SEM PERUGINI...

Post N° 2

Com’è pop avere i genitori divorziati, amare Deleuze e Bifo e ascoltare i Subsonica, andare ad abitare a Bologna e rimorchiare le tipe di sinistra all’entrata dei centri sociali, battersi per la liberalizzazione delle droghe leggere brandendo Walter Benjamin nella destra e Timmy Leary nella sinistra, ascoltare “Storia di un impiegato” sull’autobus mentre si va al lavoro, criticare i film di Moretti per sembrare migliore di lui, sudare come Bruce Springsteen, defilarsi nelle manifestazioni, indignarsi dignitosamente davanti all’immoralità della televisione, odiare Emilio Fede, leggere Bakunin prima di entrare a lezione, navigare in Internet, sognare San Francisco ma odiare l’YMCA, comprare i cd e le spillette ai banchetti dei concerti, finanziare i progetti locali per la realizzazione di cortometraggi, vestirsi ai mercatini dell’usato, suonare i bonghi fino a fracassarsi le nocche, imparare a suonare la chitarra sul riff di Stairway to Heaven, leggere Baudelaire e citare Jim Morrison, pensare di essere schizo, leggere Kerouac e Hesse e le poesie sull’ippodromo di Bukowski, fare l’Erasmus a Barcellona, risparmiare per vedere il Messico, mangiarsi le unghie, avere amici straordinari in tutta Italia, mostrarsi superiori alla propria brama sessuale, comprare le felpe dell’Adidas nei mercati di Londra, adorare i telefilm anni Ottanta e i video dei Beastie Boys, guardare Fonzie con tenerezza, avere la barba, annoiarsi in compagnia dei nonni, avere un pusher che si chiama Rashid, andare a Brooklyn per cercare di incontrare Paul Auster, lavarsi con moderazione, diventare vegetariani, criticare Berlusconi, vergognarsi di avere i giubbottini catarifrangenti sul pianale della macchina, andare a vedere le mostre di Schiele, conoscere a memoria Uccellacci e uccellini, adorare Dante Alighieri e Marco Bellocchio, non leggere Eco ma comunque acquistare ogni sua opera narrativa, pensare alla Sicilia attraverso Camilleri, riempirsi il balcone di bandiere, imbarazzarsi quando squilla il proprio cellulare in pubblico, pensare che le previsioni del tempo siano un’arma di distrazione pubblica, amare gli animali e volerne il più possibile, non volere figli e volere viaggiare, volere scopare in tutto il mondo contemporaneamente,