la nave dei sogni
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ETERNO RITORNO
Post n°124 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da sognoblu010
Natale. Guardo il presepe scolpito, dove sono i pastori appena giunti alla povera stalla di Betlemme. Anche i Re Magi nelle lunghe vesti salutano il potente Re del mondo. Pace nella finzione e nel silenzio delle figire di legno : ecco i vecchi del villaggio e la stella che risplende, e l'asinello di colore azzurro. Pace nel cuore di Cristo in eterno ; ma non v'è pace nel cuore dell'uomo. Anche con Cristo e sono venti secoli il fratello si scaglia sul fratello. Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino che morirà poi in croce fra due ladri ?
SALVATORE QUASIMODO
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Post n°123 pubblicato il 30 Novembre 2011 da sognoblu010
Il gatto rincorre le foglie secche sul marciapiede. Le contende ( vive le crede ) alla scopa che le raccoglie. Quelle che da rami alti scendono ross e gialle sono certo farfalle che sfidano i suoi salti. La lenta morte dell'anno non è per lui che un bel gioco, e per gli uomini che ne fanno al tramonto un lieto fuoco.
GIANNI RODARI
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Post n°121 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da sognoblu010
Ora l'autunno guasta il verde ai colli,
o miei dolce animali. Ancora udremo,
prima di notte,l'ultimo lamento
degli uccelli,il richiamo della grigia
pianura che va incontro a quel rumore
alto di mare. E l'odore di legno
alla pioggia,l'odore delle tane,
comè vivo quì fra le case,
fra gli uomini, o miei dolci animali...
SALVATORE QUASIMODO
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Post n°120 pubblicato il 22 Ottobre 2011 da sognoblu010
La solitudine è come la pioggia. Si alza dal mare verso sera ; dalle pianure lontane,distanti, sale verso il cielo a cui da sempre appartiene. E proprio dal cielo ricade sulla città.
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari, allorchè tutti i vicoli si volgono verso il mattino e i corpi,che nulla hanno trovato, delusi e affranti si lasciano l'un l'altro; e persone che si odiano a vicenda sono costrette a dormire insieme in un letto unico :
è allora che la solitudine scorre insieme a fiumi.
RAINEL MARIA RILKE
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Post n°119 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da sognoblu010
Come scorrea la calda sabbia lieve per entro il cavo della mano in ozio in cor sentì che il giorno era più breve.
E un'ansia repentina il cor m'assale per l'appressar dell'umido equinozio che offusca l'oro delle piagge salse.
Alla sabbia del tempo urna la mano era,clessidra il cor mio palpitante l'ombra crescente di ogni stelo vano quasi ombra d'ago in tacito quadrante.
GABRIELE D'ANNUNZIO
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Inviato da: gregor.samsa2010
il 22/10/2011 alle 19:04
Inviato da: gregor.samsa2010
il 29/09/2011 alle 20:16
Inviato da: sognoblu010
il 14/06/2011 alle 02:06
Inviato da: gregor.samsa2010
il 26/05/2011 alle 17:49
Inviato da: gregor.samsa2010
il 26/05/2011 alle 17:46