Empire Of slack

I Moore XXX


 
Attesi cinque minuti, poi scostai Mercier dall'ingresso e diedi un'occhiatanel cortile. Non v'era più nessuno. Lo spiedo sfrigolava sopra gli ultimi tizzoni come un cappio nudo abbandonato al vento. Un vento improvvisosollevava le foglie dal terreno e le sbatteva a destra e a sinistra. L'ariasembrava ancora satura del lezzo di infermità e morte che l'aveva abitata sino a poco tempo prima. Il pulviscolo dei primi raggi del sole forava le cime degli alberi nell'istante in cui feci un passo all'esterno.La calma era terrificante e provai a immaginare quegli strani esseri in agguato sulle colline tutt'intorno, ma (chissà perché) non mi riuscivabene. La mia testa e il mio sesto senso mi dicevano che John BaptistMoore e i suoi si erano volatilizzati come al risveglio da un cattivo sogno.E l'avvenimento aveva dell'incredibile. "Ehi, tecnico! Cos'è successo?Dove sono spariti tutti? Non mi ci raccapezzo." Prima ancora che Merciermi rispondesse udimmo il rumore di decine di automobili e autocarririsalire la stretta strada che conduceva alla proprietà Moore. Fu questionedi una lieve attesa che sbucarono in solenne fila indiana davanti ai nostriocchi sbarrati e si disposero in qualche maniera attraverso tutto il terreno.Dalla prima automobile discese un'anziana signora che mi squadrò come per decidere se fossi amico o nemico. Mentre mi fissava scesero dai loromezzi anche una trentina di individui nerboruti e armati di fucili di grosso calibro. Con mio sorpresa notai finalmente al fianco della vecchio il miosceriffo Floyd. "Cosa succede?" Ebbi la forza di balbettare. "Ciao, Alfred.alla fine, come vedi, abbiamo deciso di fare un po' di pulizia. Tutti quelli che vedi sono volontari della legge impegnati a spazzare via i Moore ela loro genia. Questa signora al mio fianco è Claudine Shilton, la legittimaproprietaria di questa terra e di quello che la circonda. é venuta a fare valere i suoi diritti dopo avere udito storie aberranti sulle malefatte deiparenti. Ehi! Ma cos'è quel gigantesco spiedo?" "Feci un gesto vago con la mano: "Volevano arrostirmici sopra, ma gli è andata male." Nel mentreche parlavamo alcuni degli uomini della scorta alla signora erano entrati nella casa e avevano cominciato a sparare. "Un momento! Che succede?"Floyd mi trattenne per un braccio: "Lasciali agire. Sanno quello che fanno.""Ma dentro c'è gente innocente. Dei poveri disgraziati! Erano le vittime degli esperimenti dei Moore e dei loro complici. Non sono degli assassinie nemmeno dei furfanti." Cercai di divincolarmi ma lo sceriffo mi trattenevacome una furia. Alla fine sentì un colpo pesante alla testa e caddi a terraperdendo i sensi.(Continua)