Empire Of slack

XVI


 
Il grano dal lòglio XVIAnsimò e si ricompose. "Dovete uscire da questo posto." Disse, poi,con fermezza. "Non voglio che vi scanniate mentre Io passo da Costanza."Le tre persone annuirono e, stravolte, si accomodarono alla porta. Philnon salutò nessuno, nemmeno la sua fidanzata, e chiuse l'ingresso. Poiprese a camminare avanti e indietro nervosamente  passando di locale in locale. Si mordeva nervosamente le unghie e nel frattempo rifletteva.Quando fu stanco e sentì le gambe molli afferrò la giacca, chiuse la portae scese rapidamente le scale sino alla fermata della metropolitana e preseil convoglio sino a Oranienstrasse. Scese al Curry 36, in fondo era lì che l'aveva incontrata quella volta bevendo vodka Cossack, e si fece vicino al banco per ordinarne un bicchiere. Ne vuotò uno, poi ne vuotò un altro.In fondo sperava ancora di vederla entrare dalle porte girevoli per risparmiaresulla via crucis che gli sarebbe toccata fino al suo appartamento. Rimase lì un'ora e quando uscì era decisamente ubriaco, come l'altra volta. RisalìAlexandrinenstrasse e imboccò la via principale, che portava diritto dirittoalla sua destinazione. In un mondo in cui tutti avevano le chiavi della casa di tutti lui non fece fatica ad aprire la serratura e a dirigersi immediatamente verso il mobiletto dei liquori. Costanza non era ovviamente in casa e chissàquando sarebbe rientrata. Phil sentiva tutto l'affanno del confronto con lei e non poteva che dare fondo alle scorte di alcolici in bella vista dentro l'armadio a muro. Quando si accorse che erano passate quattro ore, preseuna coperta dalla stanza della giovane e si stese sul divano completamente vestito. Fu verso mezzanotte che udì scricchiolare il pavimento e delle risatine soffocate farsi strada nei suoi padiglioni auricolari. Non si era accorto della chiave che girava nella toppa ma ora udiva benissimo il chiacchiericcio a pochi metri di distanza dalla sua figura. Poi, mentre spalancava gli occhi, la luce si accese bruscamente e il salotto fu illuminato mettendo in risalto due figure che guardarono senza troppo stupore il gemello disteso sopra il divano. I due scoppiarono a ridere mentre Phil si stropicciava le palpebre."Beh" Fece Costanza "A cosa devo questa visita nel cuore della notte?"Era ubriaca e strafatta mentre un giovanotto circa nelle stesse condizioni la sorreggeva e cercava di intuire le sue parole messe difficoltosamentein fila. Questi era un uomo introno ai 25 anni, con profondi occhi azzurriCapelli mediamente lunghi raccolti in un codino sopra la testa e una imponente barba bionda che cli giungeva fino allo sterno. "Joachim mi ha accompagnato a casa. Non so se abbia intenzione di fare l'amore!"Esplose lei in una risata cristallina. Joachim pareva abbastanza sobrioe in grado di reggere la situazione: "Ora sei al sicuro" E lanciò a Phil un'occhiata malcerta "Io me ne vado. Tranquilla che arrivo a casa senzaproblemi." Lei finse di attaccarsi alla sua imponente barba, poi gli schioccòun bacio sulle labbra e gli disse, ringraziandolo, di andare pure. Il gemelloprovò una fitta al cuore: forse Joachim si era fatto tutta quella strada nella speranza di scopare Costanza e la cosa gli provocò un singhiozzo di tristezzache represse rapidamente. Aveva rovinato tutto, come al solito. Costanzagli si sedette sulle ginocchia cominciando a piangere a dirotto. Lui tentava di asciugarle le lacrime mentre il fazzoletto non bastava per entrambi. Alla vista dei lucciconi della ragazza era esploso in una crisi nervosa e non riusciva ad arrestare il tremito che dalle braccia gli risaliva fino alla testa."Perché dobbiamo arrivare a questo punto?" Beccheggiò lui tentando di distenderla sul divano mentre era squassata dalla commozione. "Un bel ragazzo quel Joachim" Tentò lui di avviare il discorso in maniera anodina"è il tuo nuovo ragazzo?" Lei, per un attimo, smise i suoi movimenti tellurici corporali e lo fissò con uno sguardo che avrebbe ucciso Dio stesso."Joachim è una brava persona. Sei tu, Phil, che rimani ancora un mistero.Vivi nelle nuvole e agiti il tuo corpo, ti fotti il cervello e mantieni un aplombimplacabile. Se uno non ti conoscesse bene potrebbe pensare che ti diverti a manipolare le persone." "Non è così. L'unica persona che riescoa manipolare sono me stesso. Ma è come truccare un'automobile. Per farla lanciare dalla scogliera alla massima velocità e senza vibrazioni di sorta."(Continua)