Frammenti dell'anima

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E stanotte scrivo. Non mi ferma nessuno.... Troppe cose sono cambiate, non riconosco più il mio volto, la metamorfosi è avvenuta dentro e fuori me. Dopo che si squarcia il velo la normalità scompare e si scorge un qualcosa di pauroso, che mette l'uomo a nudo, di fronte alla sua nullità. "Se il velo si toglie e non c'è Cristo, davvero... allora... tutto questo è davvero assurdo" Mi disse mia madre. Ho perso qualcosa, ma non so quand'è avvenuto. Da qualche parte lì fuori cadendo ho perso qualcosa che era mio. Quand'è avvenuto? Il "Cristo" mi ha abbandonato?-------------------------------------------------------------------E le tornò in mente quello sguardo che non avrebbe più visto tra i banchi di scuola.. quello sguardo che le mancava ogni volta che squillava la campanella e non era presente, ma se lo sentiva addosso. Fin dal primo momento, da quando ha visto quegli occhi, lei lo sapeva che erano come i suoi. La guardavano, giorno dopo giorno. Tessevano non si sa quali vesti di fili di pensieri sul suo corpo e poi la svestivano in un solo sguardo. Lei in silenzio sedeva, e lo guardava, giorno dopo giorno. Lo amava e lo odiava profondamente, gelosamente tracciava sui fogli il suo volto, quegli occhi che se la mangiavano, nella paura di perderlo e nella voglia di fermare l'attimo, quell'attimo perfetto in cui non servono parole per capirsi, ma in cui ci si sguarda e si scoppia a ridere, come se si condividesse un segreto taciuto.