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Un blog creato da amritaby82 il 07/11/2005

come seta al vento

pensieri sparsi tra macchie di inchiostro

 
 

COLORI DI ME...

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Sarajevo  risorta tra le lapidi.E dipinsi con il sangue le pareti del cuore, raccolsi sterpi e rami come un passero laborioso e ne feci nido, estirpai tutte le bianche margherite che trapuntavano il lato della collina, colorai di viola i prati e mangiai vermi a mani nude, corsi scalza tra la neve e girai fino a svenire sotto la pioggia, mi buttai dalla cime più alta del mondo per sentire il vento tra i capelli, mi strappai i denti per assaporare la vecchiaia, dormii con la testa poggiata sul ventre di un leone e rincorsi il tramonto di nero vestita
 Ordinaria follia…
Peccato che ogni bambino adulto vecchio ed animale che muore per una linea immaginaria, si chiama Guerra.
Dedico questo blog a tutti coloro che non potranno leggerlo, e che vivono in zone di conflitto.
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E poi sorrido, perché certi legami, nati per caso o per destino, riescono a farti cambiare quasi idea sul genere umano...
Non so..forse tu lo definiresti scambio d'energie, telepatia...non è solo un legame di parole e mente "tesoro mio"...me ne sono accorta la sera in cui mi hai detto "non farti domande" e tu sai a cosa mi riferisco...ma non è stato solo QUELLO che hai detto, ma il modo in cui l'hai fatto...il modo in cui riusciamo ad interagire, ad essere comunque presenti nella vita dell'altra senza essere invadenti, a rispettare tempi e silenzi, a non chiedere mai più di quello che l'altro ha intenzione di dire...come se conoscessi già i miei limiti, come se leggessi davvero i miei pensieri (o forse lo fai davvero?)...
E so che per ora non potrai leggere queste parole, ma so che le sentirai arrivare comunque, so che comunque ti arriverà il mio GRAZIE...grazie solo di esserci e di arrivare sempre puntuale (forse queste sono le uniche occasioni in cui ci riusciamo!)
 Psì




Bisogna vivere come si pensa o si finirà di pensare come si è vissuto.
.

 

Forse è per come mi parli di persone che nn appartengono più al nostro mondo, per come spalanchi gli occhi mentre sorridi. Si, incontrarti nn può nn segnarti, nn può rimanere un evento fine a sé.
All’inizio è pura curiosità, poi ti riavvicini per guardare meglio e senza accorgertene sei già impigliata in un mondo che intreccia il terreno con i concetti astratti, è un sincretismo che genera emozioni contrastanti, che ti obbliga a fermarti e domandarti chi sei e da dove vieni.
Tu, come tutte le cose grandi se vissute appieno permettono di sperimentare gioie e dolori, in modi e in tempi diversi, oppure contemporaneamente
Entrare nei tuoi spazi mi acquieta l’animo, è una sensazione provata solo una volta nella mia vita, ormai tanti anni fa; tu vaghi alla ricerca di una casa ed io l’ho trovata nei tuoi spazi, in quella foto dove sorridi in mezzo ai girasoli, fra le cose sparse sulla tua scrivania, nelle parole del tuo blog.
Si supera il limite sempre pensato ed immaginato, quello con uno spessore logico e razionale che richiede un’ancora per nn essere portati via, quando tutto ti sembra possibile e tutto può accadere e sei sempre li a tenerti sveglia perché proprio nn vuoi perderti niente
 E’ una esperienza che raccomando a tutti, assolutamente. Con moderazione però, credo che già altre persone stiano sperimentando come la tua assenza causi grandi dolori…
Solo per un momento, annoverami fra le corteggiatrici della tua anima, da cui è ben difficile nn rimanere affascinati.
Un inchino, come Maria Antonietta a suo tempo si inchinò di fronte al suo popolo.
Mononokedgl

 

 

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Ho un sogno: fare un viaggio con te, non importa dove o quando. Camminare per vie sconosciute, per strade grigie o colorate per vedere se ti piace stare dalla parte del marciapiede o a bordo strada, per cogliere di te quei piccoli particolari che attraverso msn o un telefono cellulare non si possono cogliere, per provare a dividere lo stesso spazio fisico e vedere se ci stiamo così bene come in quello virtuale, per sentire le tue parole e vedere i gesti che le accompagnano. Di tutte le persone che ho incontrato qui e anche nella vita vera, tu sei il mio regalo più prezioso e quando, tempo fa, mi hai detto che secondo te ci saremmo perse....beh....ti sbagliavi....potrai anche cancellare il blog o togliere msn dal pc,  il nostro legame rimarrà sempre lo stesso, anche se non so per quale motivo, sei la persona che sento più vicina al mondo. Vorrei vedere il mondo coi tuoi occhi scuri, perchè il mio azzurro mi ha stancato, troppo delicato non sopporta immagini troppo buie o colori sgargianti, vorrei avere la tua capacità di viaggiare per il mondo sentendoti come se fossi sempre a casa tua anche se in fondo, forse, la tua vera casa non l'hai ancora trovata.
E' che noi due ci adagiamo così bene negli spazi liberi lasciati dall'altra che sembriamo quasi chiave e serratura.
Se non fossi etero tu saresti la mia anima gemella e il mio cercare si esaurirebbe nell'attimo stesso in cui ti abbraccerò per la prima volta, ma penso che l'amicizia sia un amore ancora più grande e allora a modo mio "ti amo", con i miei silenzi e le mie non-domande, per le tue non-domande e i tuoi silenzi, per come riesci a colpire sempre nel segno e starmi accanto anche ora che sei dall'altra parte del mondo.
Si è capito che ti voglio bene e che mi manchi?
Non sempre riesco ad essere chiara.Grazie d'esistere "moglie mia

 

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Sulla via del ritorno guardavo il sole chiudere piano il suo occhio rossarancione dietro i colli e pensavo alle parole che avrei scritto.
La verità è che non ce le ho.
Questo giorno, questo incontro, voglio ricordarlo solo attraverso quello che la memoria ha deciso di fissare nella mente, come i tuoi occhioni neri e il sole che avevo sul viso sedute sotto al colosseo.
Ti voglio bene, è questo che avrei voluto scrivere sulla cartolina, ma non so perchè ho sentito che in quel momento avrebbe "stonato", forse perchè era evidente e scriverlo sarebbe stato ridondante.
L'unica donna in grado di lasciarmi senza parole.
Psì.

 


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WHO IS JOSEPHINE?
Ammericana from Philadelphia di nascita e "MARIUOLA" nell'anima.
La dolce e sensibile ragazza fin da piccola invece di allietarsi con il dolce forno e le barbie, arrotondava il lunario permettendo ad amici e passanti di assistere alle prodezze "sessuali" dei suoi vicini di casa , all'amodica cifra di 1000 lire + Iva ogni 5 minuti.
Protettrice di gatti, avanzi e bicchieri di cristallo, come San Francesco parla alle creature viventi e non.
Creatrice di Babbi Natale "fai da te" e di incendi improvvisati.
Fondatrice di nuove religioni e medium nelle ore notturne.
Lanciatrice di mode e nuove pratiche "sessuali" con catene biglie e borchie, trascorre le sue giornate tra libri, vaccini ed amici bulgari albanesi e rumeni romani.
Imparentata con zie serial killer, prostitute e truffaldine.
Con mamma piromane e padre collezionista di confezioni di alluminio.
Dalla casa dalle mille stanze e mille saponette...e dalla vita dalla mille sorprese ed avventure...
Prossimamente indiana per vocazione!
Sensibilissima, solare sperimentatrice, sempre un passo avanti a tutti...
odia la solitudine e la banalità, la televisione e la volgarità.
Accanita giocatrice e d ottima interlocutrice.
Lady di ferro come la sua stretta!
Sempre sorridente anche mentre parla di disgrazie!
Primo premio rivelazione del Capodanno 2006 ed ottimo investimento per il tempo libero e non, e soprattutto per allontanare noia e malumore.
Josephine di tutto di più un pò come la RAI ma senza abbonamento
Ti vogliamo bene !!!!
GRAZIELLA E GRAZIE AL*****

 

immaginewidth:320px;display:block;text-align:center;margin:2px auto;Jo...quand'è che ci sposiamo sul serio?Ho paura che qualcuno ti rubi!Psì. 

 

 

Pulcinella.

Post n°747 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da amritaby82

23-12-2011

Ha i capelli neri e scomposti   come piacciono e me e quando sorride gli occhi scintillano per un istante e poi tornano a scrutare il mondo con sospetto.

Ride e il suono aggroviglia ogni cosa dentro di me, perché la sua risata è un po’ la sua essenza contraria: parte dal profondo, porta su un mondo, il suo, e poi se lo riprende, subito, come onda sulla riva.

La sigaretta scivola sicura tra le dita, guardo i gesti con calma e penso che me ne potrei innamorare … e potrei guardare all'infinito le sue spalle camminare ciondoloni davanti a me, con passo sicuro prima, poi interrotto, preoccupato, in cerca, smarrito, la via, quella giusta e poi riprendere.

Il sole splende e Napoli è raggiante. E’ Natale e tu sei lì, contenta, catturata dalla sua voce, dai suoi racconti, dalla voglia di sentire il suo odore da vicino, sempre più vicino, e bevi caffè, uno, due, tre,  e vorresti non vedere mai in fondo all’orizzonte la stazione che ti porterà via.

Il treno parte.

Non basta.

Tu da sola che cammini non basti.

 
 
 

Dei tuoi occhi.

Post n°746 pubblicato il 22 Dicembre 2011 da amritaby82

Di te non ho parlato

… scorro il blog e sei solo comparsa di molti post ma mai protagonista, quasi mai …

Fiato tirato, apnea.

Davanti ad una candela che proietta ombre cinesi sul muro non si può respirare a pieni polmoni, un soffio di troppo e la fiamma si spegnerebbe.

Immobile, paziente.

E quando il sole entra al tramonto e proietta riflesso sui cristalli, giochi di luce, arcobaleni tremanti,  si  deve restare  fermi,  accostandosi troppo tutto svanirebbe.

Aspetto.

E le attese non stordiscono, non straripano … non hanno bisogno di essere urlate al mondo … ti permettono di guardarlo con occhio calmo … di assaporarlo distinguendo bene i sapori … di emozionarti un passo alla volta …

…e se folle passione dovrà essere, sarà.

 
 
 

Quando la moglie va in vacanza...

Post n°745 pubblicato il 10 Novembre 2011 da amritaby82

Perché sarei l’amante, di uomini o donne, ma pur sempre l’amante.
Così ieri sera sono stata l’uomo, quello che sceglie il vino, sposta la sedia e finge di ascoltare!
E ieri notte la donna, quella composta che sorseggia il drink a gambe accavallate e catalizza la conversazione.

Ruoli: reali, finti, bisbigliati,  insinuati in discorsi sottilmente indagatori o dichiarati apertamente in cerca di risposte …  ruoli.

E io? Io mi diverto.
Amante mi chiedi sfacciatamente stasera, ma la domanda, beh, la domanda l’avevo sentita girovagarti in testa molto tempo prima … sorrido e nego, ma tu non mi crederai, lo so, non crederai a qualcosa di vero per continuare al alimentare la tua idea …
Sorrido e proseguo  lasciando cadere il discorso in un limbo voluto …
 I ruoli possono schiacciare, rischiare di assorbire nostre infinite quantità di energie per dimostrare un vero che tanto nessuno crederà a priori …
La presunzione  umana è talmente vasta e potente che assecondarla è l’unica arma, sicuramente la più divertente …. Sorseggio il drink e lascio che il tuo animo si copiaccia di tanto acume, lascio che il gioco prosegui preconfezionandoti un vero, che ironia della sorte, è reale ma il tuo film ti aggrada di più … e allora che dire … buona visione.

 
 
 

Solo un'oretta...

Post n°744 pubblicato il 06 Novembre 2011 da amritaby82

Da martedì sera segregata in casa acciaccata e dolente! La cattività rende particolarmente  pericolosi!

Pioggia sul Lazio.
Possibili nubifragi.
Ma tra tagli della nostra “virtuosa” amministrazione  fascista ci sarà rientrata anche la manutenzione delle pompe che ci evitano di tornare ad essere una palude tre metri sotto il livello del mare???
La febbre si concilia con una seratina da pub?
Ma non poteva essere halloween stasera che almeno non dovevo neanche truccarmi?

Mentre nella testa girovagavano mille interrogativi di “indiscutibile importanza e priorità” arriva un sms: “Ci vediamo??”

Così, malata, sfatta, semiafona, con i capelli che non erano né ricci né lisci, mi avvio nell’affollatissimo gregge, opss, zona pub, della mia ridente cittadina, con solo una certezza: non più di un'oretta e non prendere freddo!!!

Altro trillo altro sms:“M. ti sta aspettando, ma io di più!”

 Un’oretta e niente freddo mi ripeto, un’oretta e niente freddo…
Appunto… l’ho continuato a ripetere anche quando in piena notte tornata a casa avevo ogni singola cellula, ossee comprese, che galleggiavano nei  vestiti  fradici!!!

Un’oretta e niente freddo!
Esattamente!

 
 
 

Halloween

Post n°743 pubblicato il 01 Novembre 2011 da amritaby82

 

Intaglio la gigante zucca con chirurgica precisione: occhi, denti sopracciglia, ogni cosa si delinea lentamente e prende vita.
Seguo linee mentali  con facilità e senza indugio e qualcosa nasce o meglio ridiventa.
Un regaloquesta volta da esporre in un pub affollato  piuttosto che l’ennesimo addobbo alla mia  finestra.

 

Il centro è affollato…mi siedo e parlo animatamente con i miei amici che ogni tanto interrompono la conversazione e esplodono in un: “Certo che fai impressione!”
Truce, impolverata, rotta  e tumefatta cerco di rendere  al mio meglio lo spirito della serata, e poi…poi si avvicina, si sporge “invadentemente” e a pochi centimetri dalle miei labbra mi chiede se sono uno zombie, ma uno zombie vero, mi fissa con perforanti occhi neri e se ne va! E la notte di Halloween…

 
 
 

Teapots

Post n°742 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da amritaby82

Lunedì sera e la città rinchiusa dietro i battenti lucidati a nuovo per l’inverno.

La macchina scivola lenta per le strade vuote mentre cerchiamo un posto aperto dove cenare, cenare alle undici di sera.

Mi parli con in sottofondo radio24, la mia stazione preferita, la stessa che puntualmente viene cambiata quando qualcuno mette piede nella mia macchina, stesso identico copione: “Ma che roba ascolti???” e trun  comincia la ricerca della canzone…  una cosa che mi ha sempre dato sui nervi, una cosa che non ho mai fatto presente a nessuno… chissà poi perché.

Stella Artois: dieci anni che non ci tornavo.
Mi parli sorridendo felice, ogni tanto mi fai la linguaccia e io  che stasera  indosso tutta la calma di questo mondo lascio ogni mia cellula rilassarsi davanti a tanta quotidiana inerzia.

Tutto scorre placido e lo scenario sembra respirare all’unisono con noi… la coppia di pochissime parole del tavolino accanto, i tre studenti  più in là che si scambiano appunti, la ragazza con un’amica disabile che mangiano patatine fritte… ognuno procede lentamente come noi verso la fine di una lunga giornata… e io ogni tanto mi distraggo dai tuoi discorsi per guardare le teiere.

 
 
 

Misunderstanding

Post n°741 pubblicato il 24 Ottobre 2011 da amritaby82

‘Ma come fai ad essere così innamorata?’
Mi giro, la guardo e le ribadisco per l’ennesima volta che no, non sono innamorata!
‘Non è possibile!! Cammini tre metri da terra, sorridi e sei solare.’
‘Prima non ridevo scusa?’
‘Non così tanto, prima eri solo matta, ma matta davvero, tanto faccia di bronzo, tanta matta e te la tiravi.’
Alzo il sopraciglio.
E’ domenica, precisamente mancano due minuti a mezzanotte, non rispondo e mi consolo con la magra consapevolezza che almeno per questa settimana le persone hanno finito di tracciare miei assurdi profili …

 
 
 

Discrasia

Post n°740 pubblicato il 23 Ottobre 2011 da amritaby82

Mi aveva detto una sera di pioggia battente e di portiere accostate  tempo fa, che  ero poco presente che i miei sentimenti erano opachi e poco decifrabili, che ero persa nelle miei eclissi e che era chiaro non avessi tempo per altro.

Pagina nuova, nuovo racconto, nulla oltre un titolo e la voglia di non sentirmi ripetere le stesse frasi di sempre: sei opprimente, scritto questa volta  con ordinati caratteri e nessun sguardo in cui riflettersi.
Rimane solo il titolo su un capitolo bianco e il rammarico.

Fa sempre piacere ricevere risultati diametralmente opposti su azioni quasi simili!!!

 
 
 

Posso farti una domanda?

Post n°739 pubblicato il 24 Settembre 2011 da amritaby82

X: Ti posso fare una domanda??
Io: Dimmi!!!
X: Sei innamorata o ti droghi???Non è possibile che tu stia sempre a duemila!!!

Sempre a duemila… sempre ululante, saltellante, canticchiante(mi sa che questa non esiste) …sempre né drogata né innamorata(quasi sempre l’ultima), forse è questo il problema: l’assenza di droga a giustificare tutti gli ante!!!
Sarà!
Meglio pranzarci su!

 
 
 

La via dei pub

Post n°738 pubblicato il 18 Settembre 2011 da amritaby82

La notte odora di alcool che sniffo senza assaggiare, che il corpo va decisamente ripulito un po’. Ballerine ai piedi, jeans stretti e una maglia improvvisata dall’armadio nella mia corsa perenne e il mio ritardo cronico.

Non ci sei, ti cerco e non ti trovo, tutto si annulla: il rumore, la gente troppa, gli stessi discorsi che mi fanno; ti cerco e so che sei a Siena, tiro un sospiro e quasi una folle disperazione mi assale, ogni sera.

 
 
 

Gomma

Post n°737 pubblicato il 13 Settembre 2011 da amritaby82

Ascolto il tintinnio del ciondolo appeso al collo, regalo di Santiago, e sorrido al sole che veste  il corpo mentre cammino leggera.

Il desiderio parte dallo stomaco, irrazionale pulsa nelle vene e offusca la mente, il buon senso capitola veloce  e così, accompagnata dal tintinnio del ciondolo e con una buona dose di farfalle nello stomaco affronto il giorno in attesa della notte vana per vederti.

 
 
 

Notte e nessuna stella

Post n°736 pubblicato il 08 Agosto 2011 da amritaby82

Le domande annegano nella birra assieme ai sensi di colpa del non-fatto e il gioco prosegue.

Mi guardi.
Ti guardo; forse ti sbrano con gli occhi, forse il mio sguardo puritano di bimbetta si perde dopo il primo bicchiere di troppo in un’incontenibile voglia di averti.

Voglia di lasciare ogni conversazione, abbandonare lo scenario notturno di luci e voci e seguirti mentre vai via, seguirti in qualche androne come a quindici anni era lecito fare.
 Eppure resto ferma.
Ferma al tavolo rosso, ferma in piedi con i miei amici che intavolano discorsi già sentiti, ferma con te, ossessione di queste notti insonni da ventenne, che scivoli via

Ti cerco come ossigeno in una stanza senza fessure, mentre il desiderio  di un  gioco più audacie viene castrato dal dubbio.

 
 
 

2 + 2 = 4 1/2

Post n°735 pubblicato il 04 Agosto 2011 da amritaby82

A trent’anni una donna è all’apice della propria bellezza e consapevolezza mi avevano raccontato quando ero appena ventenne.
Oggi che guardo basita la piccola porta con su inciso trenta mi sento disorientata come Alice, annichilita davanti a tutto il caos che intravedo oltre in buco della serratura.

Chi cerca lavoro, chi una famiglia, chi l’amore, chi la felicità, chi ha trovato una di queste cose o tutte e cerca di scappare da esse, chi invece non cerca nulla e spera che alla fine di tutto se la sarà cavata comunque.

E io? Io  per ora cerco la sua risata e ci bevo su una birra… perché due più due fa quattro mi dicono e la matematica si sa, non è un’opinione!

 
 
 

Troppa vita e il tuo giacchetto bianco.

Post n°734 pubblicato il 27 Luglio 2011 da amritaby82

Il mare odora d’oceano e l’aria d’inverno.

Sarebbe estate.

 Oggi. 
Ieri.
 Forse, se non ho perso del tutto il conto delle ore e dei giorni in questo vortice emozionale, lo sarà anche domani, estate.

Mattina. Il gatto fa le fusa sul letto disfatto, fuori dalla finestra le stagioni si beffano di noi, dei nostri calcoli estivi, dei conti certi appuntati sull’agenda e messi in tasca: stupida convinzione il controllo per chi non è dio.

Inquieta, io. Calma apparente, estate apparente! Tutto è…ma anche no.

Sera. Ti guardo tra il fumo della sigarette che spiro in aria. Giacchetto bianco, ossessione crescente. Osservo il tuo sorriso vicinissimo e tiro un'altra boccata di cancro, forse, che mescolo con la Slalom.
Mi piaci come quelle ossessioni quiete, coltivate nelle retrovie, quelle che ti stampano in volto un sorriso pallido e ti fanno scrutare il mondo con occhi predatori. Ti cerco con lo stesso sguardo che solo ascolta la mia amica parlare, occupato con la sua ossessione infantile.
Mi guardi, tu al di là del fumo della mia sigaretta, degli occhi, i miei contornati dal kajal nero, mi guardi mentre apro e chiudo la borsa in pelle e scrivo ridendo, mi guardi e…

…te ne vai.
Io ferma, stretta nel tavolino rosso in ferro, con una Slalom davanti e un’altra sigaretta da rullarmi. La  mia amica, amore della mia vita, che mi parla e un SUO  messaggio a cui rispondere…
Ti guardo andar via, porto la bottiglia alle labbra e mando giù un sorso, un trillo, la SUA risposta...

 
 
 

...e non sarà neanche in primavera.

Post n°733 pubblicato il 08 Luglio 2011 da amritaby82

Questo posto puzza di vecchio. Entrarci mi angoscia.

Le case di paese hanno un odore acre di fumo e muffa, un odore di passato e nostalgia. Punto il naso per aria, respiro a pieni polmoni e ridivento bambina tra i vicoli di una Calabria ruvida…

Qui non ci sono odori familiari.
Qui tutto è solo passato  due taglie più stretto, come un vestito di troppi anni fa…

I vestiti stretti lasciano senza respiro.

Dovrei chiudere questo posto.
Dovrei strapparmi via l’abito inadatto.
Dovrei cambiare io per anticipare il mondo che cambia.

Tutto crolla inesorabile intorno.
Restare solida e sola. Sola e meno solida. Restare.

La testa un cavallo imbizzarrito che non trova pace: non dormo.
Il cuore un organo represso che batte a comando: non amo…amo troppo.

L’intensità mi ucciderà un giorno e forse non sarà neanche in primavera.

 
 
 

Tore

Post n°732 pubblicato il 11 Giugno 2011 da amritaby82

La guardava da lontano.
Lei sinuosa si muoveva ora lenta accarezzandosi i capelli, ora veloce  incurvando la schiena, creando un provocatorio gioco di pieni e vuoti.  
Lui osservava ogni piega del suo corpo perfetto dal fondo del bicchiere smerigliato, lontano, con l’occhio famelico che si faceva largo tra qualche cubetto di ghiaccio quasi sciolto e le foglie di menta insapore.

A passargli accanto a Flavio, si sentiva  un leggero profumo  di bucato appena steso: la camicia stirata poco  prima di uscire e il pantalone leggero griffato stridevano con gli abiti  sgualciti di chi ballava ormai da ore.

Seduto da tutta la sera, indossava i più bei occhi blu del locale e il suo sorriso malinconico migliore, pensava  e guardava da ore e restava immobile.

Lei, un'altra, lo aveva lasciato un giorno per caso.
Lo aveva lasciato per un altro che amava, che amava già da tanto.
La vita di Flavio era rimasta appesa a quella parola per mesi, si domandava ogni giorno quanto fosse tanto. Tanto dai primi mesi? Tanto da quella lite per il cane? Tanto da quel convegno a Milano? Quando aveva cominciato ad esistere quel tanto?
E il tanto come un tarlo gli logorava il cervello, ogni giorno prendeva consistenza, diventava un’entità concreta, un perpetuo dubbio lancinante che calava ombra su ogni ricordo, che gettava sospetto  su ogni parola.

Tanto.

Aveva smesso di ballare. Era ferma in un angolo del bancone  a sorseggiare una CocaCola e a guardare.

‘Mi alzo e vado da lei’ripeteva come un mantra.
‘In fondo devo ordinare qualcosa da bere e ne approfitto’  sollecitava il suo lato intraprendente.
Immobile e seduto .

L’amico Tore lo avrebbe preso a schiaffi se non fosse stato occupato a concludere la sua serata in qualche anfratto sudicio del locale. Lui che quando era stato lasciato dalla sua Rosalia per un bel torinese si era consolato con la sua frase preferita ‘le femmine tutte bottane sono’.

‘Vai e prenditi quello che c’è da prendere, che tanto tutte bottane sono’ l’ultimo mantra prima di alzarsi dalla sedia e camminare sicuro verso una chioma di capelli castani scompigliati.
 Lui bello, sicuro, con Lei, l’altra, nel cuore e  con Tore nella testa: ‘tanto tutte bottane sono’.

 
 
 

SENT.

Post n°731 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da amritaby82

L’odore mi coinvolge sempre.
 Il naso è la prima parte di me a capitolare in amore.

S’innamora perdutamente come un adolescente acerbo.
Vive di voglie e non si sazia mai.

Trasalisce in strada, quando la brezza che lo accarezza porta con sé qualche odore antico:
 freme, vacilla, e per un istante si perde in un ricordo impolverato. Sbarra gli occhi, si guarda intorno, cerca  il passato, s’inganna, realizza e si intristisce.

Oggi il mio naso si accontenterebbe di rimanere a letto con il volto appoggiato sulla sua spalla, tra nuca e collo, esattamente
 dove l’odore si mescola all’erotismo e diventa punto di non ritorno.

Ma il passato si è alzato da quel letto tempo fa.

 
 
 

Sempre meglio un bicchiere pieno...

Post n°730 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da amritaby82

12 gennaio Conversazione.
                    
                       IO

mmmm sono seriamente preoccupata che mia nipote diventi una santa presto... sta sempre con un 'dio ti benedica' o un 'pregherò per voi' in bocca... sono allibita!!!! è mia nipote, sangue del mio sangue... non è possibile che sia diventata così... dovevo indottrinarla meglio...dovevo correre ai ripari quando veniva a trovarmi dagli USA e si ficcava 5 vestitini da messa in valigia! certo, non le ho mai permesso di indossarli, considerando che non l'ho mai portata a messa, ma dovevo sradicare meglio e più efficacemente il male da dentro di lei...ho fallito 1 a zero per la chiesa...

                     AMICA

5 vestitini da messa ARE YOU FUCKING KIDDING ME???
Mio dio....ma che razza di donna è diventata tua nipote????

                     IO

non so... le premesse erano buone...finché emulava ogni mio respiro erano addirittura ottime!!!! ma poi quei anni distanti... beh, prendiamo il lato positivo... esistono sconti studenti, over 65, di gruppo..forse a ben scavare ci sarà qualche articolo del codice ecclesiastico che elargisce sconti a chi ha parenti santi...già vedermi un biglietto ridotto mi solleverebbe l'animo dalla pena per questa disgrazia.

 
 
 

Imbarazzante e basta.

Post n°729 pubblicato il 03 Dicembre 2010 da amritaby82

Imbarazzante è quello che vedo leggo ascolto, imbarazzante da costringere la mente a trovare una via di fuga nella cecità, la sordità e nel mutismo.

Imbarazzante è ascoltare i vari psicologi ed opinionisti che dichiarano verità inequivocabili interpretando il movimento di un sopraciglio.

 Imbarazzante è la Clinton con Berlusconi seduto sul divanetto che raccatta complimenti e falsità così mal recitati da farti rivalutare quei torbidi anni di telenovelas venezuelane.

 Imbarazzante è  non sentire parlare più dell’Aquila, quando l’Aquila è lì, in macerie .

Imbarazzante è tutto quel troppo che non fa notizia e che viene dimenticato, nascosto, omesso perché esiste solo ciò che fa rumore e si sa che le risate sguaiate fanno rumore, tanto rumore.

Imbarazzante è quel falso cordoglio con cui tutti sembrano dipingersi il volto quando una notizia balza e rimbalza nelle nostre case fino allo sfinimento.

Imbarazzante è l’umanità e la filantropia che sembra muovere il mondo dopo una tragedia, appena dopo.

Imbarazzante è invitare artisti italiani ad uno spettacolo di beneficienza per salvare un istituto di bambini orfani e vedersi chiedere  400 mila euro per presiedere la serata.

Imbarazzante è l’amore per il prossimo che vuole un volto, il proprio, e che sa dare solo se sotto un riflettore mentre si è applauditi da un pubblico caloroso ed eccitato, convinto che lo star seduti lì, con un biglietto devoluto in beneficienza, aggiusti tutte le ingiustizie dell’anno.

Imbarazzante è questo Natale che ahimè aspetto eccitata.

 
 
 

E non ho altro da dire su questa faccenda.

Post n°728 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da amritaby82


Mandare reporter ad Aventrana  a verificare l’afflusso abnorme di reporter mi pare una mossa geniale.
Io proporrei Avetrana come prossima sede per le Olimpiadi 2020  e che so, non sarebbe male un corso di laurea in ‘Criminologia Avetrana’ e i tanti neo laureati saranno capaci di riconoscere un colpevole dal battito delle ciglia .

E poi c’è da chiamare l’Unesco, non possiamo mica  farci sfuggire l’occasione di inserire il paesello nella lista del patrimonio mondiale.

Che gli italiani fossero degli idioti era una nozione chiara da tempo, ma che fossero così idioti non lo avevo considerato neanche nei miei calcoli più pessimistici.

L’Italia scandalizzata, l’Italia che parte in massa in macabri tour, l’Italia che non sa darsi spiegazioni, l’Italia che cade sempre più a picco verso  il nonsense esistenziale.

 


 
 
 
 

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Purtroppo la perdita dei genitori è una fase molto triste...
Inviato da: Mr.Loto
il 31/08/2022 alle 13:43
 
&#128536;
Inviato da: amritaby82
il 18/08/2022 alle 09:51
 
il 2023 è tra 4 mesi e sto ancora elaborando il 2019
Inviato da: cassetta2
il 16/08/2022 alle 23:25
 
Hai ragione…
Inviato da: amritaby82
il 02/08/2022 alle 14:56
 
Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 04/11/2020 alle 10:10
 
 
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