Empire Of slack

L'età verde


 
Garrison stava in casa sua, nella sua stanza, vicinoal suo letto, con le mani distese sulla scrivania a vergare qualche foglio di poesie e raccontini brevi,e a dare un'occhiata lunga fuori dai vetri, che non lo separavano dalla giornata splendida di giugnoe dai suoi riverberi possenti. Era garrulo e micidialein quei momenti. Trovava linfa nelle dita e fertilitànel cervello mentre scriveva a più non posso. Finoa indolenzirsi la mano. Poi l'idea del martello seccoe ben lucido, dal legno quasi intarsiato talmente era chiaro e bello... Beh, gli dava ancora più serenitàe decisione. Il limpido martello lungo era appoggiato nell'interno della scrivania accostato a pochi centimetri dai suoi piedi irrequieti. Si sentiva fortee lucente, come quella giornata che alle sei non terminava mai. Percepiva una grande energia. Fu così che quando Fiore entrò in camera sua con il ghigno deforme del pederasta inflacciditoe corroso, e lo salutò, e cominciò a carezzarlo sulla testa scura con le dita nicotinose e il puzzo di grappa a buon mercato...Fu allora, dicevo, che Garrison prese il martello scivolando con le dita fra le sue stesse gambe, e alzandosi di scattosi accostò in viso alla marcescenza facciale di Fiore e gli sorrise con tutta l'infinita vittoria di questa strana Terra. Poi lo colpì potentementeal malleolo facendolo piegare in ginocchio, egli sferrò un fendente sotto l'orecchio, mandandogli in frantumi tutta la mandibola. Fu proprio cosìche fece Garrison a dodici anni. Contro Fiore che di anni ne aveva 47. E quando entrò la mamma e vide tutto quel sangue e i frammenti d'osso si mise a urlare come una matta. Ma era stata Lei a dire al porco individuo di fare pure un saltoin stanza da Garrison a salutarlo, come faceva sempre, come aveva sempre fatto approfittandoneper toccare il ragazzino. Ma si sa, i Genitori sonoignari e rimangono sempre stupiti se e quando vengono a sapere come si sono realmente svoltele cose. Loro hanno fiducia negli amici...E la fiducia Greta e Simon la mantennero anche al processino, dove Garrison fu condannato a due anni con la condizionale per lesioni aggravate preterintenzionali. E Garrison eragarrulo e felice pure quel giorno. Si era cucitola bocca con i suoi e con la giuria per la vergogna, ma dentro di sé parlava tantissimo, e gli si illuminavano le pupille a guardarlo: perché sapeva che Fiore Antoine non l'avrebbe più sfiorato, forse più nemmeno guardato. E si mise a correre fuori dal tribunale, e a fare la ruota, e a saltare le siepi come un pazzo. L'Estate gli sbocciava dentro, e come un petalo in fiamme s'addolcivaalla semplice brezza.Era il 1927.