Suonatore Jones

Post N° 63


Due parti di idrogeno per una di ossigenoIl corpo umano è fatto al 90% di acqua, succhi, saliva e sputi.Nei mari della luna i tuffi non si fanno, non c'è una goccia d'acqua, i pesci non ci stannoche magnifico mare, che magnifico mare … (per chi non sa nuotare)Portatemi sulla riva, sul confine dove l’acqua tocca laterra, dove l’asciutto diventa bagnato.Domani qua metteranno il cartello: Privato.Ma di chi è l’acqua?perché non riesco a non pensare che questanon sia roba da vendere e comprare.Intuisco che è così, ma perché non può esserlo?Dammi una buona ragione.E lui:“per la sua eguaglianza universale,per l'indipedenza di ogni particella dalle altre solo due parti di idrogeno per una di ossigeno.Per la libertà del suo stato liquido, solido, gassoso,nel ciclo della pioggia e nelle correnti;per la variabilità da quiete a tempesta;per la consapevolezza della sua massa gigantesca tre a uno;3 a 1 fisso dell’acqua sulle terre emerse; (nani)per la grandezza di ogni orizzonte marino che diventa oceano;per il suo essere linea, confine, finis terrae che disegna il mondo conosciuto;per i pesci, i mammiferi marini, le capacità di sciogliere i sali,trattenere lo zucchero, la stanchezza umana e i rifiuti organici;per la sua spinta dal basso verso l’altouguale alla massa del liquido spostato;per la commovente resistenza dei ghiacciai ai mutamenti climatici per niente scontati;per la pazienza del bagnasciuga a Ferragosto;per la dignità in memoria del nome dei fiumi avvelenatie seccati in modo per niente scontato o mal calcolato;per la capacità di azione e reazione dei geizer,maremoti, tempeste, tsunami, alluvioni, Katrina e Rita;per il mistero delle sorgenti prosciugate da grandiopere per niente scontate e mal calcolate;per l’umidità dell’aria, per la nebbia,la rugiada, le nevi, la grandine;per la capacità di lavare, togliere la sete,di spegnere il fuoco,nutrire le piante;per essere risorsa, diritto, elemento fondante come ariae come l’aria di difficile conversione in merce.”Infatti, che prezzo si può dareal vapore, alla nebbia, alle nubi,alla pioggia, al nevischio, alla grandine…la grandine,nel bilancio idrico dei potenti, sarà un costo o un ricavo?il suo essere bene indiviso nei secoli di anticheciviltà che fermavano la proprietà sulle rive dei fiumi,non l’ha salvata dall’essere merce nell’ultima frontiera del West,dove per la prima volta nella storia, chi arrivava alla terradiventava anche padrone dell’acqua purché avesse un fucileper difenderla; i nativi d’America erano esclusi dalla gara,perché, partendo in loco, erano troppo avvantaggiati.Così la possibilità di venderla e comprarla è un’idea che fa proseliti.Per bere dovremo stappare!!!L’acqua da imbrigliare, arginare, deviare, sbarrare, intubare,prelevata alla fonte, i rivoli invisibili che mettono i fiuminell’imbarazzo di non riconoscere mai la foce, ma quale delta o estuario!Il prezzo… Difficile non pensare alle conseguenze di svalutazionedell’intera razza umana, dal momento che essa rappresentail 90% di ogni corpo umano.Dunque che prezzo dare alla vita? Che valore più o meno?Pagandola bene, sei bottiglie di acqua minerale, non è male,conviene!E la scadenza? Se è merce avrà una scadenza.Che faremo allora degli stagni pestilenziali, delle lagune museo,delle pozzanghere inquinate, ma soprattutto dell’acquadei vasi da fiore andata a male… nel bilancio idrico contabile del pianeta,dove le mettiamo, a costo o a ricavo?nei mari della luna i tuffi non si fannonon c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stannoche magnifico mare, che magnifico marenei mari della luna i tuffi non si fannonon c'è una goccia d'acqua i pesci non ci stannoche magnifico mare, per chi non sa nuotare...Marco Paolini e Mercanti di Liquore, in Sputi