Empire Of slack

XIV


Il grano dal lòglio XIVPhil si barricò nella sua camera e si stese sul letto a riflettere. Gli ultimi pensieri che aveva allestito erano una stronzata bell'e buona. Lui nonvoleva abbandonare Marta, nemmeno per la salute di suo fratello. Sirendeva conto che Lawrence lo stava imprigionando, come aveva semprefatto e lo esponeva al fuoco come uno spaventapasseri o un diversivo per l'azione principale. Tempo qualche ora si sarebbe impadronito di casa sua e lo avrebbe utilizzato come scudo umano mentre preparava il suoviaggio verso Pittsburgh con la sua nuova amante. E di lui cosa sarebbe stato? Nella sua vita non aveva avuto grandi Amori tranne Marta e, purnel gelo e nella morsa dell'attuale situazione, non riusciva a pensare a un'esistenza priva di lei. Suo fratello sarebbe scappato e a lui sarebberorimasti i cocci della disperazione fra le dita. Si sarebbe ritrovato solo in una città come Berlino, che era come dire trovarsi senza acqua nel deserto. No. non era disposto a questo ulteriore sacrificio, rifletté fissando una lievissima crepa che attraversava tutto il soffitto, si sarebbe alzato da quel letto e avrebbe prima implorato, poi minacciato Lawrence e Greta di andarevia, di non lasciare l'unico raggio di sole nella sua grama esistenza sciogliersidietro una nube minacciosa. Senza nemmeno accorgersene adesso era sedutosul bordo del giaciglio e stava rovistando nel cassetto alla ricerca di qualcosa di cui aveva completamente obliato l'esistenza. Alla fine la scovò: era una vecchia Browning Hp 35 completa di caricatore ma senza proiettili. "Adessomi metto in piedi, vado fuori con la Browning e li caccio di casa. Faccio ilmatto! Potrebbe riuscirmi bene." Phil impugnò l'arma e si diresse verso la porta,ma quando fu per girare la maniglia si rese conto che si sarebbe unicamentecoperto di ridicolo. Un atteggiamento del genere non era nelle sue corde e poi, giusto poco prima, aveva permesso alla coppia di stabilirsi tra le proprie mura. Era il campione dell'incoerenza. Si mise comunque furiosamentea cercare i proiettili per la Browning. Giusto per ogni evenienza. Mise sottosopra la stanza finché trovò in un cassetto del grosso armadio ad ante,sparpagliate con assoluta indifferenza, le munizioni. Riempì il caricatore e mise la sicura. Poi ripose nuovamente la Browning belga nel comodino e prese in mano il cellulare. Era sconvolto e decise di chiamare Marta e di sfogarsi in qualche maniera. Quando lei rispose lui era un fiume in piena.Gli raccontò tutta la storia e rimarcò di essere prigioniero di Lawrence e Greta nel suo stesso appartamento. "Cacciali a calci in culo!" Fece lei con trasporto. Per la prima volta dall'inizio della loro relazione la sentiva commossa ed emotiva fino all'esasperazione. Lui scoppiò a piangere ele disse della pistola che teneva in camera. "Forse potresti venire a casa mia a maneggiare tu questo aggeggio." Biascicò fra le lacrime."Io so solo che non posso perderti. Fai qualcosa." "Aspettami!" Risposelei dolcemente "Non uscire dalla camera, tanto ho le chiavi di casa tua. Penserò Io a cacciare quei pezzenti dal tuo territorio." Poi la chiamata si interruppe e Phil sprofondò nuovamente nel letto senza smettere di singhiozzare. Fuori non si stavano accorgendo di nulla e lui si domandavase non stesse cercando di tenere, involontariamente, il piede in due scarpe. Si rispose meccanicamente di no. Era semplicemente la mosca dentro la tela di ragno e se qualcuno non fosse intervenuto a stracciare la trappola per lui significava la fine. Qualsiasi cosa facesse non faceva che imbrogliareulteriormente la sua impotenza. (Continua)