Empire Of slack

III


Il grano dal lòglioPhil si voltò girò, vestito di sola pelle. "Intendo che se tutti i pensierireconditi fossero rivelati saremmo felici o folli, o entrambe le cose. Non potremmo reggere una simile pressione anche se ci porterebbeil dono della sincerità. Esiste uno spazio nella tua psiche dove Io nonpotrò mai accedere, ed esistono cose che non potremo mai dirci. Quindi,amanti, uniti, fidanzati, ma mai fusi insieme." "è un peccato?" Fece lei."è indispensabile." Rispose lui e si chiuse nella doccia. Fuori il ritmo della nevicata era fiacco e Marta pensò che Phil la stesse conducendo su sentieri impervi e dentro cubi di rubik con formule strane dipinte alle pareti. Era vero: Nessuno si compenetrava completamente sulla terra,ma era tanto un male? Si ripeté. Una vita senza segreti, parole non dette,una vita di esplorazione del proprio compagno era così negativa? Cosa sarebbe rimasto all'uomo e alla donna se non si fossero scoperti insieme,parzialmente? Udì scorrere l'acqua nel bagno e si alzò cominciando a vestirsi. Non voleva stare oltre in quel posto. Preferiva detergersi tranquillaa casa sua. A volte odiava il suo ragazzo per come si scorticasse con gustoe mettesse la coerenza e la scientificità alla sommità dei propri interessi.Ciò che la colpiva era che Phil ambiva all'esposizione totale, una rabbia feroce contro le ipocrisie e le distanze, il cavare da ogni anima la ghiandola pineale dell'oro. Ma era una mossa maldestra e disperata. Lo chiamavaLutero per la sua onestà graffiante e il suo scavalcare ostacoli alla ricercadella purezza assoluta. Forse questo l'aveva spinto fra le braccia di un'attricepornografica. Lì non v'era nulla da celare. Il grande mistero dell'accoppiamentosi sbrigava velocemente, senza morbosità o buchi cerebrali. Tutto ciò su cuicostruivano gli uomini era ridotto a un'eiaculazione su un volto o una vaginaspalancata. Phil cercava il segreto della nudità esistenziale e credeva d'averlotrovato in Marta; nella sua assenza di fronzoli, bugie, atteggiamenti. Forse aveva ragione ma il percorso era ancora lungo e ora lei stava avviandosi verso la porta dopo essersi ben coperta. Chiuse a chiave, tanto sapeva che l'uomo non ne avrebbe avuto a male: era avvolto dalle spire dei dolorie dei misteri del mondo e sarebbe stato in trance ancora per diversi minuti. Scese le scale fino a Bayerische strasse e ciondolò verso il corso principale.Avrebbe preso la metropolitana all'incrocio con Uhlandstrasse per sorbirsicinque fermate fino a Kreuzberg. Lì avrebbe trovato sua sorella Costanzaforse in lacrime, forse accesa come una torcia. Chi poteva dirlo? Pur essendogemelle la personalità di Costanza alternava i chiari agli scuri e necessitavasempre di una sana fuga. (Continua)