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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 17 Agosto 2007 da pallina7.5

10/06/1981 Alfredo Rampi

detto Alfredino

Alfredino Rampi aveva sei anni quando nel tardo pomeriggio dell’10 giugno 1981 cadde in un pozzo artesiano a Vermicino, nei pressi di Frascati, mentre rientrava a casa correndo. Quel pozzo del diametro di trenta centimetri, sciaguratamente mal coperto per responsabilità che rimarranno oscure, costituirà la tomba per il piccolo Alfredo che morirà all’alba del 13 giugno.
Le ore che seguirono l’incidente, tante, troppe, furono concitate e terribili; l’operazione di recupero del bambino si dimostrò quasi subito ardua, ostacolata dal fango all’interno del pozzo che lo faceva scivolare sempre più in fondo ogniqualvolta si tentasse di scavare, dal terreno in molti punti roccioso e duro da penetrare e da una confusione generale che certo non poté giovare all’organizzazione frenetica dei soccorsi.
L’Italia intera seguì la vicenda con una partecipazione fuori dall’ordinario, e quello che sulle prime era sembrato un brutto fatto di nera che non sarebbe andato oltre la cronaca locale, rimbalzò presto da un media all’altro finché deflagrò con violenza nelle case di tutto il paese accompagnato da una diretta televisiva ininterrotta di diciotto ore, la più lunga che si fosse mai vista fino ad allora.

 
 
 

Post N° 6

Post n°6 pubblicato il 16 Agosto 2007 da pallina7.5

08/08/1956 MARCINELLE

Voglio ubriacarmi... per non pensare,
piangere e ridere voglio stasera,
con grande rabbia io devo cantare,
alla luna devo gridare: mio marito se ne va!

Svegliatevi, donne, svegliatevi!
Venite a piangere con me!
Siamo rimaste sole, la festa di San Brizio è passata
e gli uomini se ne vanno uno ad uno!

Gli uomini se ne vanno, stanno partendo!
Se andrà bene li rivedremo fra un anno!
è questa la vita nostra? Questa è vita, mio Dio?
Vanno in Germania piangendo con dolore!

Povera me, poveri quei bambini!
Vedono il loro papà una volta all'anno:
- Perché piangi papà? E' San Brizio!
Senti la banda, senti che bel suono!

- Sento la banda e sento questa musica,
sto qui con voi ma penso al treno,
penso al buio di quella miniera,
la dove la gente muore al lavoro!

- Papà, perché devi andare? Dimmi, perché?
- Perché questa è la vita, poveri ragazzi:
il poverello lavora e suda
per ingrassare i padroni con il suo lavoro!

- Poveri noi, venite qui bambini,
venite, inginocchiamoci a terra;
il papà è andato via e noi preghiamo
che arrivi un po' di luce anche per noi!

Se avessi avuto le ali di un merlo,

sarei volato via dal pozzo di San Carlo:

avrei allarmato tutto il mondo e, con un grido,

avrei avvertito Dio di quel macello!

La miniera ha tremato dalle fondamenta

Dopo una luce, una specie di lampo;

una bestemmia, un presentimento,

un fuggi fuggi, in cerca di scampo!

Un reggino e un rosarnese,

sembravano due tizzoni accesi;

invece un polacco e un inglese,

sotto una trave sono rimasti schiacciati!

Inferno di sopra e inferno di sotto:

attizzava il carbone il diavolo,

l’angelo nero di mala condotta,

che neancha a Dio diede retta!

Minatori di Tuglie e Manopello,

che ogni mattina prima che cantasse il gallo,

riempivano di carbone un carrello,

furono coperti con un nero scialle.

Altri di Augusta e Roccascalegna,

fumo e fiamme prendevano a pugni:

lottavano contro quella sorte indegna,

contro quel diavolaccio della montagna!

Tirati fuori dopo una settimana,

furono riconosciuti appena:

chi per un anello, chi per una collana…

Quando ci penso mi riempio di pena!

Gente di Farindola e Ferrazzano,

di Turrivalignani e Sommatino,

Martina Franca, Udine, Frignano,

tutti legati dallo stesso destino!

Asfissiati, sotto quella chioccia,

morirono pulcini di ogni razza!

Il ricordo ancora il cuore spezza,

come una pera matura si schiaccia!

Come fosse una bambola di pezza,

che una bambina nel cuore si abbraccia,

così i minatori, il piccone,

sopra il petto tenevano stretto!

Dio non seppe niente di quel macello:

nel cielo c’era una festa di ballo!

Il fumo coprì ogni livello…

Nessuno respira più nel pozzo di San Carlo.

Corri, poeta, corri qua in fretta!

Questa brutta notizia grida in ogni piazza:

piangi Racale con Caltanissetta,

i migliori figli, le più forti braccia!

Corri poeta, prendi carta e penna:

scrivi versi che spengano questa fiamma!

La campana suona già a morto…

Asciuga gli occhi di ogni moglie e mamma!

(Favasuli G.)

L'8 agosto 1956, a Marcinelle, in Belgio, ebbe luogo uno dei più terribili incidenti minerari della storia recente. Nel rogo della miniera del “Bois du Cazier” morirono soffocati dalle esalazioni di gas 262 uomini, 136 dei quali erano lavoratori italiani. Le operazioni di salvataggio si protrassero fino al 23 agosto quando uno dei soccorritori affermò, in italiano, "Tutti cadaveri!" Solo dopo la tremenda tragedia di Marcinelle venne finalmente introdotta nelle miniere del Belgio la maschera antigas.

I minatori italiani avevano cominciato a lasciare l'Italia dieci anni prima in seguito ad un accordo tra il Governo belga e quello italiano. L'accordo, tristemente denominato “uomo-carbone, lavoro in cambio di carbone” prevedeva fra l’altro che i nostri connazionali dovevano avere “un'età ancor giovane, 35 anni al massimo, e un buono stato di salute”. Per loro, un contratto di 12 mesi, “una pala, una piccozza, un casco, una lampada, e via verso l'oscurità”.


 
 
 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 13 Agosto 2007 da pallina7.5

perchè l'amore fa stare così male?all'improvviso ti ritrovi dalle stelle a sotto le stalle!!sto facendo una garnde lotta con me stessa..non so cosa sto facendo..se los tò afcendo bene..e perchè lo sto facendo!sono in una confusione totale..sò solo che i pochi passi fatti in avanti fino ad ora sono molto deboli..basterebbe poco per farli sparire...mi sento nuda..ho una scorza..una corazza..ma è ormai scalfita dal tempo..e dall'amarezza e dal dolore...non sò come andare e se andare avanti in questa maniera...tiro giù bocconi amari tra pianto senza farsi vedere e gioia finta alla vista di tutti...ma chi muore dentro in realtà sono IO!!chi si sente uan merda a volte sono IO..chi non sà che pesci prendere sono sempre IO!!chi non sà cosa vuole in realtà dalla vita e come affrontarla sono ancora IO!!ce la farò mai a chiarire me stessa?

Parlami piano e usa gli occhi se puoi
non disperarti ma ridi e non piangere mai
so come ti puoi sentire ci son passato anch’io
l’amore ti sa capire se lo ascolterai

Non piangere mai per me che puo’ cambiare baby
non piangere mai per me
non piangere mai per me qui c’e’ il paradiso baby
non piangere mai per me

Troppi ricordi mi legano a te
fare l’amore ovunque era piu’ forte di noi
correvi a casa era tardi e si incazzavano i tuoi
dentro al tuo letto caldo e
le tue mani eran le mie mani baby…

Non piangere mai per me
non piangere mai per me
non piangere mai per me qui c’e’ il paradiso baby
non piangere mai per me

E non scordarti non ti ho mentito mai
ma ti ricordi che cosa “provavamo” insieme
tu puoi riuscirci da sola e stare bene con te stessa
e stare meglio domani basta che ci credi sempre
non piangere mai per me
non piangere mai per me

non piangere mai per me qui c’e’ il paradiso baby
non piangere mai per me
ti amero’ per sempre.

 
 
 

PEDOFILIA

Post n°4 pubblicato il 13 Agosto 2007 da pallina7.5

La pedofilia è l'attrazione sessuale verso bambini in età pubere o pre-pubere, cioè di età generalmente inferiore a 13 anni circa. La parola pedofilia deriva dal greco παις (fanciullo) e φιλία (amicizia, affetto). Un termine simile, di significato leggermente diverso ma correlato, è il termine pederastia.

In ambito psichiatrico è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale. Nell'accezione comune, al di fuori dall’ambito psichiatrico, talvolta il termine pedofilia si discosta dal significato letterale e viene utilizzato per indicare quegli individui che abusano sessualmente di un bambino, o che commettono reati legati alla pedo-pornografia. Questo uso del termine è inesatto. La psichiatria e la criminologia distinguono i pedofili dai child molester (molestatori o persone che abusano di bambini). Le due categorie non sono coincidenti. La pedofilia è una preferenza sessuale dell’individuo o un disturbo psichico, non un reato. Il termine medico, infatti, definisce l’orientamento della libido del soggetto, non un comportamento oggettivo, e vi sono soggetti pedofili che non attuano condotte illecite, come si hanno casi di abusi su bambini compiuti da individui non affetti da pedofilia.

Spesso il termine pedofilia viene usato per definire un'intera tipologia di reati, cioè gli atti illeciti che sono conseguenza del desiderio sessuale pedofilo. Anche se questi atti illeciti possono comprendere atti gravissimi di violenza, il coinvolgimento del minore in attività sessuali - anche non caratterizzate da alcun tipo di violenza o minaccia - è di per sé considerato reato.

 
 
 

Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 12 Agosto 2007 da pallina7.5

6 agosto 1945

Il mattino del 6 agosto 1945, l'Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio di "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime è stimato da 100.000 a 200.000 , la maggior parte delle quali civili.

Il ruolo dei bombardamenti nella resa dell'Impero giapponese, così come gli effetti e le giustificazioni, sono stati oggetto di innumerevoli dibattiti. Negli Stati Uniti prevale la convinzione che i bombardamenti atomici siano serviti ad accorciare la guerra di parecchi mesi, ed abbiano inoltre salvato la vita a migliaia di soldati, sia alleati che giapponesi, che sicuramente sarebbero morti nella prevista invasione del Giappone. In Giappone, l'opinione pubblica, invece, tende a sostenere che i bombardamenti siano serviti ad accelerare il processo di resa del governo militare giapponese

Hiroschima divenne quindi l'obiettivo primario per l'attacco nucleare statunitense, quando questo venne lanciato il 6 agosto 1945. Il B-29 Enola Gay, pilotato e comandato dal colonnello Paul Tibbets, partì dalla base area di Tinian, nel Pacifico occidentale, con una tabella di volo che prevedeva di raggiungere il Giappone in circa 6 ore. La scelta della data del 6 agosto si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era ottimo. Il capitano William Parsons, che aveva ricevuto un addestramento intensivo, armò la bomba dopo il decollo, dato che si era deciso di minimizzare i rischi durante le fasi iniziali del volo. Tutti i dettagli, la pianificazione precisa della tabella di volo, la bomba di gravità, l'armamento della bomba con i suoi 60 kg di uranio-235, tutto venne studiato nei minimi dettagli, e tutto si svolse così come era stato stabilito a tavolino.

Hiroshima dopo il bombardamento
Hiroshima dopo il bombardamento

Circa un'ora prima del bombardamento, la rete radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche attraverso trasmissioni radio in moltissime città del Giappone, e fra queste anche Hiroshima. Gli aerei si avvicinarono alle coste dell'arcipelago giapponese a un'altezza molto elevata.

Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di aerei entrati nello spazio aereo giapponese era esiguo – probabilmente non più di tre –, perciò l'allarme aereo venne ridimensionato (il comando militare giapponese infatti aveva deciso, per risparmiare il carburante, di non far alzare in volo i propri aerei per le formazioni aeree americane di piccole dimensioni). I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay (chiamato così prima del bombardamento usando il nome della madre del colonnello Tibbets), The Great Artist, e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil (l'unica funzione di questo aereo fu quello di documentare, attraverso una serie di fotografie, gli effetti dell'impiego dell'arma atomica).

Il normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle 08:15 l'Enola Gay lanciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima. L'esplosione si verificò a circa 600 metri dal suolo, con uno scoppio equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo (si tratta di una stima) tra le 70.000 e le 80.000 persone. Tra questi almeno 11 prigionieri di guerra statunitensi. Circa il 90% degli edifici (anche questa è una stima) venne completamente raso al suolo o irrimediabilmente danneggiato il numero totale di vittime della bomba atomica di Hiroshima fu di 242.437. Questa cifra include tutti coloro che si trovavano in città al momento dell'esplosione o che furono successivamente esposti al fallout ed erano morti prima di tale censimento.

 
 
 

Riccardo Pio

Post n°2 pubblicato il 12 Agosto 2007 da pallina7.5

“Salve mi chiamo Giulia
sono la mamma di Riccardo Pio D’Avanzo un bimbo, di 3 anni e 7 mesi che ha causa del trauma che ha avuto durante la nascita è cerebroleso, mio figlio non parla,non cammina,non regge la testa e si alimenta tramite gastrostomia (sondino gastrico).”
 
Comincia cosi il racconto di mamma Giulia sul suo blog personale.
 
RIccardo Pio è un bambino fantastico affetto da una malattia rara, la sindrome di west, è ha bisogno di cure, in particolare di una terapia, ossigeno terapia, che dovrebbe fare per un periodo di almeno 3 anni, negli U.S.A.
 
Purtroppo per fare questo servono soldi, circa 300.000 euro l’anno, e quello che chiediamo è di aiutarci a far vivere a Riccardo il suo sogno.
 
Per contattare la mamma di Riccardino :
 
Turchio Giulia
CIN J
ABI 03067
CAB 81030
C/C 000000010423
 
Questi i numeri di telefono dove, se volete, potete contattarmi
Tel.: 0981954632
Cell.: 3470084629

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 12 Agosto 2007 da pallina7.5

AIUTATECI A TROVARE LA PICCOLA DENISE
Denise Pipitone, scomparsa il primo settembre del 2004

''AIUTATECI A TROVARE LA PICCOLA DENISE''

DENISE PIPITONE

Data di nascita: 26/10/2000
Occhi: Castani

Capelli: Castani
Altezza: 98 cm (al momento della scomparsa)
Peso: 16 kg (al momento della scomparsa)
Segni particolari: Quando è scomparsa aveva un doppio foro  ad entrambi i lobi  degli orecchi e un graffio sotto l'occhio sinistro 


Scomparsa il 01/09/04 alle ore 12.00 circa di fronte la propria abitazione in via Domenico La Bruna, 6 - Mazara del Vallo (Trapani)


Al momento della scomparsa indossava uno smanicato color verde mela e pantaloncini arancioni.

Oltre a contattare le autorità competenti, per poter fornire qualsiasi informazione UTILE IN QUALSIASI MODO al ritrovamento, telefonare al numero:
+ 39 340 5403309


La famiglia di Denise ringrazia di cuore tutti quanti per la solidarietà dimostrata.

www.cerchiamodenise.it


www.cerchiamodenise.org  (versione inglese)

aiutiamo@cerchiamodenise.it

aiutiamo@cerchiamodenise.org


Madeleine Beth McCann detta Maddie

4 (al momento della scomparsa)
Statura: cm. 90
Occhi: verde-azzurri
Capelli: castano chiaro
Scomparsa da: Praia Da Luz - Algarve (Portogallo)
Data della scomparsa: 3 maggio 2007
In onda il: 14 maggio 2007
Note: link al poster italiano
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