Empire Of slack

I Moore XXXIV


Anche il povero Philip Stone, fra i lazzi degli assassini, pretese di rinfrescarsi la gola e trangugiò avidamente l'acqua mista alla sostanza dalla strana apertura che aveva al posto della bocca. Io diedi voce a Mercier e mi sollevai in piedi: "Questi uomini fra poco non saranno più in grado di uccidere nessuno ma resta una cosa da fare." Lui annuìseriamente e mi strinse la mano: "Sai quella cosa che ti avevo detto prima sul fatto che mi avevi aperto un buco in pancia e sturato il cervello? Beh, era assolutamente vera." "So che farai quello che miaspetto da te...Io intanto vado a pigliare John Baptist Moore e suamoglie." Mi caricai l'artiglieria in spalle e mi avviai senza voltarmiindietro. Presi il greto del vecchio torrente in secca e mi avviai a risalirlo con passo rapido ed elastico. Mi ci volle comunque un po'di tempo per arrivare al meteorite e lungo il tragitto rinvenni carcassedi membri itineranti della banda Moore nonché i cinque uomini del KLAN appesi ad altrettanti alberi per il collo. Arrivai in vista della mostruosa e incombente presenza: pareva in bilico sulla valle ecustodiva il suo segreto come un cospiratore ferino intento a scrutarel'arrivo di intrusi. Fui accolto da un colpo di fucile che mi scheggiò il cappello. Di certo la vecchia Mildred poiché John Baptist Moore dovevasparare molto meglio. Ma ormai era cieco, riflettei, e il suo momento eraarrivato. "Andiamo" Gridai "Non perdiamo altro tempo. Non è celandoviin quell'orrore che avrete salva la pelle. Ci sono arrivato Io, vi arriverannoanche i cacciatori di taglie, e molto presto. Adesso vi stanno cercando oltre il crinale ma è tempo perso e se ne accorgeranno presto. Datemile armi e arrendetevi. Proprio Io che volevate arrostire posso mettereuna buona parola per non farvi finire nella camera a gas a San Quintino.Mi senti John? convinci tua moglie. Potrai cavartela con qualche annodi penitenziario." Un altra fucilata spezzò un ramo alla mia sinistra."Dimentichi cosa sto diventando, Gleason. Meglio morire con un po'd'orgoglio." Eruttò la voce dell'uomo mentre, caricato il fucile a cannemozze e il vecchio catenaccio remington, mi spostavo di albero in albero per inquadrarli. Ci vollero venti minuti buoni ma alla fine glifui alle spalle senza troppe difficoltà. Anche Mildred Moore stavaprobabilmente perdendo la vista. Sollevai il cane e loro si giraronocon gli sguardi appannati e ricolmi di terrore. "Non voglio ammazzarvi"Balbettai, ma uno sparo alle mie spalle era già partito. Fui rintronatodall'esplosione (doveva essere un fucile a ripetizione modello 91)e caddi in ginocchio. Quando il fumo si diradò Mildred Moore era china sul marito senza vita e strepitava come una prefica disperata.Due uomini mi passarono rapidamente, uno a destra, uno a sinistra,uno recava in mano una lunga colonna di scalpi ancora freschi,l'altro portava un berretto di lontra ed era largo quanto un bariledi acciughe.(Continua)