove la banchina era quasi completamente vuota. Dopo un breve summit abbiamo deciso di mollare l'ormeggio e di andare ad Argostoli, ma un signore, il vicino di barca..., ci ha consigliato di lasciar perdere perchè Argostoli è meno ridossata e perchè lì nel porto avrebbero fatto una festa. Allora non domi abbiamo lasciato il Nausica nel piccolo porto di Lixouri e in volata preso il traghettino per Argostoli. Passeggiata animata dall'avvistamento di una grossa tartaruga sul lungomare e alle 8 siamo tornati con il traghetto a Lixouri. Dopo cena mezza Cefalonia si era data appuntamento sul molo vicino alla nostra barca per partecipare alla festa. Hanno portato in giro per il porticciolo con le piccole barche illuminate 2 splendidi cigni, cantato, fatto i fuochi d'artificio davanti alla nostra barca,,,,bella festa.

Lunedì 13 Agosto
Il mare non cala anzi, è destino via, quindi cambiamo rotta andiamo ad est . Sosta davanti a Cape Koronis, ma un freddo..........il capitano governa avvolto nelle coperte ...............ripensando alla scorsa estate 15 giorni tra queste isole senza vento con quel sole e quel caldo che ti aspetti di trovare in Agosto..........Arriviamo sino all'estremo sud di Cefalonia dove un gruppo di campeggiatori si è trovato un posticino di tutto rispetto e poi doppiamo Cape Mounta a sud con mare calma piatta, vento = .
Già ci illudevamo di aver fatto la scelta giusta rinunciando alla costa ovest e al Mirto per una giornata di pace e invece no perchè qui il vento è sempre in agguato.......Infatti risalendo la costa est il vento era sempre più forte con raffiche di 32 anche 34 nodi, non sapendo terzarolare la randa (il Nausica non ha il rulla randa a cui siamo abituati) con randa e fiocco conplete abbiamo provato inclinazioni che hanno entusiasmato Marnie e molto meno la sottoscritta, candelieri sott'acqua e vai ........Fri e Stefano hanno optato per il caldo sottocoperta. Nonostante il tendalino paraspruzzi siamo entrati nel golfo di Sami senza un centimetro asciutto, volevamo ormeggiare nella baia fuori dal porto di Agios Eufemia, ma il vento era ancora più forte e scendeva a raffiche violente dal monte così abbiamo calato la randa con una manovra brillante...ossia i dormienti sono riemersi dai loro giacigli e messa la prua al vento, in 10 secondi netti senza intoppi hanno calato la randa nel suo sacco. Siamo entrati in porto e ci siamo ormeggiati al grande molo. Aperitivo esagerato e se dico che Majoli ha esagerato.......Cena a bordo e birretta gelata al pub.

Martedì 14 Agosto 2007
Il riposo del guerriero.......abbandonata la rotta progettata, stufi di vele, raffiche e spruzzi abbiamo deciso di fare un paio di miglia ormeggiare la barca all'isola e cazzeggiare sino a quando non viene l'estate..........così usciti dal porticciolo siamo entrati in una baia a nord del golfo di Sami, una piccola spiaggia di ciottoli bianchi con acqua cristallina a ridosso dal venti, con ombreggianti piante di fichi, caprette.........ancora 60 metri, qualche cima ai lati della baia per meglio stabilizzare e l'equipaggio ha rotto le righe.........domani se ne riparla.............
Libro, tuffi, nuotatina, ......la Palacinka ai mirtilli.......che ha fatto sì che Enrica si meritasse la dedica di questa baia, da ora in poi soprannominata “La baia dell'Enrica” ancora bagno, due fichi, ancora libro, ancora tuffi, aperitivo ricco per consolarsi, spaghettino al granchio..........stelle cadenti (Majoli dice 4 grosse ma.........)

Mercoledì 15 Agosto 2007
Ok ci riproviamo, risaliamo il canale tra Cefalonia e Itaca, passaggio ravvicinato con la splendida barca di Tom Perkins, l'amministratore di Hp il Falcom Maltese che un po' controvoglia ma ci ha dato la precedenza e sosta ad Aghis Ioannis, bianche spiaggette di Itaca poi rotta verso Assos e il Mirto..............onda e vento e rientriamo......nella baia di Afales le spiagge più belle erano troppo esposte, ci siamo fermati lo stesso per un bagno e un spuntino nella parte più a ridosso e siamo tornati nel canale tra Itaca e Cefalonia per cercare una baia piccola a ridosso. Ci siamo fermati in una delle più vicine a Fiskardo, con un grande pontile dismesso e siamo scesi a terra dove con un sentiero molto bello, in un saliscendi tra ulivi e vegetazione mediterranea si arriva sino a Fiskardo.

Giovedì 16 Agosto 2007
Chi la dura......non la vince...il mare persiste sulla costa ovest e il nostro capitano si è rotto le palle e ha detto stop ossia il Mirto e le bianche spiagge di Lefkas ve le guardate nelle foto degli scorsi anni, Sosta a Fiskardo, bellissima ache al mattino ma sovraffollata di yacht e poi dopo un bagno a One House Bay rotta su Kastos. Sosta in una delle piccole spiaggette a ridosso, e Kalamos. Kalamos quest'anno è super affollata ma il proprietario della taverna ha messo tutti a posto. Scesi a terra siamo andati con Stefano e la Marnie a fare un bagno al mulino sulla costa verso la baia di Leon, anche questa affollattissima, happy moment e cena a bordo, birra nel piccolo bar sotto il pergolato.

Venerdi 17 Agosto 2007
calma piatta .......classico......la costa nord di Kalamos inaspettatamente ha rivelato un microscopico porticciolo che abbiamo rimpianto di non averlo visto ieri sera e piccole baie con acqua cristallina, poi Meganissi, ormeggio nella baia nord vicino al sentiero che a piedi permette di raggiungere Vathy. L'alzarsi del vento fuori dalla baia ci consola ......
Cena al ristorantino sul molo....bagagli........

Sabato 18 Agosto 2007
ore 6,20 il capitano non sgarra, in un ora percorriamo le 7 miglia che dividono il marina di Lefkas da Meganissi, i nostri riti....la sepoltura del basilico o meglio quel che resta dopo l'opera del bruco clandestino.....lo sbarco...il check in......l'opera buona (la restituzione di 300 euro di caparra ) e poi in macchina siamo andati sino al lago di Ioannina e da lì lungo le montagne che separano Grecia e Albania siamo scesi sino ad Igoumentsa dove siamo arrivati alle 16/17 un giretto nel centro, la cena col “cottopulo” e l'imbarco alle 23.30 -

Domenica 19 Agosto
sbarco stile albanesi ad Ancona alle 15 e poi senza intoppi alle 8 eravamo a casa – pizza al Capolinea.

 
 
 

Ampliamento rigassificatore Panigallia

Post n°11 pubblicato il 19 Giugno 2007 da silba60
 

Riporto integralmente il testo dell'interrogazione parlamentare presentata nel mese di Ottobre 2006 dall'On. OLIVIERI al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

(L'On. Olivieri ad oggi non ha avuto risposta - 22/06/07) 

Per sapere - premesso che:
alla fine degli anni 60, Snam ha realizzato, in località Panigaglia, nel territorio del Comune di Portovenere, in provincia della Spezia, un impianto per la rigassificazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) che si affaccia sul Golfo della Spezia;
la Società GNL Italia possiede e gestisce lo stabilimento di Panigaglia. La Società GNL Italia è stata costituita il 27 luglio 2001 per ricevere in conferimento, detenere e gestire le attività svolte da Snam Rete Gas Spa relative alla rigassificazione di gas naturale. GNL Italia Spa, divenuta operante il 1o novembre 2001, è consociata alla Società Snam Rete Gas Spa, la quale è, a sua volta, controllata da ENI;
quello di Panigaglia è l'unico insediamento di rigassificazione funzionante in Italia. Tale circostanza è illustrata anche nel documento redatto da Snam Spa e da Snam Rete Gas Spa intitolato «Prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione e all'ammissione a quotazione sul mercato telematico azionario organizzato e gestito dalla Borsa Italiana Spa delle azioni ordinarie». A pagina 39 del documento, infatti, viene testualmente specificato: «Il terminal GNL di Panigaglia è l'unico impianto di rigassificazione GNL attualmente operativo in Italia»;
sempre nel summenzionato documento, ed ancora a pagina 39, a proposito dell'insediamento di Panigaglia, viene altresì ricordato che: «Tale impianto, di proprietà di GNL Italia, esercita la propria attività in forza di una concessione, avente validità fino al 21 maggio 2013»;
nella Relazione semestrale del 30 giugno 2006, relativa all'attività della Società Snam Rete Gas, a proposito dell'impianto di Panigaglia (pagina 12) si riferisce che lo stesso «...occupa un'area di circa 45.000 metri quadrati, riceve gas allo stato liquefatto (ad una temperatura di circa -160 gradi centigradi) trasportato da navi metaniere, lo riporta allo stato gassoso e lo immette nella rete di trasporto»;
nelle scorse settimane il Consiglio dei Ministri ha dato notizia di avere istituito un gruppo di coordinamento con il compito di valutare l'opportunità di dare corso alla realizzazione di impianti di rigassificazione, anche alla luce di numerosi progetti proposti su iniziativa di diverse società;
la stessa Società GNL Italia avrebbe intenzione di potenziare l'impianto di Panigaglia. Tale ipotesi, riportata anche da un articolo pubblicato nelle pagine della cronaca locale dal quotidiano La Nazione del 4 ottobre 2006, è anche segnalata nelle pagine web della stessa Società GNL Italia, nelle quali si può infatti leggere il seguente brano: «Si segnala che Gnl Italia sta esaminando la possibilità di potenziare il Terminale. Gli interventi previsti sul Terminale, nel caso venissero attivati, comporteranno l'indisponibilità dell'impianto per un periodo di tre anni dal 1o ottobre 2010 al 30 settembre 2013»;
ancora nelle stesse pagine è riportata una tabella relativa alla capacità produttiva dell'impianto di Panigaglia nel periodo 2008-2013. Tale tabella è integrata da una precisazione che testualmente recita: «Per il periodo dal 1o ottobre 2010 al 30 settembre 2013 non vengono rese disponibili per il conferimento pluriennale le capacità di rigassificazione del Terminale, al fine di non precludere la possibilità di realizzare i potenziamenti dello stesso in corso di valutazione da parte di Gnl Italia»;
come si è visto, la concessione per il funzionamento dell'impianto di Panigaglia scadrà il 21 maggio 2013 e GNL Italia sta valutando la possibilità di potenziare l'impianto con lavori che dovrebbero concludersi il 30 settembre 2013. A giudizio dell'interrogante è del tutto evidente che GNL 
Italia dia per scontato il rinnovo della concessione in essere, circostanza peraltro non confermata dal Comune di Portovenere, come si evince dalle dichiarazioni dell'Assessore all'Urbanistica, riferite nel già citato articolo de La Nazione; questo comportamento di GNL Italia Spa appare, a giudizio dell'interrogante, sconcertante.

Gli Enti Locali, in primo luogo il Comune di Portovenere, ma anche la stessa Regione Liguria, secondo quanto riferito dall'Assessore all'Ambiente in un colloquio con l'interrogante, non sono state ancora informate ufficialmente né dell'intenzione di GNL Italia di richiedere il rinnovo della concessione in essere, né dell'ipotesi di potenziamento dell'impianto di Panigaglia. Tanto è vero che, secondo informazioni in possesso dell'interrogante, lo stesso Sindaco del Comune di Portovenere, allarmato dalle notizie relative al possibile potenziamento dell'impianto di Panigaglia, qualche settimana fa, ha scritto al Ministro alle Attività produttive per chiedere informazioni delle quali è ancora in attesa; il rischio evidente, qualora si procedesse al potenziamento degli impianti senza un'intesa preventiva circa il rinnovo della concessione, è che GNL Italia Spa precostituisca surrettiziamente condizioni tali che renderebbero di fatto difficilmente non concedibile il rinnovo della concessione stessa; sul tema della pericolosità degli impianti di rigassificazione si rimanda alla vastissima letteratura facilmente reperibile in internet, ed in particolare, per quanto riguarda le fonti statunitensi, al «Rapporto della Commissione Energetica della California» del luglio 2003, al «Rapporto CRS per il Congresso USA» del settembre 2003, ancora al «Rapporto CRS per il Congresso USA» del gennaio 2004, al «Rapporto Sandia» del dicembre 2004 nonché ad un approfondito studio per il Pentagono (anch'esso facilmente reperibile in Internet);
per quanto riguarda le fonti italiane, invece, appare utile segnalare il documento «Valutazione integrata degli aspetti di livello strategico di progetti per la realizzazione di terminali di rigassificazione di GNL in Toscana» redatto dalla Regione Toscana del luglio 2004. In particolare nella pubblicazione denominata Prima parte appare significativo il capitolo «Una rassegna degli incidenti rilevanti nella filiera del GNL» (da pagina 80 a pagina 85) e, nella pubblicazione denominata Seconda parte, si evidenzia il capitolo «Rischio di incidenti rilevanti» (da pagina 22 a pagina 85);
i rischi connessi agli impianti di rigassificazione sono del resto di fatto confermati dalle stesse fonti Snam. A pagina 18 del già citato documento redatto da Snam Spa e da Snam Rete Gas Spa si scrive testualmente: «Benché Snam Rete Gas Spa ritenga di svolgere la propria attività nel sostanziale rispetto di leggi e regolamenti in materia di ambiente e sicurezza, il rischio di incorrere in oneri imprevisti e obblighi di risarcimento, ivi comprese le richieste di risarcimento dei danni a cose e persone, in tema di ambiente e di sicurezza è connaturato alla gestione di gasdotti e di impianti di rigassificazione (nota: quello di Panigaglia, essendo l'unico in funzione). Pertanto non è possibile escludere a priori che Snam rete Gas Spa non sia in futuro tenuta a far fronte a oneri od obblighi di risarcimento del tipo sopra ipotizzato. Inoltre, le attuali coperture assicurative potrebbero non essere sufficienti a far fronte a tutte le richieste di risarcimento danni». Sempre nello stesso documento, si può leggere a pagina 48: «...non può escludersi il rischio che eventi di inquinamento ambientale causati da gasdotti e impianti di rigassificazione (nota: sempre quello di Panigaglia, essendo l'unico in funzione) facciano sorgere in capo a Snam Rete Gas oneri od obblighi risarcitori»;
né sfuggono a Snam Spa ed a Snam Rete Gas Spa i rischi connessi ad eventuali attentati terroristici. Ancora nel già citato documento si può leggere alla pagina 19 che: «...eventuali attentati terroristici ai danni delle infrastrutture di Snam Rete 
Gas Spa potrebbero avere ripercussioni sulla situazione finanziaria e sui risultati economici di Snam rete Gas Spa, anche considerando che la copertura assicurativa potrebbe essere insufficiente a coprire integralmente eventuali danni»;
l'impianto di Panigaglia è ubicato in un'area densamente popolata e nella quale si trovano numerosi impianti militari e depositi di carburante, l'Arsenale della Marina Militare, il Balipadio, la base degli incursori al Varignano, vicinissima peraltro al terminal di Panigaglia, la Centrale Enel di Vallegrande, il porto commerciale. Inoltre nella rada della Spezia sostano, saltuariamente, sommergibili a propulsione nucleare e dotati di armamenti nucleari. L'ipotesi di potenziamento dell'impianto, alla luce di quanto sovraesposto, suscita allarme e preoccupazione anche perché aumentando la capacità produttiva dell'impianto si accrescerebbero le dimensioni di un non escludibile evento disastroso -:
se anche l'ipotesi di potenziamento dell'impianto di Panigaglia sia oggetto della valutazione del gruppo di coordinamento istituito dal Consiglio dei Ministri;
in caso di risposta negativa, se non si ritenga di dovere sottoporre all'attenzione del gruppo di coordinamento anche la proposta di ampliamento dell'impianto di Panigaglia ovvero per quali ragioni si ritenga di non doverlo fare;
se e come il Governo intenda rapportarsi il Comune di Portovenere, la Provincia della Spezia e la Regione Liguria, ai fini di una decisione consapevole e condivisa;
se, nella decisione finale circa la proposta di ampliamento dell'impianto di Pamigaglia, si terrà conto delle particolarità del sito, descritte dall'interrogante;
se non ritenga di sottoporre l'intero processo di utilizzazione del gas naturale tramite liquefazione e rigassificazione, in uso nell'impianto di Panigaglia, ad un'attenta valutazione tecnica per verificarne l'effettiva pericolosità;
se ritenga che il progetto di potenziamento dell'impianto di Panigaglia, qualora fosse effettivamente proposto, debba essere oggetto di una rigorosa valutazione di impatto ambientale e strategica, escludendo pericolose semplificazioni, del tipo di quelle previste dalla Legge Obiettivo sulle grandi opere.
(4-01270
)

 
 
 

INQUINAMENTO RECORD ALLA SPEZIA

Post n°10 pubblicato il 08 Giugno 2007 da silba60
 

da "Genova press" mercoledì 6 giugno 2007Stampa E-mail
L’allarme di Vasconi (Verdi) ieri in Consiglio regionale: «A rischio la salute dei cittadini. Polveri e rumori a Fossamastra: non si dorme e si fatica a respirare». Peggioramento in vista con l’ampliamento dello scalo. Nei primi tre mesi dell’anno i rilevamenti delle sostanze inquinanti presenti nell’aria della Spezia hanno registrato 49 volte superamenti del valore limite giornaliero, a fronte dei 52 dell’intero anno 2006. Un fatto allarmante (i superamenti non devono per legge essere superiore ai 35 all’anno), sottolineato questa mattina nell’aula del Consiglio regionale dal consigliere dei Verdi, Carlo Vasconi che sulla questione ha presentato un’interrogazione.

Per quanto riguarda il benzene, praticamente i valori sono raddoppiati: da 3,5 a 7,42 microgrammi a metro cubo, pur rimanendo entro i limiti di legge di 10 microgrammi a metro. In aumento il biossido d’azoto, con l’ unica eccezione della postazione di via San Cipriano.

La zona dove si è rilevata la presenza più alta di inquinanti è quella di Fossamastra. “Il quartiere, che ha anche un piccolo accesso al mare, negli ultimi anni è stato pesantemente penalizzato dall’attività portuale”, ha detto il consigliere dei Verdi, sottolineando che in quest’area a preoccupare è l’incremento di un pericoloso agente cancerogeno: il PM10, il cui valore medio è salito dai 39 microgrammi del 2006 a 65.

“Nel quartiere si registrano in tre mesi ben 49 superamenti del valore limite giornaliero, a fronte dei 52 dell’intero 2006 – ha aggiunto Vasconi – Fossamastra, inoltre, deve sopportare forti picchi di inquinamento acustico, che talvolta sfiorano i 70 decibel nelle ore notturne a fronte dei 55 previsti come limite massimo dalla vigente normativa in materia di inquinamento acustico: io stesso ho provato più volte a dormire in un alloggio nel quartiere, ma non ci sono mai riuscito. Se poi pensiamo che il Piano Regolatore Portuale di La Spezia prevede per l’area di Fossamastra un ampliamento dei banchinamenti e quindi un aumento del traffico di navi, di vari mezzi per la movimentazione e di trasporto su gomma , il quadro si complica notevolmente”. L’inquinamento acustico, come ha rimarcato l’esponente dei Verdi, è provocato soprattutto dall’andirivieni di camion e Tir che lavorano al servizio del porto e da altri mezzi che svolgono attività portuale.

Vasconi ha sollecitato la Regione ad attivare un tavolo di lavoro tra i differenti Enti, per individuare al più presto delle soluzioni e metterle in atto. Il consigliere intende anche verificare quali provvedimenti metterà in atto il Comune della Spezia, uno dei dieci in Liguria a beneficiare dei finanziamenti regionali per il settore, che per l’anno in corso ammontano complessivamente ad un milione e mezzo di euro. La quota per La Spezia è di circa 110 mila euro.

 
 
 

Legambiente: "Mal d'aria a Fossamastra

Post n°9 pubblicato il 08 Giugno 2007 da silba60
 

L'associazione lancia un serio allarme.............. ma la città lo ignora ......Spezzini "Mal d'Aria a Fossamastra"  non significa che potete stare tranquilli e a casa vostra non c'è , l'inquinamento non si ferma al semaforo dell'ospedale.

da spezia news: Legambiente, allarmata dalle 49 situazioni in cui si suparano i limiti di legge per le polveri fini nei quartieri retroportuali chiede un segnale forte al Sindaco Federici

"Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza sanitaria prima che ambientale - commenta Paolo Varrella di Legambiente - visto che ormai tutti i più autorevoli studi legano gli aumenti delle polveri sottili (Pm10 ma anche le ultrasottili Pm2,5) con i picchi di malattie e morti. Chiediamo quindi al Sindaco, massima autorità sanitaria cittadina, un'azione incisiva su un fenomeno che denunciamo, con dati alla mano, da troppi anni."

L'associazione ambientalista, in linea con le altre associazioni e i Verdi, teme un aumento esponenziale di inquinamento qualora si ampliasse il porto.
"La fascia di rispetto - continua Legambiente - è una pista ciclabile che nulla può contro le tonnellate di polveri nocive e contro i rumori. Servivano e servono misure drastiche e risolutive di PREVENZIONE come filtri antiparticolato ecc. a garanzia di cittadini e lavoratori portuali che, lo ricordiamo, respirano tutti i giorni quell'aria. Inoltre la stessa fascia di rispetto andava progettata in base ai dati di previsione degli inquinanti previsti col nuovo porto a regime, rifiutando soluzioni di comodo che, è sotto gli occhi di tutti, già ora sono insufficienti.

 
 
 
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