penelopemy

VIZI - 1. Ho il vizio di vivere con passione. Non so lasciarmi scivolare addosso nulla. Il tiepido è una dimensione che non mi appartiene.. o meglio, quando ci scivolo dentro, è per disinteresse… Mi lascio trafiggere, permeare, scuotere… da un tramonto, dallo squittire di un fagiano, dalla bellezza di un anima…dalle rime di una poesia… dalle note di una canzone 2. Sono golosa. Potrei finire qui e stendere un velo pietoso… d’altronde, questo è letteralmente un vizio… c’è poco da dire… e, invece, ci sarebbe molto da fare… ma – tutto sommato – mi piace e mi piaccio così… 3. Le coccole. Sono una malata di coccole. Un caso irrecuperabile. Adoro farle. Abbracciare le persone (sono stata etichettata recentemente come abbracciosa), toccarle (nei limiti del lecito, s’intende), accarezzarne il viso, fermarmi a parlare, dedicare tempo a chi amo e stimo… E.. perché no? Anche riceverne… Chi mi accarezza i capelli e intreccia le dita alla mia morbida chioma è già ad un passo dal mio cuore.. devo dire che, ultimamente, però, le guance sono l’ombelico del mio mondo di coccole… 4. Credo nelle sensazioni. Sopra ogni cosa. E non è – purtroppo – sempre un bene. Anzi… spesso mi porta a vedere o sentire quello che vorrei e non… quello che è… 5. Chiudo con un vizio recente… a cui sono molto affezionata. Un linguaggio nuovo, che qualcuno mi ha insegnato e di cui non immaginavo la graffiante seduzione e portata. Lo riassumo prendendo a prestito da una canzone che amo molto e rivolgendo un pensiero a tante serate di camparini, patatine, tortelli, gutturnio e amore... “Te l’avrò detto mille volte che il vino rosso fa buon sangue, sangue nuovo al sangue amaro, e chi bene mangia e beve fa buon sangue. E non sono canzoni per parrucchiere, sono languidi baci e calci nel sedere, sono lacrime e sangue e miele tra le gambe, sono estasi e passione, la mia (immaginazione) liberazione”. - ABITUDINI - 1. Scrivere.. sempre… dovunque.. con la testa, prima di tutto. Mentre respiro e suggo, già annoto e trascrivo con l’immaginazione… comincio a cercare le parole suggestive, quelle che tanto amo, per cucire il respiro delle mie emozioni… E poi con la penna (pratica affascinante, di cui subisco intatta la malia) e – per necessità – soprattutto rincorrendo i pensieri con le dita troppo lente, ticchettando sulla tastiera 2. So che prima o poi capiterà che qualcuno, un po’ irascibile, si alzerà e minaccerà qualche azione legale… perché non so trattenermi! Quando sono in mezzo alla gente, m’incanto ad osservare le storie che aleggiano nell’aria. Fisso due che chiacchierano, mi diverto ad indovinare chi sono, che mestiere fanno, quali sono i loro sogni, che emozioni celano nello sguardo… cerco di captare brandelli di conversazioni, di ricostruirne mentalmente le trame… di intercettare motivi d’ispirazione e riflessione per le mie pagine… 3. Circondarmi di ricordi e immagini care… il mio ufficio è un raggiante e variopinto coacervo di foto, foglietti, poesie e pensieri appesi alla parete. Di solito, chi entra ne rimane spiazzato per qualche istante. Parla con me – magari in tono compassato, con qualche grave problema di lavoro da affrontare – ma il suo sguardo mi supera, per curiosare tra le tracce di me appiccicate alla rinfusa sul muro dietro la scrivania… un mosaico perfetto della mia anima zampillante e vaga 4. Sentirmi a casa quando imbocco il lungo viale del paese che mi ha visto crescere. Continuare a considerarlo un rifugio. Un nido, ancora più che una radice. E’ lo scrigno, la teca in cui sono raccolti i ricordi e gli affetti che rendono speciale la mia vita 5. Il confronto… leggere, ascoltare i pensieri di Antonio sul camion e i lapilli geniali del Principe, riflettere, mettermi in discussione, tentare di capire… arrabbiarmi e, comunque, ringraziare – alla fine - per chi non la pensa come me e me lo dice… CATTIVE ABITUDINI - 1. Non ho ancora imparato le regole del gioco! O meglio. Le conosco. Lungo il sentiero le ho sentite sulla pelle, mi hanno martellato le tempie e, spesso, pizzicato l’anima. Le ho osservate, analizzate, catalogate e ho tentato di interiorizzarle… ma non so farle mie. Scendo in campo sempre a mio modo, banalmente testarda. E non mi risparmio… finendo sempre, che ci volete fare, nei guai… Con una punta di orgoglio… 2. Mi piace girare a piedi scalzi, in casa. Mi fa sentire più allegra, energica, libera. Anche se si tratta di saggiare il freddo pungente dell’inverno… Il massimo è l’erba primaverile… Toccarla e sentirsi toccare l’anima… Sarà forse un retaggio della mia precedente vita? Forse… quella in cui ero un marinaio a piedi nudi su una barca in mezzo al mare 3. Ho la cattiva abitudine di aspettarmi sempre il meglio dalle persone. Di credere, per istinto, al loro lato migliore… anche quando il mio “grillo parlante” interno suona mille sirene… finisco per sbatterci il naso, incosciente… Non importa… meglio così… che rinunciare a priori e avere la sensazione di aver perso qualcosa… 4. Sono prolissa e logorroica: e questo gioco – sigh sigh - non è che l’ennesima dimostrazione. Quando distribuivano la sintesi, io non ero in fila!! 5. Non riesco a fare a meno di alimentare in continuazione la mia destabilizzante contraddizione esistenziale…

Regolamento: Il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "cinque tue abitudini", e le persone che vengono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog o web journal. Non dimenticate di lasciare un commento nel loro blog o journal che dice "sei stato scelto" (se accettano commenti) e ditegli di leggere il vostro. passo il gioco a Principedicristallo Penelope_my Luigiardi Soleonda (il quinto/quinta domani perchè ci devo pensare..)