Empire Of slack

IX


 
Il grano dal lòglio IXDecise di prendere il toro per le corna e tornò sui suoi passifino all'abitazione fatale. Questa volta non si accese una cicca.Lo considerò di cattivo auspicio così si limitò a guardare verso l'alto, a quelle dannate finestre con le tendine incoerentementeazzurre. Qualcuno doveva starlo osservando, ne era certo edoveva dipanare il mistero. Allora tornò a suonare, questa volta con una bizzarra serenità nel cuore e nell'animo. Udìscattare la serratura e ripercorse la sua personale via crucis fra desiderio e stupore. Trovò la porta d'ingresso e si attaccòferocemente al battente antico. Sentì scalpicciare dall'altra parte con un invito ad avere un attimo di pazienza. Poi la serratura emanò dei rumori confusi e Phil si ritrovò davanti alla sua fidanzata, Marta. Almeno così credeva, come aveva creduto un'ora prima. "Che vuoi?" Fece lei. "Sei Marta o Costanza?" Replicò lui senza un filo di ironia. "Dico, sei impazzito? Non mi riconosci?" Biascicò lei sconvolta. "Nonmi prendete più in giro. Prima, un'ora fa, era in casa tua sorella?" Lei non replicava, si limitava a sogguardarlo di sottecchi con le palpebre semichiuse e indagatrici. "Sonoappena arrivata. Costanza è uscita da dieci minuti." "Cosa ti ha detto?" "Perché? C'era qualcosa che doveva dirmi?"Lui arretrò: "Oh no. Nulla. Solo che ero passato un'ora fa a trovarla." "Cos'è? Hai la vocazione del buon samaritano?Mia sorella è parecchio cazzuta e ce ne vuole prima di seppellirla. Non credo abbia bisogno di te." "Forse hairagione, ma posso entrare?" Lei annuì e si fece da parte.Fecero l'amore sullo stesso divano dove l'aveva fatto con Costanza. Doveva sapere...era intenzionato a capire ma niente gli fece notare la differenza tra le due gemelle. Possedevano la stessa maniera di scopare, ritrosa e arrogante al tempo stesso, provocatrice ed estatica neglistessi attimi decisivi. Lui era trasportato fra incoscienza epassione; per alcuni attimi dimenticava tutta l'ambiguitàdella situazione, durante altri gli risovvenivano i sensi di colpa e l'incredulità per tutto l'incredibile viluppo della vicenda. Possibile che nemmeno il più piccolo dettagliogli facesse luce sulla differenza fra Costanza e Marta?Aveva sempre notato che erano eguali fino alle sogliedell'immaginabile, ma ora che le aveva possedute entrambeera ancora più attonito dell'usuale nel suo atteggiamento.Gli sembrava che tutto l'equilibrio del mondo da luiconosciuto andasse a ramengo se una donna con cuiaveva deciso di condividere la vita non si differenziasse in nulla dalla propria sorella e potesse essere cosi semplicefotterle tutte e due, con la stessa tranquillità con cui si sorbisce una tazza di tè o si butta una carta poco decisivain un gioco da tavola. Un potente mal di testa si stavaimpadronendo di lui.(Continua)