Frammenti dell'anima

Boom.


Accendo la sigaretta e cerco di spegnere l'ansia. Sono inutile e piccola, non devo dimenticarlo. Gli uomini sono tutte formiche viste dall'alto dello spazio, corrono ovunque, alcuni si perdono, altri seguono la fila, la massa. Mi abbandono alle parole, alla poesia che c'è dentro di me, dalle parti più profonde, ma lacerano da morire i miei tessuti, queste parole... Mi spezzano le ossa e fondono il cervello. Qualcosa è cambiato dentro di me e non ci sono modi di spiegare che cosa sia andato storto. E' come se fosse scoppiata una bolla, ma mi ritrovo in un'altra bolla, ma questa volta, la bolla del mio mondo. I miei stessi pensieri mi uccideranno un giorno. Questa continua sensazione di stranezza, angoscia pesante, illuminazione grava sempre di più sulle mie spalle. Ma voglio risalire il fondo, perchè una volta arrivati a toccare gli abbissi due sono le strade: abbandonarsi e morire oppure scegliere di vivere. Non voglio mollare, non mi voglio arrendere, sono stata troppo tempo a subire i casi della vita, assumendomi colpe non mie, sopportando tutto e tutti. Se potessi spiegare a qualcuno i miei pensieri probabilmente ne uscirebbe pazzo. Ma dentro me c'è un mondo che non si contiene, sta per esplodere. E io continuerò, continuerò a subire. Chissà... forse un giorno esploderò anche io.