Non ancora finite le tenebreche avvolgonola dolce aurora,ma lei avanza incurantee illumina coi suoi riverberile pieghe dell'anima:i pensieri ne escono fortidopo aver indugiatonel dubbiocome nella panciadella notte.

A teche provi l'abbandonocome un ramo seccolasciato in deriva.A teche nuoti nel caossenza per questo riusciread essere un cosmo.A teche vivi nell'indifferenzadegli altrio così sembra.Non chiudere le alidel tuo cuorelascia che sgorghinogocce di sanguepoichè esse sarannoi gradini del tuo risalire.

Il più delle voltecome chiuderediventa il problema.Scegli un colore,ma che sia con cuore.E' freddala porta sulla faccia,scelgli almeno un coloreche non sappiadi morte,ma solo di occasione.

Inchiodatiai paradigmi:è la mortese non li spostie toglii loro chiodidalla carne dell'anima.Scendida quella crocee risorgiliberoin breve tempo.Tre giornidi sepolcrobastano a chiunque!

Titubanteil tuo uscire dagli schemi?Cerchi ancorauna mano di consensoa cui aggrapparti?Entranella libertà del tuo essereed escidalle chiusureimposte e mai riviste.Sono solo limitidecisi da altri!Che diamine. 

L'onda mi cogliee mi trasportae nella schiumaio trovocavalli marinie sirene smaglianti.Affioranorami spezzatilarici infrantie urlo di vitanell'ondache travolge il mio cuoree lo lasciaaffranto e felicesulla fredda spiaggia.Lei era il calore. 

Irriverentela vita scompigliae denudatutte lefragilità.Anch'essa fragilepur nella sua illimitatapotenza,annega i suoi sognivirilinel cuore dell'uomo! 

Scendodalla tua giostrao mondoche prospettifalsa gioiae false altezze.Scendoper irridere i tuoiripetuti girisempre in un vecchiocircuito.Me ne vado felicea viverela Vita!

Vestiti! di coloriimmagina la tua vitaun arcobaleno di pacerisolta nel cuore e negli eventi.Passeggia tra quellie gli intenti rinnova!Audaceè la pacepiù della guerrache triste vezzeggiala morte.

Guarda e vedicon gli occhi del cielodove tutto si muovee nulla è morte.Non guardarecon occhi spentidove l'anima sonnecchianei tristi ricordi.Svegliati e vivi,metti lo sguardoal posto del veloche tutto obnubila.E' morte, quella.