Empire Of slack

I Moore XXV


In risposta ebbi una gragnuola di colpi sparati a casaccio. E fu allorache mi decisi per una mossa folle e incoerente, ma che avevo in testada parecchio tempo. Attraversai rapidamente il cortile e mi barricainella casa dei Moore senza dare tempo ai miei avversari là fuori di realizzare il mio movimento. Era una decisione razonalmente folle.Mi stavo rinchiudendo in una trappola dalla quale non sarei potutouscire vivo ma qualcosa mi sussurrava che nessuno avrebbe dato l'assalto al sancta sanctorum di tutta quella folla di esseri strani. Leluci nella casa erano accese e ogni angolo illuminato. Fu allora chemi accorsi che non ero solo. Una dozzina di figure sbucò da ogni angolo e cominciò ad avvicinarmisi con fare pietoso. Non feci fatica a comprendere di cosa si trattava: membri itineranti e ribellidei Fillmore, degli Stewart, dei Forrest, dei Johnson strisciavano verso di me legati mani e piedi e mugolando in maniera straziante. Capì che dovevano essere il contorno al piatto principale: Io,Alfred Gleason sarei stato posto sullo spiedo gigantesco mentrequei poveri diavoli avrebbero fornito il companatico e il secondo. Povera gente che s'era rivoltata contro lo strapotere dei Moore.Li liberai velocemente senza indugiare sulle loro piaghe e deformazioni. Comprendevano il mio linguaggio e si misero ad ammassare mobili contro l'ingresso principale e contro le finestreper proteggere quella fatale stamberga dai tentativi di irruzione degli altri mostri. Quando l'opera fu compiuta mi sedetti a gambeincrociate nel mezzo del soggiorno. I personaggi mi vennero intorno.Non erano né più né meno che lavoratori della terra, già poveri,colpiti da un'immane disgrazia. Alcuni s'avvicinavano ancora alla normalità, altri versavano nell'ultimo stadio della mutazione e mifissavano, decisi a tutto malgrado il loro futuro fosse già segnato."Alfred Gleason" Sentì urlare dall'esterno. Mi avvicinai alla portabarricata e prestai orecchio "Il tuo destino e quello della gente che ti accompagna è già segnato. Fa che sia rapido e veloce.Solo questo possiamo prometterti." "Il tuo destino, John BaptistMoore, è giunto al capolinea: Claudine Shilton sta arrivando a porre un termine a questa oscenità. Tu stesso, prima, lo haiurlato. Mettiti il cuore il pace e rivedi i tuoi peccati prima che la daga del Signore stacchi la tua testa dal resto del corpo e la faccia precipitare nel rigagnolo delle iniquità." Ci fu un attimodi smarrimento al mio pronunciare il nome di Claudine Shiltone fu seguito dal silenzio più assoluto. Avevo centrato il bersaglio e potevo immaginare il caos che si stava sviluppando all'esternodella stamberga. Io nel frattempo avevo preso a visitare le stanzeinterne di casa Moore alla ricerca forse di nulla, forse di qualcosa.(Continua)