Creato da kosarab il 16/10/2012
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Stentano a crederci, eppure è così: il Messico è diventato uno dei paesi chiave dell’America Latina.
Lo dichiara Vikram Pandit, chief executive di Citigroup, riportando gli ultimi risultati finanziari positivi: le entrate relative alle attivit bancarie sono cresciute del 7% in un anno, in contrapposizione con quelle asiatiche, in netto ribasso. Una crescita dovuta - secondo Pandit - al cambio di leadership, con Peña Nieto come nuovo presidente, ma anche alle riforme avviate nel Paese dagli anni Novanta, oltre ai numerosi investimenti diretti esteri che hanno affiancato una ricchezza propria garantita dalle risorse energetiche e minerarie.
Fattori che hanno favorito una crescita esponenziale negli ultimi dieci anni, con un aumento dei consumi e una riduzione del tasso di disoccupazione (a luglio era al di sotto del 5%).
Una crescita insolita, soprattutto se si vanno a guardare i numeri nel biennio 2008-2009, annus horribilis in seguito alla crisi finanziaria statunitense. A cui si aggiunse il boom della guerra ai narcotrafficanti e un calo vertiginoso delle esportazioni e degli investimenti: nel 2009 il Pil era sceso del 6,2%.
Eppure c'è stato - nei due anni successivi - un miracoloso e forte recupero: l’economia locale è cresciuta del 5,4% nel 2010 e del 3,8% nel 2011 e nel 2012 gli analisti prevedono un'espansione del prodotto interno lordo quasi del 5%.
Il boom messicano è stato comunque favorito dal rallentamento dei suoi principali competitors, come Brasile e Cina, dove i costi del lavoro sono notevolmente aumentati negli ultimi anni. Per questo si prevede una delocalizzazione di fabbriche e impianti da un polo all'altro: non a caso, la Pirelli ha di recente investito 400 milioni di dollari aprendo la fabbrica più grande al proprio in Messico, nella citt di Silao.
Un Paese in cui investire - la World Bank classifica il Messico come il 53esimo posto al mondo dove instaurare rapporti d'affari - anche se non bisogna mai sottovalutare la sua instabilit politica e il dilagante fenomeno della corruzione: ad aprile, il New York Times pubblicò un'inchiesta sulle tangenti che la multinazionale statunitense Wal-Mart ha pagato per aprire in un solo mese ben 20 punti vendita sul territorio.
La corruzione è uno dei principali problemi del Messico: un rapporto della societ di ricerca Global Financial Integrity ha dimostrato come negli ultimi 40 anni più di 872 miliardi di dollari sono stati sottratti all'economia messicana per colpa dell’evasione fiscale, del crimine, del traffico di droga di armi e di esseri umani.
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(ASCA) - Roma, 16 ott - ''Prima l'Italia, poi la ditta che e' il Pd, poi ancora le persone. Rispondo cosi' a chi pensa che se vince Renzi o vinco io ci sara' una scissione del Pd. Io dico che questo partito e' l'unica carta che il paese puo' giocare per uscire dalla crisi. C'e' qualcuno che punta a una situazione balcanizzata per poi tentare governi di unita' nazionale. Io ribadisco che col Pdl ho gia' dato. Io punto al governo''. Lo ha dichiarato Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, nel corso del videoforum promosso da ''Repubblica''.
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ROMA (Reuters) - Dalla legge di stabilit 2013 scompariranno i tagli alla retribuzione per chi assiste disabili usufruendo della legge 104, secondo il ministro del Welfare, Elsa Fornero.
"Non ci sar più la tassazione dell'indennit di accompagnamento e il taglio del 50% sui permessi previsti dalla legge 104 per i disabili o la cura dei parenti affetti da handicap", ha annunciato Fornero al Sole 24 Ore precisando di aver concordato la modifica alla manovra con il ministro del Tesoro Vittorio Grilli e il presidente del Consiglio Mario Monti.
La legge di stabilit varata dal governo prevede che la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) previsti dalla legge 104/1992 a favore di chi cura disabili o anziani scenda al 50%, con la sola esclusione dei permessi richiesti per patologie del dipendente stesso o per l'assistenza a figli o coniuge. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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In Germania l'indice Zew, che misura le aspettative sull'economia tedesca, è salito a settembre a -18,2 da -25,5 di agosto. Il risultato è migliore delle stime degli economisti che erano per un ribasso a -20. Si (SES: - ) tratta del primo rialzo dell'indice negli ultimi 5 mesi.
"La lettura odierna segnala un affievolimento delle tensioni sull'azionario ma sono necessarie misure sulla crescita che possano portare miglioramenti sensibili", ha commentato Vincenzo Longo di Ig. Più ottimisti gli esperti di Newedge secondo i quali l'esito riflette il calo della volatilit sui mercati finanziari e indica l'inizio della ripresa. Per Christian Schulz, economista di Berenberg, il dato aumenta le speranze per cui la Germania lasci la stagnazione economica alle sue spalle e torni presto a crescere.
I mercati relativamente stabili e soprattutto il calo degli spread sovrani sembrano rassicurare sempre più gli investitori sul fatto che la Bce è pronta a fare abbastanza per frenare la crisi. Con la rete di protezione dell'Eurotower contro il panico di mercato, può tornare la fiducia tra imprese e consumatori, migliorando le prospettive di crescita almeno in quei Stati, come la Germania, dove non c'è una severa austerity a colpire la domanda interna.
Il Ftse Mib, che aveva frenato in attesa dell'asta spagnola, si è ripreso subito dopo e ha ulteriormente accelerato al rialzo dopo la pubblicazione dello Zew. Madrid ha preso la rincorsa e avanza dell'1,38%, Parigi guadagna lo 0,5%, Francoforte lo 0,64%, e Londra lo 0,5%.
Lo spread Btp-Bund è in calo a 346 punti base, con il rendimento dei decennali italiani al 4,96%. Stabile, invece, lo spread dei bonos spagnoli a 434 punti base dopo che il Tesoro ha collocato 3,4 miliardi di euro di Letras a 12 mesi al 2,860% e 1,463 miliardi di euro di Letras a 18 mesi al 3,070%, per un totale di 4,863 miliardi di titoli, al di sopra del target massimo fissato a 4,5 miliardi di euro. I rendimenti sono risultati quindi in calo rispetto alla precedente emissione su entrambe le scadenze.
Il risultato dell'asta, secondo Rabobank, d poche informazioni. Le emissioni di Bonos di giovedì saranno una cartina di tornasole molto più significativa del sentiment di mercato: il vero barometro sar sul 10 anni, visto che gli altri due titoli in asta, un 3 e un 4 anni, rientrano o rientreranno a breve tra i bond acquistabili dalla Bce.
La decisione della Spagna di offrire un decennale è stata presa per allungare la vita media del debito ed evitare un profilo di rimborsi sempre più negativo ma, a detta degli esperti, potrebbe anche essere una dimostrazione di forza, se Madrid crede che un bailout non sia necessario.
Secondo Exane il Paese si trova attualmente tra l'incudine e il martello: deve, infatti, scegliere se accettare un programma di aiuti europeo con conseguente perdita di controllo sul bilancio, che potrebbe minacciare l'integrit del Paese, o resistere alla tentazione di ricevere degli aiuti e sopportare che il premio per il rischio sul debito sovrano e corporate spagnolo vada fuori controllo.
I responsabili politici del Paese stanno cercando la quadratura del cerchio negoziando il programma di aiuti che dovrebbe contenere una clausola di controllo minimo e una domanda di misure di austerit contenuta. Ma, allo stadio attuale, non ci sono voci sulla possibilit che i Paesi della zona euro accettino un programma con bassa condizionalit .
Al di l dei problemi di breve termine che affliggono la Spagna, a impedire all'economia spagnola di intraprendere un nuovo percorso di crescita sostenibile per Exane vi sono principalmente tre ostacoli, ereditati dal passato: sistema di governance del Paese, tassazione ed economia sommersa, integrazione europea
Tra gli altri problemi che il Paese deve affrontare ci sono anche il mercato del lavoro, le infrastrutture e il settore immobiliare. Tuttavia la soluzione, per Exane, non è lasciare l'euro. Anzi, secondo gli esperti, la Spagna dovrebbe rafforzare i rapporti con l'Europa, non diminuirli.
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