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I rischi del poker online

Il rock degli Iron Maiden cone ammonimento all'azzardo esagerato

Anche la musica, come il gioco d’azzardo, aveva capito le possibilità della rete. E quando internet non era ancora la piazza pubblica che tutti oggi conosciamo, e anzi, qualcuno ci vedeva ancora un qualcosa più elitario che non il futuro delle comunicazioni, una piccola fetta del mondo del rock guardava ben oltre. Era la lontana primavera 1998, e la rock band britannica Iron Maiden dava alle stampe il suo undicesimo album, chiamato “Virtual XI”. Un nome inequivocabile sulla percezione di cosa stava accadendo. Già dalla copertina si capiva che qualcosa nell’aria di diverso stava prendendo sempre più corpo. Primo singolo dell’album fu la canzone “The angel and the Gambler” accompagnato da un divertente video musicale, spaziando tra immagini live e una partita di poker tra gli allora cinque componenti della band ed Eddie, la mascotte mostruosa degli Iron Maiden. Il testo, scritto dal bassista e fondatore della band Steve Harris, parlava dei rischi del gioco d’azzardo, una realtà di cui la versione online del poker non è immune, anzi. Proprio l’estrema facilità, per i maggiorenni s’intende, di poter accedere ai casinò online e quindi ai tavoli da poker in qualsiasi ora del giorno, per 365 giorni l’anno, mette alla prova chi è di natura debole, e facile preda della tentazione del gioco.


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Betclicl come Gioco Digitale professano un azzardo che non sia l’inizio di una discesa nel mondo del fallimento e dei debiti, ma un Gioco Responsabile. Offrono possibilità di auto-bloccarsi i propri conti, o anche link e numeri di telefono per eventualmente chiedere aiuto, e far tornare una passeggera e triste pagina della propria vita in un’esperienza ludica col brivido degli euro messi in palio.