Empire Of slack

I Moore XXIV


Fu allora che riapparve il cugino Otis. Camminava lento e pesante come un orso indeciso e sia Io che Philip Stone lo vedemmo entrarenel cerchio della luce lasciato dalle fiaccole. Da buon postino recavacon sé una busta e, avvicinatosi a John Baptist Moore gliela ficcònella mano, costernando il vecchio. "Chi sei, pezzo d'idiota? Non vedi che sono cieco? Cosa significa questa lettera? E tu chi saresti?""Sono il cugino Otis, il postino. E sono venuto a consegnarti questa lettera." "Nipote! Leggila allora! Cosa significa? Non questa notte!""Se mi è concesso..." Otis stracciò la busta e ne estrasse una sorta di cartoncino che prese a leggere: 'Caro John Baptist Moore, mi ègiunta voce con certezza e dettagli che hai cumulato tali e tanti peccati da costringermi a muovere le mie stanche ossa per giungerea punirti e a cancellare dalla faccia della terra anche solo il ricordo della tua progenie e della tua accolita. Attendimi con fiducia, ClaudineShilton.' Il vecchio cieco fece cadere il cartoncino a terra e prese ad agitare le mani verso l'alto come un demente. "La vecchia ci ha precedutoe sta venendo a esigere la sua giustizia. Questo è un momento terribileper tutti noi! Ma dove sono i segugi e i vendicatori? Ancora sparsi sullacollina alla ricerca di quel ridicolo guardiacaccia mentre qui si avvicinail nostro inferno! Fateli rientrare, fateli rientrare subito alla casa." La sua voce si sparse echeggiando beffarda per il cortile vuoto e pensai che fosse giunto allora il momento di confrontarmi con quell'uomo, che tantaparte aveva avuto nei miei terrori e nella disperazione della zona. Uscìfuori dalla mia tana scacciando Philip Stone e mi misi in piena luce urlandodavanti alla casa. Avevo il fucile a canne mozze puntato sui due figurie chiesi gentilmente a Otis di farsi da parte. Quest'ultimo, sorpreso e terrorizzato arretrò di qualche passo ma non abbastanza per non farsi aprendere a scudo dal vecchio Moore, il quale aveva sfoderato una vecchiapistola puntandola al cranio del postino. "Alfred Gleason, qui!" "Già. E prestoarriverà altra gente a spazzare via il tuo nido di vipere, John. Lascia perderee butta quell'arma. Mentre parlavo mi spostavo continuamente per non darela possibilità al vecchio di mettermi nel mirino. Ad un tratto un colpo d'arma da fuoco mi scheggiò lo stivale e mi costrinse a rifugiarmi dietro il gigantescospiedo. Qualcuno mi stava sparando dall'angolo orientale dell'abitazione,ma non sembrava molto pratico di fucili, oppure, riflettei, non doveva vedercimolto bene. "Raphael Moore!" Urlai "Stai forse diventando cieco come tuopadre?" (Continua)