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BOICOTTA IL MERCATO DELLE PELLICCE VERE!

Post n°11 pubblicato il 10 Ottobre 2007 da smink

MODA - VANITA’ - IGNORANZA! BASTA: NON VESTIAMOCI DI CADAVERI!

pelliccia1.jpgDIFFONDERE E FARE QUALCOSA  … E’ UNA VERGOGNA!!!

Lettera… da leggere e diffondere… per capire cosa c’è dietro a ciò che vediamo:

PER CHI NON VUOLE VEDERE. MA DEVE SAPERE.

(per vedere il filmato)
http://www.strasbourgcurieux.com/fourrure/ 

BOICOTTA IL MERCATO DELLE PELLICCE VERE!

PER CHI NON VUOLE VEDERE. MA DEVE SAPERE

CINA. Animali. Bellissimi. Tipo procioni, tipo marmotta. Non me ne intendo. Grassi. Tenerissimi. Musi bellissimi. Tantissimi. In gabbie di filo di ferro. Strettissime.

Afferrati. Per la lunga coda stupenda. Sbattuti in terra una, due volte. Lasciati lì, a sobbalzare. Appena intontiti.

CON CALMA, SENZA FRETTA, TAGLIATE LE 4 ZAMPINE. SEGATE.

Il piede dell’aguzzino che li schiaccia sul collo. Li inchioda al terreno.

E SEMPRE CON CALMA, INCISI I MONCHERINI, AD UNO AD UNO.

Per preparare lo strappo. Lasciati lì. Ad aspettare.

PRIMO PIANO SUL MUSO. SUGLI OCCHI DOLCISSIMI. CHE LUCCICANO. BRILLANO. SPALANCATI. OGNI TANTO SOCCHIUSI.

APPESI. SCUOIATI. CON CALMA. SENZA FRETTA.

Magari sospendendo il “lavoro” per voltarsi a dire qualcosa. A un altro aguzzino. E lui che sobbalza, si contorce, spalanca la bocca.

E il pelo fa fatica a staccarsi, a lasciare i piccoli corpi.

E poi la carcassa. Buttata su un carro. Su una montagna di corpi nudi.

E mi dico:”…è finita… finalmente è finita.”

Ma no, invece. Primo piano. Sulla carcassa di cui brillavano gli occhi.

Zoomata. Sul muso. Che spalanca la bocca.

Un’ultima ripresa, più d’insieme. In un altro sforzo, la povera testa scuoiata si alza, si gira. Si volta. Pare quasi a guardare lo scempio di quel che resta del suo corpo torturato.

Minuti e minuti che sono un’eternità. Un’agonia. Per me, che guardo soltanto. E per loro…?

E poi ancora. E mi chiedo quand’è che finisce.

E POI E’ LA VOLTA DEI CANI. BELLISSIMI. PELO RIGOGLIOSO.

STESSA ORRIBILE SORTE. STESSA AGONIA INFINITA.

Quelli il cui pelo compriamo sereni.

Credendo all’etichetta, alla commessa che ci rassicura “E’ coyote, asian jackall, marmotta”

Come se, anche se volessimo crederle, coyote, sciacalli, marmotte fossero esenti dal dolore. Fossero cose. Animali torturati la cui pelliccia borda i cappucci delle nostre belle giacche a vento, dei nostri piumini e giacconi. Anche di marca. Di pregio.

Made in Italy, made in Usa, made in France. Di taglio perfetto. Dalle rifiniture precise. Esiste una legge in Italia. Per far stare tranquilli noi consumatori, si sa che è vietato importare pelli di cane e di gatto.

Peccato che in dogana vengano mistificate con nomi di fantasia o vengano dichiarate come volpi, agnello, lapin.

Peccato che per scoprirne la reale natura ci vorrebbe ogni volta un costosissimo esame del DNA, che nessuno è disposto a pagare.

Peccato che tutto questo pelo, di cane, di gatto o di qualsiasi altro animale costi una sofferenza atroce. Che neanche ci possiamo immaginare.

Il filmato prosegue. Animaletti deliziosi. Grandi e piccoli. Rinchiusi in attesa della loro sorte terribile. Uno sembra quasi giocare con un recipiente. Pare un piccolo orsetto, un cucciolo dalle movenze, bianco. Altri invece girano frenetici nelle loro prigioni. Disperati. Impazziti.

E POI TOCCA AI CONIGLI. Il famoso lapin, che acquistiamo tranquilli. Tanto, è il pelo dei conigli che mangiamo, che mangiano. Falso. Falsissimo. Guardare il filmato per credere. Appesi. Scuoiati vivi. Carcasse che si contorcono chissà ancora per quanto, dopo.

Tutto questo mi ha intristito e angosciato oltre ogni dire. Una giornata da dimenticare.

Ma la mia pena è niente a confronto di quella degli attivisti animalisti che si sono costretti a filmare queste atrocità. Per farci sapere quanto dolore si nasconde dietro tanti bei capi d’abbigliamento. Per renderci consapevoli delle nostre scelte. Anche quelle che sembrano banali, dettate dall’impulso di un momento.

ED E’ ZERO A CONFRONTO DI QUELLO CHE SOFFRONO QUESTI ANIMALI.

E’ orribile vedere questo filmato. Ma ancora più orribile è contribuire a torturare questi animali, colpevoli della maledizione di possedere una bella pelliccia.

Anche se non vedete il video, vi prego di far girare questa mia il più possibile. E magari proprio fra chi, non essendo a contatto con realtà animaliste, non conosce e non sa quanto male una scelta irragionata fa agli “animali non umani”.

Grazie mille.
La lettera qui sopra è anonima ma ha il Pieno appoggio anche da parte mia per il manifesto qui allegato e la lettera sempre qui allegata. Diffondiamo e non ci nascondiamo più dietro alle frasi come “SO CHE QUESTE COSE ESISTONO MA NON VOGLIO VEDERE”….. PERCHè PER VIVERE SI DEVONO TENERE GLI OCCHI APERTI! Chiediamoci cosa c’è al collo di molte giacche e di altri capi di abbigliamento.. QUI le risposte perchè AMARE gli animali significa anche NON

grazie per l email da: www.porgiunazampa.altervista.org
www.myspace.com/mimancalaparola
*Se vuoi aiutare Animali senza casa e non puoi Adottarne puoi iscriverti alla nostra Newsletter per aiutarci con passaparola ed email informative. 4 al giorno per aiutare chi Chiede aiuto in tutta Italia.

campagna NO-PELLICCE

E’ ora di dire BASTA con questi orridi bordi di pelliccia che infestano giacche, cappelli, guanti, stivali, indossati da gente che all’80% è ignara di quello che compra, di quello che indossa con tanta leggerezza, di ciò che contengono queste pellicce: le peggiori e inimmaginabili atrocità, compiute senza pietà su animali innocenti e indifesi.

Sono cani, volpi, gatti, procioni e conigli gli animali che in questo momento in cui scrivo stanno scuoiando come si trattasse di oggetti! Loro soffrono come i nostri cani che abbiamo a casa, come i cani dei canili, come il gattino che vediamo impaurito per strada, sono animali che però soffrono 1000 volte tanto quello che soffre un cane in un canile, un gatto abbandonato, ma spesso il fatto di non averli fisicamente vicini ci fa mettere in secondo piano il tragico problema delle pellicce:

UNA VERA E PROPRIA EMERGENZA

che si consuma minuto dopo minuto, senza tregua

La gente DEVE SAPERE quello che succede agli animali che loro comprano confezionati e camuffati in un soffice e all’apparenza innocente bordo in pelliccia!!!!!!

Chi si porta addosso queste pellicce indossa un prodotto vergognoso, indegno di una società civile.

DOBBIAMO FARE IN MODO CHE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE ANCHE QUEST’ANNO VENGA A CONOSCENZA,

IN MODO DIRETTO,

SENZA GIRI DI PAROLE ,

E DI IMMAGINI,

DELLA REALTA’.

La cosa più semplice che si possa fare, che ognuno di noi, che non può tollerare l’esistenza di questo massacro gratuito, in cui gli animali sono equiparati a cose, che non può non impazzire vedendo i filmati di quello che gli fanno, a cui brucia il solo pensiero che queste cose stanno accadendo in questo istante mentre noi stiamo facendo altre cose E’ ATTACCARE QUESTI MANIFESTI,
OVUNQUE, IN OGNI SPAZIO DI TEMPO E DI LUOGO DELLA NOSTRA GIORNATA!

Io ho fatto questo manifestino per dare inizio alla campagna contro le pellicce, con un’azione semplice e capillare. Prevedo di mandare in stampa i manifestini tra una settimana circa, il tempo stringe in quanto già pelli e pellicce di ogni tipo hanno invaso negozi e grandi magazzini, ma gli ordini li fanno mano a mano, chissà quindi che attaccando a tappeto manifesti e distribuendo materiale alla gente saremo in grado di incidere in minima parte sulle scelte del consumatore ma anche su quelle del negozio che magari deciderà di ordinare un po’ meno di queste giacche….Mi piacerebbe avere da voi suggerimenti, idee e osservazioni per fare più un lavoro di squadra, mettere a punto la versione definitiva e mandarlo in stampa!
OIPA Italia Onlus
Vice Delegata Roma e Provincia
Sezione OIPA Roma

Ricordati di firmare tutti gli altri appelli e le petizioni delle campagne OIPA sul sito:
www.appelliperglianimali.it
Bastano pochi minuti del tuo tempo per contribuire a salvare la vita di numerosi animali!

manifestonopellicce_leggero.jpg

 

 


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Commenti al Post:
stefanovers
stefanovers il 04/11/07 alle 10:41 via WEB
O Dio degli umili, se esisti davvero, scendi a vedere questi poveri figli, perduti nell'inferno del mondo: Togli il bastone all'uomo demonio, soccorri la bocca affamata, le tristi zampette, la vita umiliata, strappa quei ferri ai camici bianchi, lenisci le piaghe delle carni straziate, ferma la ruota del mostro d'acciaio, colpa non hanno di essere vivi, in un mondo feroce così li hai voluti, ma non hanno peccato così li hai creati, ed allora, coraggio dimostra il tuo amore… io aspetto che cali dalla tua (perfezione?) una stilla di pace sulla loro notte senz'alba. Stefanovers. www.animalshelter.splinder.com
 
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