Creato da socialismo2017 il 15/11/2005
OSSERVATORIO INTERNAZIONALE

LIBERTA' E GIUSTIZIA PER IL POPOLO PALESTINESE

 
immagine
 

Tag

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Contatta l'autore

 
Nickname: socialismo2017
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 42
Prov: EE
 
 

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Davvero, vivo in tempi bui!
La parola innocente è stolta. Una fronte distesa
vuol dire insensibilità. Chi ride,
la notizia atroce
non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando
discorrere d'alberi è quasi un delitto,
perchè su troppe stragi comporta silenzio!
E l'uomo che ora traversa tranquillo la via
mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici
che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.
Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla
di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.
Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,
e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".
Ma come posso io mangiare e bere, quando
quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e
manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?
Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.
Nei libri antichi è scritta la saggezza:
lasciar le contese del mondo e il tempo breve
senza tema trascorrere.
Spogliarsi di violenza,
render bene per male,
non soddisfare i desideri, anzi
dimenticarli, dicono, è saggezza.
Tutto questo io non posso:
davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,
e mi ribellai insieme a loro.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.
Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.
Feci all'amore senza badarci
e la natura la guardai con impazienza.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.
La parola mi tradiva al carnefice.
Poco era in mio potere. Ma i potenti
posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta
era molto remota.
La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me
quasi inattingibile.
Così il tempo passò
che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi
dove fummo travolti
pensate
quando parlate delle nostre debolezze
anche ai tempi bui
cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,
attraverso le guerre di classe, disperati
quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:
anche l'odio contro la bassezza
stravolge il viso.
Anche l'ira per l'ingiustizia
fa roca la voce. Oh, noi
che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,
noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora
che all'uomo un aiuto sia l'uomo,
pensate a noi
con indulgenza.

Bertolt Brecht, "A coloro che verranno", 1939
 
 

 

 
« NORIMBERGA AL CONTRARIOIL MODO MIGLIORE DI ESSE... »

VOGLIAMO SAPERE DOVE SI TROVA SADDAM HUSSEIN !

Post n°18 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da socialismo2017
Foto di socialismo2017

In queste ore stiamo assistendo ad una sospensione a tempo
indeterminato della legalità più basilare. Il Presidente della Repubblica dell’Iraq
è stato sequestrato e non è dato sapere se si trova sotto custodia Usa o se è
stato consegnato alle forze del governo fantoccio dell’Iraq. Dopo la conferma
della sentenza di condanna a morte Saddam è vittima due volte. Della politica
estera Usa e delle perverse macchinazioni di gruppi mafiosi che infestano il
nuovo Stato fantoccio, vittima di mercanteggiamenti e di logiche criminali che
mettono ancora più in ridicolo i miserabili che non ci raccontano la verità, né
sull’Iraq e la sua storia né sul presidente Saddam Hussein, che esce
ingigantito come statista, leader e uomo politico da questa vicenda grottesca. Saddam
Hussein è stato sequestrato e il diritto internazionale è ormai ridotto a carta
straccia.






Noi vogliamo sapere
dove si trova. Vogliamo che potenze indipendenti come Russia e Cina,
intervengano, facciano pressione sulla comunità internazionale, schiava degli
Stati Uniti, portino alla luce la verità. Dove sono le associazioni che
difendono i diritti umani ? Alzino la voce ! Il mondo è oscurato, l’informazione
è completamente allineata alla campagna di guerra. Come si può far scomparire
il Presidente di un Paese, già in catene e condannato a morte, per farne merce
di affari e pedina di giochetti di bassa lega ? Saddam Hussein ha già subito
una vicenda analoga, allorché fu venduto dai gruppi curdi agli americani, per
metterne in scena la cattura. Tenuto , già allora, prigioniero per molto tempo
e venduto dopo lunghe trattative, con la promessa, per i banditi curdi (quelli
che oggi sono esaltati come i fautori della nuova democrazia in Iraq), di lauti
profitti nel mercato della ricostruzione dell’Iraq devastato.






Noi siamo stanchi, come cittadini del mondo e amici dell’Iraq
e del suo popolo, di assistere a questa pantomima. Vogliamo sapere quali affari
stanno trattando gli americani e i gruppi criminali che controllano l’Iraq,
sulla pelle del suo presidente. Vogliamo sapere dove si trova Saddam. Intervengano
Russia e Cina, si crei un fronte mondiale per una grande operazione verità e
per ristabilire (nei limiti del possibile, cioè nonostante e contro il fascismo
Usa) la legalità internazionale.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963