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«Studiato in tutto il mondo, tu sei stato quasi dimenticato in Italia. Forse oggi anche la sinistra italiana non ama più il pensiero, forse anch'essa è salita sul carro della cultura intesa come esibizione e spettacolo» - [GIULIANO GRAMSCI - lettera al padre Antonio Gramsci]
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IL CASO MORO
16 marzo: alle ore 9,15 un commando di brigatisti rossi (composto secondo le risultanze dei processi, da nove persone più una vedetta) tendono un agguato in via Mario Fani ad Aldo Moro, Presidente del Consiglio nazionale della DC, mentre va a Montecitorio per il dibattito sulla fiducia al 4° governo Andreotti, il primo governo con il sostegno del Pci. In pochi secondi i brigatisti uccidono i due carabinieri che accompagnano Moro e i tre poliziotti dell'auto di scorta. L'on. Moro viene caricato a forza su una fiat 132 blu. Poco dopo, le Brigate Rosse rivendicano l'azione con una telefonata all'Ansa...
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"Credo ancora profondamente nel lavoro che faccio, so che è necessario che lo faccia, so che è necessario che lo facciano tanti altri assieme a me. E so anche che tutti noi abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla certezza che tutto questo può costarci caro."
[Paolo Borsellino, Ultima intervista, 1992]
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Post N° 54
Post n°54 pubblicato il 20 Settembre 2007 da sinistracologno
AAA, CERCASI LAVORATORE RICATTABILE di Adamo Mastrangelo Quando si dice che “qualcuno dovrebbe vergognarsi”, ci si riferisce a qualcuno che agisce immoralmente o qualcuno che avanza proposte imbarazzanti. E la formula “dovrebbe vergognarsi” calza benissimo al designato futuro leader del Partito Democratico: Walter Veltroni. Infatti, alla proposta choc del famoso Tiziano Treu (centravanti della precarietà) e dell’economista Tito Boeri di escludere l’importantissimo Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per i primi tre anni di lavoro, è stata accolta molto bene dal prescelto del futuro Pd. La spiegazione è tanto semplice quanto imbarazzante: un «contratto leggero per inserire i giovani al lavoro». Un contratto leggero, lo chiamano. Cioè secondo questi stimatissimi amministratori della cosa pubblica (che – non meno importante – dovrebbero salvaguardare i nostri interessi di lavoratori e cittadini) sarebbe giusto escludere, ad esmepio, un giovane, che inizia a lavorare, da un diritto sacrosanto e che ora, purtroppo ma ce lo aspettavamo, è in gravissimo pericolo. «Un contratto unico a tempo indeterminato – spiega Boeri – che preveda tre fasi: una prima, con un periodo di prova più lungo rispetto all'attuale, e una seconda di inserimento con tutele via via crescenti, fino ad arrivare a quelle attuali». Ma sarebbe corretto chiedergli: perché? Qual è l’intenzione, se non quella di circoscrivere le libertà del lavoratore? Qual è l’intenzione, se non quella di rendere ancora più precario ogni diritto di ogni dipendente? Qual è l’intenzione, se non quella di rendere maggiormente ricattabile il lavoratore? Malissimo, caro Treu, caro Boerio e carissimo Veltroni: state dimostrando il vostro più becero destrismo, state mettendo sotto i piedi decenni di lotte e di conquiste, alla faccia dei milioni di lavoratori che qualche anno fa scesero in piazza con Cofferati per dire “no” alla cancellazione dell’Articolo 18 e alla faccia di chi vi ha votato!
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