Suonatore Jones

Coda Di Lupo


In quella giornata plumbea la luce filtrava dalle nuvole disegnando ombre confuse ai miei piedi, vaghe trasposizioni del mio incedere; camminando la sagoma si scomponeva tra i sassi e i ciuffi d’erba; tra le asperità del sentiero ascoltavo i miei pensieri mentre l’intorno giaceva ovattato. Così assorto dal peregrinar nella mente, camminai molto senza conoscere la meta delle mie riflessioni e del mio passo. Al mio sguardo assorto il cielo non sembrava suggerire l’ora esatta; continuai a vagare per chissà quanto tempo, scodinzolando a destra e a manca. Superata la soglia del primo orizzonte scoprivo nuovi confini da inseguire e nuove figure sullo sterrato. Poi, tra i vortici gelidi scaturiti dal dito indice nella corrente del ruscello, battesimo di un tenue ricordo, vidi la mia ombra espandersi tra i flutti e simultaneamente definirsi sotto l’azione dell’immagine riflessa. Quello specchio d’acqua mostrava un sorriso vispo e due occhi accesi da una insaziabile fame di conoscenza; gli stessi occhi non temevano le nuvole pesanti di pioggia che , ad uno sguardo maturo, da tutte le direzioni sembravano esclamare minacce. Quel sorriso non impallidiva al pensiero dei rimproveri di chi l'attendeva sospirando sull'uscio di casa, sapendo di poter colmare quell'ansia con la gioia di un abbraccio.E’ proprio così,  “Quand’ero piccolo mi innamoravo di tutto…”