Empire Of slack

I Moore XIX


Ripresi la torcia elettrica e la utilizzai nei momenti più difficili per lamia avanzata. Con mia sorpresa, comunque, non udivo più le grida selvagge dei miei inseguitori e temetti di essermi spinto troppo in alto, verso la cresta brulla che sovrastava tutta la foresta. Guardaiattraverso il fogliame e, effettivamente, mi resi conto di essere approdato nei dintorni della sommità della collina. Imprecai a bassavoce e mi resi conto che mi stavo perdendo. La presenza di Gareth Hendrix (O di quello che era rimasto di lui) stava lì a dimostrarmi chequegli esseri si erano sguinzagliati lungo tutto il pendio, senza seguirei piani di un rastrellamento a pettine in grande stile. La decisione, del resto, non era così peregrina visto che non mi trovavo più a trattare con esseri umani ma con delle autentiche belve che facevano del loro fiuto (più che di inutili armi) la loro forza. Era quindi più che probabileche avessi sulle mie traccia qualche dozzina di mostri con le narici impregnate del mio odore e gli occhi ben attenti a ogni ramo spezzatoche lasciavo alle mie spalle. Mi decisi a trovare il letto del torrente in secca che conduceva all'abitazione dei Moore; allontanarmi il più possibile da quel posto con i nemici scatenati alle calcagna mi sembravasempre più una mossa inutile e insensata. Molto meglio ritrovare la base di tutto quell'incubo a cielo aperto e cercare di riportare tutta lastoria a una competizione fra il sottoscritto e i Moore, come era statoscritto fin dall'inizio. Chissà che la luce del fuoco non scacciasse levisioni allucinate che il bosco di notte recava con sé e riportasse i contorni della vicenda entro i limiti del razionale, persino nella sua aberrazione molto umana. Così girai ancora a vuoto, ferendomi il volto e rischiando di lesionarmi un piede posto male sul terreno. Dopo un tempo che mi parve lunghissimo approdai a una buca relativamente profonda e sgombra di vegetazione. Realizzai che assomigliava a un corno segato di bottiglia e scendeva a meandriverso valle. Si trattava del cominciamento del torrente fantasma chesfociava giusto a pochi metri dalla residenza dei Moore. Ora, almeno,avevo una direzione ed ero ben intenzionato a percorrerla sino in fondo.Strinsi il fucile nella mano sinistra e mi assestai il sacco con le altre armi sulla schiena mentre strani riflessi intermittenti emanavano dal greto del torrente, come se alcune paia di occhi orribili seguissero ilmio spostamento, ancora indecisi se attaccarmi o meno. (Continua)