Empire Of slack

I Moore XXI


 
Sputai per terra con un misto fra disgusto e fiducia e decisi di accodarmia quella bizzarra mostruosità, ben sapendo che nessuna persona con unpo' di raziocinio avrebbe condiviso la mia decisione. Né riuscivo a capireperché Philip Stone mi stesse facendo quello che sembrava un favore.Avrei voluto fermarlo, chiedergli spiegazioni ma egli procedeva talmentesvelto su quelle due esili gambette che ogni mio tentativo di arrestarlodiventava inutile. Dopo avere spento nuovamente la torcia elettrica procedevamo con il solito ausilio dei raggi di luna che filtravano attraversoil greve ombrello di vegetazione sulla nostra testa. Io ci vedevo pochissimoe mi affidavo ai talloni deformi della creatura per non scivolare o incocciarecontro una pietra aguzza. Con mia sorpresa il metodo funzionava e ci trovammo ben presto ad avere percorso un buon tratto di cammino al buio."Mi sono imbattuto in un uomo lupo." Gridai, quasi, ad un tratto. L'esseresi arrestò all'improvviso e parve sogguardarmi con attenzione attraversola grata inquietante dei suoi occhi. "Gareth Hendrix." Disse con un ronziodi fondo. "Lo hai ucciso?" "è più secco di un vecchio ramo d'albero." Risposi senza scompormi. "Hai fatto bene. Era un figlio di puttana prima di unirsi ai Moore e ultimamente era addirittura peggiorato." "Ma cosa c'èlì fuori, signor Stone?" Lui non accennò a proseguire il cammino ma insistette a squadrarmi con attenzione. "Mostri, un popolo deforme, nanivelocissimi e giraffe con le scaglie, cinghiali con occhi umani e strani cani volanti. è una piccola nazione che si trasforma quando scendonole tenebre." "E i Moore?" Chiesi con il cuore in gola. "Loro no. Per qualchemisteriosa ragione fanno da pastori per tutto il gregge, insieme ai bastardidel KLAN. C'era stata qualche avvisaglia che tutto questo potesse accaderema nemmeno Io l'avevo preso sul serio. Non riesco a capire la ragione per cui Tu, Alfred Gleason, tranquillo guardiacaccia, abbia scatenata questofinimondo." "Beh, i Moore mi hanno sempre detestato: non ho mai persol'occasione di dare sulla testa a Raphael per il suo bracconaggio continuo,e ho anche ripreso la madre più volte. Il padre non l'ho praticamente maiconosciuto." "Sei diventato il pretesto, Alfred Gleason! Vogliono celebrareun rito sulla tua pelle, o meglio, grazie alla tua carne. Tu sai meglio di me che la casa dove vivono non appartiene ai Moore, ma a una certa ClaudetteShilton, una lontana parente, e persino normale a quanto mi hanno detto.Da quello che ho percepito la zia rivuole il suo terreno, e pare sia anchealquanto scossa per le voci raccolte sulle perversioni del nipote e famiglia.Vuole fare piazza pulita e cacciare John Baptist Moore e i suoi straccioni,ma ancora, per qualche misteriosa ragione non se n'è fatto nulla. Mi paredi capire che il momento sia giunto e che la famiglia intenda lasciarsi dietrosolo terra bruciata e tutti i suoi maledetti segreti."(Continua)