Empire Of slack

I Fratelli XVI


 
Piombò nei dintorni della casa che erano giuste le 15.30. Scavalcòil patetico cancelletto e piombò nell'elegante giardino fino a unafinestra sul retro che faceva al caso suo. Non v'era nemmeno bisognodi scassinare visto che il vetro era lievemente sollevato per lasciareentrare un po' dell'arietta fresca che spirava, più in là, dall'Oceano.Messo piede sul pavimento Billy cavò la pistola dalla giacca e ilcoltello a serramanico dalla tasca per cominciare a inoltrarsi inquella che gli sembrava in tutto e per tutto una deliziosa casettaNew England. Per prima cosa esplorò la cucina, ben sapendo chenon avrebbe trovato nulla al di fuori dei piatti ancora da lavare edelle stoviglie in disordine. Poi girovagò senza intenzioni al pianoterra controllando ripostiglio, soggiorno e una piccola stanzetta ad uso di un bambino. Poi, respirando a fondo, si decise a salirele scale ripide fino al primo piano. E vi approdò nel silenzio più totale."E se non fosse stata in casa?" Rifletté. Poi aprì la porta del bagnoe vi diede una rapida occhiata senza costrutto. Era giunto il momentodelle tre stanze. E in una di queste doveva stare riposando Sylvia.Girò la maniglia della prima e vi entrò a passo lieve. Le tapparelleerano quasi completamente abbassate ma si poteva intuire unafigura femminile assisa in una sedia a dondolo davanti alla finestra. Era Lei, certamente. Billy alzò il cane della pistola e sentì, come un estraneo, le sue stesse gelide parole :"Saluti da mia fratello,troia." Lei si girò e sparò un colpo beccando precisamente Billyall'intersezione tra spalla e petto. Era bionda, come Sylvia, ma mentre si alzava gettò via la parrucca e si accostò al giovaneche era piombato contro il muro e poi al suolo in un laghetto di sangue. Poi, Annie gli venne vicino ridendo mentre dall'armadiouscivano due piedipiatti con le armi spianate e il volto contrattodalla tensione. Fu questione di un attimo: Billy afferrò per la cavigliaAnnie e la fece cadere avvolgendole il coltello intorno alla gola."Se Vi avvicinate la sgozzo." Fece mesto ai due poliziotti. Poi,in qualche modo si alzò in piedi tenendo sempre il suo ostaggiostretto alla pancia. Cominciò a scendere vorticosamente lescale dopo essere sortito dalla stanza, e uscì dal vialetto sullastrada. Erano le 16 probabilmente e in giro, stranamente, non si vedeva anima viva. Salì con Annie su una macchina dopo averesfondato il finestrino con il calcio della pistola e mise in moto.Non conosceva le vie della Città ma arrivò in qualche manieradavanti alla casa di Jonathan Flugs, il traditore. AbbandonòAnnie al suo destino e suonò energicamente il campanello.Quando sentì arrivare qualcuno sparò due colpi della magnumconto il legno e poi scappò nuovamente lungo le strade conil braccio destro penzoloni. La gente si scansava e le sirene cominciavano a impazzire. Arrivò all'albergo di Edgar ed entrò mentre il receptionist e i pochi clienti si nascondevanosotto i tavoli. Prese l'ascensore e sboccò la terzo piano, poisempre più lento fino alla stanza 14. Aprì, cotto e dubbioso, mentre fuori i megafoni iniziavano il loro lavoro circolare e sentiva i caricatori dei fucili a pompa. "Sapevi tutto, vero?" Fece a Edgar seduto sul letto. "No. non sapevo nulla. pensavosolo che volessi fregarmi Annie. E lo avresti fatto." La venasulla fronte del vecchio cominciava a ingrossarsi. "Possochiederti un ultimo favore? Sei stato un compagno in gamba,Edgar." Senza nemmeno rispondere Edgar prese la pistoladalle mani di Billy Donovan e Gli sparò in fronte. (Fine)