« SERATA SENZA SBARRE | le mura della vergogna » |
Sta passando il tempo,e per la prima volta non conto i giorni i mesi Gli anni.. Che sensazione unica!! Sentirsi vivi, liberi mi avevano fatto dimenticare Cosa voleva dire poter decidere, pensare in modo autonomo,non Vi nessuno che mi ordina che decide cosa devo fare.. cosa devo Pensare e soprattutto non vi nessuno che con intimidazione Psicologica della punizione, del umiliazione della segregazione E della tortura circuisce il mio essere….. Non so quanto tempo ci impiegherò a smaltire i postumi di anni di annullamento , a volte mentre cerco di capire come devo mettere in Delle foto su internet vedo uomini legati accatastati in celle Tristemente piccole scorci di luce nelle foto di celle che io Ho visitato …e mi viene una sensazione di nostalgia e pazzesco Lo so ma e come rivedere un posto amico un posto che comunque Ti lega .. e mi accorgo di essere un uomo senza passato… Perché il passato non è 6 metri quadri!! non può essere E mi accorgo di quanta sofferenza ho attraversato di quanta pochezza Sia stata piena la mia vita . Mi ritrovo qui su di un letto,a scrivere a nessuno, perché prima Quando ero imprigionato scrivevo a tutto il mondo .. pur essendo escluso dal mondo, era la paura Di morire, di soffocare in un oceano di solitudine … e ora che posso Aprire la porta dei miei desideri,che posso toccare tutto con le Mani e non con la fantasia mi ritrovo a disilludere tutto quello Che era la magnifica emozione del evadere in barba ai miei Aguzzini loro mi contavano 20 volte al giorno … ma io non c ero Ero li fuori ,che sorridevo con tutta l ironia che ho sviluppato in 22 anni Ma per assurdo tutto quello che mi ha salvato, qui fuori non mi serve a niente!!! Ma che cazzo ho imparato? Anzi mi sembra che ho solo disimparato Non sono confuso come in quelle poche occasioni che sono stato Libero ma e solo che mi rendo conto che qui fuori ce poco posto per Uno come me, ho perso molti treni lo so ma … non mi ci hanno Fatto arrivare alla stazione e ora vedo rapidi che sfrecciano a 200 Al ora espressi che fanno poche fermate… e penso osservando Il cielo, ascoltando il vento che mi taglia il volto ,che queste emozioni non Sono più le stesse… forse quello che a tutti imprigiona a me da la forza E per l ultima volta osservo il mare dell'asinara… non ci ho mai fatto Il bagno ,ma ci ho nuotato..ho fatto il sub…ho avuto mille storie D amore in riva alla spiaggia…ho visto mille tramonti ho avuto mille storie d'amore... e capisco solo che per trovare capacità che noi tutti possediamo dobbiamo trovarci in condizioni limite… Spengo google…e mi metto a letto libero !!!! |
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HAMO IN PIAZZA ALIMONDA (20-07-2011)
DALLE SBARRE
...una voce di speranza
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.
Muore lentamente,
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore,
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.
Ode alla vita, di Martha Medeiros
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