Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L’età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell’arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia.
In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l’arabesco. Viviamo in una rete d’arabeschi.
(da " La solitudine del satiro - Ennio Flaiano - 1974 )
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Post n°233 pubblicato il 05 Settembre 2006 da d_dap
siamo in piena rassegna cinematografica insomma il festival di venezia è sempre un evento importante e anche se non lo faccio mai .. in questo periodo dell'anno mi piace informarmi sui film che partecipano..."sfogliando il mondo web mi capita sott'occhio l'intervista fatta a gianni amelio ... riporto qui di seguito.... Il film che Gianni Amelio presenta a Venezia, La stella che non c’è, in uscita nei cinema l’8 settembre - lo ha portato in Cina a girare il film e parlare con il regista di stranieri, riferendosi all’Italia di oggi, è un tema delicato. Dalle pagine di Vanity Fair in edicola dal 7 settembre, Amelio racconta della sua adozione di un ragazzo albanese. Come ha fatto, dal momento che è solo? L'essere umano è un "pansessuale" (da pan (greco) = tutto), un essere sessuale completo. Tutti possediamo varie possibilità sessuali, dalla sessuologia troppo strettamente classificate come etero-, omo-, bi-sessualità, autoerotismo, feticismo, sado-masochismo, e molte altre forme d'uso sessuale. Forme che possono esplodere da un momento all'altro in ogni essere umano. Il bambino nasce polimorfo-perverso, cioè gioca con la madre, tocca se stesso e tutto quello che gli capita, si masturba, poi diventa feticista godendo delle proprie feci, più avanti giocherà a medico e infermiera per fare curiose esplorazioni, tutte manifestazioni perfettamente naturali. Nel periodo della pubertà (crescita sessuale) si manifesta un'ambiguità accentuata, anch'essa assolutamente naturale ed innegabile. Più tardi ancora la sessualità diventa di solito più definita, ma la gamma di tutte queste opzioni rimane. Queste opzioni, a secondo del tipo di società o tribù nel quale si vive, vengono parzialmente represse o tabuizzate. Nel Borneo vive una tribù nella quale le donne con i bambini vivono insieme in un grosso caseggiato e dove gli uomini dimorano in un altro edificio. In Kenya vive tuttora una tribù nomade di gente orgogliosa e molto longeva nella quale vige l'usanza dell'accoppiamento con giuramento di sangue, tra maschi dodicenni. Le coppie vagheranno per tutta la vita fedelmente insieme per questo vasto paese, tornando due o tre volte all'anno in seno alla loro tribù sugli altipiani, per intrattenersi con le donne ed assicurare così la procreazione. Esistono tanti altri esempi, come la tribù dei Siwan in Africa e i Keraki in Nuova Guinea, dove quasi tutti i maschi hanno rapporti omosessuali ed eterosessuali, ma questo è materia per gli antropologi. |
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