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Post n°42 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da sci.c

   

La prima cosa che bisogna imparare se si vuole diventare un Grande Amatore o una Sublime Seduttrice è che l'amore si sposa con la lentezza. Ogni tanto è bello buttarsi in un amplesso scatenato, spasmodico, rovesciare i tavoli, demolire i letti, aggrapparsi alle tende e farle crollare, abbattere i soprammobili e divellere i lavandini buttandosi uno sull'altra come animali affamati. Ma se volete toccare il cielo con un dito, volteggiare nel paradiso dei sensi come una piuma nel vento, dovete togliere il piede dall'acceleratore e farvi trasportare dalla lenta corrente del piacere. È proprio un fatto fisiologico.

Il meccanismo del piacere fisico funziona meglio a ritmo rallentato. Quando ci si ama forsennatamente il piacere sta nel gioco, nell'emozione, nella trasgressione. Può essere un piacere fortissimo ed è meraviglioso sperimentarlo. Ma dopo i primi incontri questa esaltazione tende a diminuire... La velocità è bella ma non porta lontano sulla via del piacere. Il nostro cervello, i nostri meccanismi del piacere hanno bisogno di andare piano per dare il massimo. Se sono concentrato sul movimento rapido devo mettere molta energia nel controllare i miei gesti. Al contrario muovendomi come una lumaca posso ascoltare fino in fondo le sensazioni. E non solo. Muovendomi pigramente costringo il mio cervello ad abbassare il ritmo.
Tanto più le mie onde cerebrali sono ampie e lente, tanto più aumenta la capacità mentale di percepire le sensazioni. Praticamente se diminuisco la velocità è come se girassi la manopola del volume della mia radio del piacere.
Andando pianissimo alzo automaticamente il volume e miglioro l'ascolto. Può sembrarvi un discorso strano, ma vi basterà sperimentarlo per verificare che è così. È un'idea quasi sconosciuta nella nostra cultura produttiva e consumistica. Al contrario, gli orientali hanno il culto di queste cose. Le percezioni (quello che noi sentiamo) possono aumentare o diminuire a seconda di quello che stiamo facendo e del ritmo di lavoro che imponiamo al nostro cervello. Funziona così con il sapore degli spaghetti, l'ascolto della musica, il tatto, la vista, e funziona tanto più con la percezione del piacere.

Ma per quanto riguarda il piacere, la perfezione naturale del nostro corpo biologico ci offre un'altra meraviglia. La capacità di percepire cresce con il tempo. Il bacio che date a quarant'anni vi darà un piacere molto più forte e profondo di quello che avete dato a quindici anni. Questo a patto di applicarvi ad ascoltare. Essere curiosi del sentire. Essere disponibili a farsi stupire da quello che sentite. Non sono le cose che fate che devono diventare sempre più eccessive per risvegliare il vostro interesse. È la capacità di ascolto che deve crescere.

C'è un universo sconosciuto nascosto nei vostri sensi. Esplorarlo è un'avventura sublime!

 

(dal web)

  

 
 
 
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