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Post n°19 pubblicato il 01 Marzo 2015 da io_donna_e_basta
sono anni che non scrivo più su questo blog, e leggendo adesso trovo che i post scritti trattini motivi banali rispetto a come sto adesso. So benissimo che non si dovrebbe confidare le proprie faccende a internet, ma la situazione che sto vivendo non la posso dire specificatamente a nessuno in reale, ne famiglia, ne amici, ne psichiatri ne preti, non so con chi sfogare il mio dolore se non provando a scriverlo nero su bianco.. Ho fatto fallire la mia attività, o meglio, ho fatto il possibile per farla funzionare eppure condizioni economiche avverse recedenti, e le numerose tasse mi hanno rovinato.. Ora sono rimasta senza attività, cerco lavoro ma non riesco a trovare nulla sebbene cerchi qualsiasi cosa, e in fretta, ma come sempre la fretta non è una buona compagna nelle ricerche. Ora poi cominciano ad arrivare le ingiunzioni di pagamento dei debiti e delle tasse non pagate e non ho la disponibilità di farlo, ne alcuno che possa aiutarmi. Ho messo in gioco anche una persona che mi ha fatto da garante è presto rovinerò la vita anche a lui quando la banca gli chiederà conto di saldare x me il mio debito. Tra un po arriverà equitalia a pretendere di pignorarmi qualcosa, ma per ora non ho niente intestato a me, in quanto avrò la casa ma solo alla morte di mio padre, ma per evitare il pignoramento mi sa che dovrò rifiutare anche l eredità e lasciare tutto in mano ai miei fratelli, ho una macchina ma valgono di più le gomme della macchina stessa.. Sono stanca e avvilita, ho passato gli ultimi 10 anni lavorando 13 ore al giorno x 7 giorni la settimana, in quanto avevo una edicola, mi sono trascurata fisicamente, emotivamente, sentimentalmente x dedicarmi tutta ad essa è il risultato è che sono sulla soglia del baratro. Non voglio fare quello che fanno tutti gli i imprenditori in difficoltà, e cioè togliermi la vita, anche perché non risolverei il problema economico, e anzi, lascerei a mia figlia, oltre all immenso dolore anche la situazione economica da pagare. Cerco disperatamente un lavoro che sia continuativo, così forse equitalia mi fa il pignoramento del quinto dello stipendio, ma se non trovo lavoro, e anche se lo trovassi nel privato, qui da noi nessuno si prenderebbe la responsabilità di fare da garante in tribunale di mantenimento del posto di lavoro per permettermi di pagare il debito, quindi servirebbe un posto nel pubblico, ma chi mi assume a 50 anni??? Sono veramente disperata, non so che fare ne a chi rivolgermi.. Sto male,molto male, sono alla disperazione più totale, vorrei addormentarmi senza mai svegliarmi, ma non sono vigliacca. Vorrei solo avere i mezzi per poter affrontare quello che mi aspetta.. Spero di avere tanta dignità da affrontare il tutto con forza, coraggio ed orgoglio. |
Post n°18 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da io_donna_e_basta
no (quasi sempre impresa impossibile per me perché troppo al di fuori della mia portata) o perché ero io la destinataria della passione di persone verso le quali non sentivo nulla o poco più.. (Amicizia, solidarietà, istinto di protezione, compassione, addirittura???) Eppure, anche se ormai in tempi lontani mi sono anche sposata, e credevo di amare mio marito (che se non mi avesse lasciato x un'altra io non avrei mai lasciato), ma, alla lunga, mi accorgo,che anche quello non era amore.. Era stato curiosità all'inizio, poi travolgente passione, innegabile quella, ma non amore, quel sentimento che sconvolge la tua vita e ti rende plastilina nelle sue mani.. No quello no, non l ho mai provato. Da qui la considerazione, che ,almeno nel mio caso l'amore corrisposto non l'ho mai vissuto, ma anzi, gli amori nati solo nella mia testa e nel mio cuore, alimentati con la fantasia e tenuti in vita, nonostante l'evidente disinteresse dell'altro, dalle mie stupide illusioni, sono stati i sentimenti più forti che io abbia mai provato.. L'essere innamorati di chi non ti corrisponde, fa si che la mia mente contorta, prima, faccia di tutto per fare capire all'altro il mio interesse( sempre convinta che nonostante l'evidenza dovessi dirglielo a voce, tanto lui non l'aveva ancora capito), e nonostante magari il rifiuto, pur che doloroso, l'insistenza da parte mia per un lungo periodo di tempo, nel cercare di fargli cambiare idea... |
Post n°17 pubblicato il 25 Maggio 2011 da io_donna_e_basta
chi non risica... ROSICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
Post n°16 pubblicato il 06 Novembre 2010 da io_donna_e_basta
La società, da sempre, è stata composta da famiglie, più o meno unite, dove il vincolo del sangue sovrastava ogni cosa.. Per secoli miliardi di uomini e di donne si sono unite al fine di generare la loro discendenza, e tutto procedeva secondo un certo ordine: i genitori allevavano i figli, li educavano, magari alcuni li soggiogavano pure, ma i figli crescevano sentendo profondamente l'appartenenza alla famiglia. I figli man mano che crescevano e formavano il tessuto sociale della loro vita, ma sempre mantendo inalterato il legame con la famiglia di nascita.. Dopo secoli ecco però come negli ultimi 50 anni questa importantissima istituzione stia venendo sempre meno. Diamo uno sguardo indietro ai nostri genitori.. ultimi baluardi della famiglia tradizionale.. Noi siamo vissuti senza grossi traumi con dei genitori ancora uniti, con dei valori e con un fortissimo senso di responsabilità verso i figli, ma noi.. dove stiamo andando noi? Ci fidanziamo, ci sposiamo, facciamo pure dei figli.. ma poi a volte all'improvviso, a volte senza quasi rendercene conto l'essere pilastro di famiglia ci pesa, non abbiamo più senso di responsabilità, ci manca la nostra libertà, oppure basta una nuova conoscenza dell'altro sesso per farci prendere una sbandata e disfare tutto.. E i figli? Vivranno con un genitore solo, vedranno poco e male il genitore uscito di casa, che colmerà la sua mancanza con vizi e regali, quando non tenterà di far vedere l'ex coniuge in cattiva luce.. Figli che cresceranno con dei sentimenti diversi verso i propri genitori, di quelli che avevamo avuto fino ai nostri tempi.. Per non parlare poi delle inevitabili "nuove storie" dei genitori.. Uomini o donne che entreranno nella vita di questi ragazzi sconvolgendola in bene o male, affetti o dissapori che formeranno il carattere di questi giovani, rendendoli sicuramente più insicuri, deboli, egoisti. Questi giovani, diventati adulti, non credo avranno voglia di formare delle famiglie.. non hanno più questo modello dei riferimento, ma piuttosto, saranno dei single con figli, e questo, specie nel caso delle donne/mamme, porterà anche ad una diversa concezione per quanto riguarda l'inserimento nel sociale e nel mondo del lavoro.
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Post n°15 pubblicato il 01 Novembre 2010 da io_donna_e_basta
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Inviato da: Nepenthe
il 03/03/2015 alle 13:15
Inviato da: silente_anima
il 06/10/2010 alle 10:06
Inviato da: topinone
il 02/10/2010 alle 22:16
Inviato da: io_donna_e_basta
il 01/10/2010 alle 16:06
Inviato da: jessika76xxx
il 01/10/2010 alle 16:01