Empire Of slack

XVII


Il grano dal lòglio XVIICostanza rimase in silenzio e si limitò ad appoggiare sul divano la sua borsa da cui sporgevano confezione strane avvolte in carta da farmacia. "Hai fatto spesa?" Domandò Phil ingenuamente e preseuna scatola rigirandosela fra le dita. "Ah nulla, cose del mio psichiatra.Sono in cura da parecchio tempo. Oggi ho messo da parte un po' di cose per stasera." Il gemello fece finta di non sentire ma le ossa gli tremarono e un forte capogiro lo prese alla testa. "Hai mai pensato che qualcuno potesse volerti bene?" Gli domandò Costanza in modorepentino. "Sì, forse Marta." "Solo lei?" "I miei genitori sono stati una presenza aleatoria." Corresse con decisione. "I tuoi genitori? Quelli sono una presenza evanescente, lontana e insensibile. Sto parlando di adesso." "Cosa vuoi dimostrarmi?" La ragazza aprì una confezionedi valium e prese la bottiglia di whisky abbandonata da Phil sul piccolotavolino. Scartò una decina di pasticche e se le misurò in mano. "Nonlo farai, vero?" La gemella profuse il più bel sorriso che lui avesse mai visto in vita sua e, obnubilato dall'alcol non reagì nemmeno quando leile ingollò in una manciata accompagnandole con un robusto sorso di wild turkey. Al contrario, rise come un ebete e ne chiese cinque per vedere l'effetto che faceva. "è un nuovo gioco?" Rimarcò lui, che mai aveva esagerato nemmeno con l'aspirina. "Ci vogliono quindici minuti prima che entri in circolo. Fino ad allora si può parlare decentemente."E Costanza soppesò altre dieci pastiglie (questa volta di xanax) e le tenne sul palmo, mostrandole a Phil. "Che ne diresti se dicessi che sei sempre stato il mio amore?" Phil la guardò. Era immensamente bella e rilucente. Diversa da Marta pur essendone uguale. "Non me l'hai dettoquella volta che l'abbiamo fatto." "Non ero Io, era sempre Marta. Ti abbiamo fatto credere che fossi Io per una paranoia di Marta. Lei si è limitata ad acconciarsi come me e il gioco è stato completato." "Quindinon ho mai tradito Marta?" "Assolutamente no. Non volevo sciuparti. Eri il mio amore." "E Lawrence?" "Un modo per evocarti." "E tutte le stronzateche volevi sfregiarlo, fargliela pagare, comunque?" "Cazzate. Giusto quel po' di rabbia per essere stata tradita. Ma era a te che pensavo ogni istante."Trascorse un quarto d'ora e Costanza ingoiò le tavolette di xanax con il solito robusto accompagnamento di wild turkey. Phil si fece servire le solite cinque pasticche. Cominciava a sentirsi leggero e spugnoso, innanzia lui si scaldava una foschia densa e un piccolo sole coperto faceva capolinoogni tanto da dietro le nubi. Costanza soppesò altre dieci pastiglie di serenasee mormorò con la pelle arancione: "Ecco, questo dovrebbe essere il colpo di grazia." Trascorsero altri quindici minuti e lo stacco fra le parole dei loro discorsi si faceva più lungo e complicato. Phil prese a caso altre cinquepastiglie e vuotò il wild turkey. "Innamorata..." Rifletteva. " ti sembra strano?"Lo premette Costanza che ormai stava scivolando verso l'incoscienza. Philvedeva strane cose: il salotto si era rimpicciolito, i tavoli e le sedie si stavanoallontanando da soli. Una luce innaturale illuminava tutta la scena malgrado avessero deciso di restare da qualche minuto al buio. Costanza lo attirò a sé e prese a baciarlo sulle guance. Phil sentiva il posto dove lei posava le braccia bruciargli. Rovistò nella borsetta della sua amata e ricavò altre cinque pasticche. Le sollevò e come un sacerdote druido fece il sacrificio supremo del suo sangue per non abbandonare da sola quella ragazza straordinaria. Ingollò, poi andò alla ricerca della luce e di una bottiglia di gin. Inciampò nel tappeto e cadde riverso al suolo. Percepì una chiara bordata di gelo risalirgli dai piedi fino al cervello. Provò a chiamare Costanzama la sua bocca era congelata e non riusciva più a muovere le mani. Poi, co uno sforzo supremo, dimenticò il gin e si trascinò strisciando fino al divanetto dove il suo amore stava morendo. Posò la testa sulle sue ginocchiae cadde in un'incoscienza profonda. Quando arrivò l'ambulanza il giorno dopo,chiamata dai rispettivi fidanzati, Phil era già spirato e Costanza vagolava nel coma. (Fine)