slipperypond

Sta prendendo piede -in Inghilterra ma anche altrove- uno strano tipo di sport: infilarsi nei tombini o passare tra le travi di una vecchia finestra scassata. Il nome dovrebbe essere urban explorer (o meglio, urban exploration) e il gusto sta nello scoprire le più fascinose case in disuso. Vanno alla grande i manicomi disabitati, i vecchi Centri Addestramento Reclute RAF, qualche scuola o fabbrica chiusa in era Tatcher. Serve solo una pila, e una non eccessiva paura dei guardiani. Le travi marce o qualche sorcio non servono a bloccare i nostri arditi, che spesso si prodigano in numerose (e fascinose) fotografie di interni.
Innegabilmente esiste una forte attrattiva per questo genere di posti, come dimostrato da milioni di ricordi infantili (anche il sottoscritto -nella prima metà degli anni ottanta- è stato un decoroso urban explorer.) Ho trovato particolar-mente commovente un vecchio cartello che ancora resiste davanti alla ex stanza di una paziente, in un manicomio appena fuori Londra: «non inserire oggetti plastificati. Vera tende ad inghiottirli.» Chissà che fine ha fatto la povera Vera.
Per tesi di laurea triennale sull’argomento, visitate www.urbanexplorers.net (consiglio uno sguardo ai links, dove si può scegliere tra stazioni chiuse e tunnel fognari) oppure la voce su Wikipedia.