Creato da copilodistoniedamore il 23/01/2014

Sologiulia

Tra un grande sogno e la nostalgia

"Io penso che le persone non si dimenticano, non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva versare anche qualche lacrima.
Cambia il modo in cui le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita.
Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo.
Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. 
Ci sono persone che, nonostante tutto, sono ancora parte della mia vita.
Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano la mia vita.
Perchè se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti". 

 

Luciano Ligabue

 

 

 

AREA PERSONALE

 

 

Troppo ordine opprime le emozioni.
E' nel caos la vita... 

 

 

« Credo alle persone che h...Certezze »

Un vero uomo è colui che versa lacrime senza preoccuparsi di essere un "duro

Post n°92 pubblicato il 13 Luglio 2015 da copilodistoniedamore

Ieri ho provocato, ho insultato, ho esagerato e mi son presa due schiaffoni in piena faccia.
Forse me li sono un po' meritata, forse no...forse mi è servito starmene lì, tutta la notte, con la borsa del ghiaccio sulla guancia gonfia, la testa che mi rintronava per la botta e il naso che ogni tanto mi sanguinava.
Mi è servito a pensare che non ci si può svegliare una mattina e mettere, senza un motivo, in discussione tutto quello in cui si era sempre creduto, quella che era l'unica e sola cosa in cui si è sempre potuto fare affidamento.
Che sono solo le bambine che non sono mai contente, che una donna dovrebbe riuscire ad usare il cervello, a scindere i sogni di quella bambina da quella che invece è la verità e ad essere felice per quello che ha.
Dovrebbe, ok.
E se invece non ne è capace?
Se, invece, è ancora una bambina?
Se ha nela testa il sogno di un principe, del suo principe, che la prenda per mano e che la ami all'infinito...che cozza continuamente con quella che è la realtà, con la voglia di non saperne più niente, con la voglia di starsene sola ascoltando le vecchiette della panchina di fianco parlare dei nipoti e dei soldi che non bastano mai...sola, senza la voglia di chiamare un'amica a farle compagnia perchè non l'avrebbe sopportata lì.
Sola...con la voglia d'incontrare qualcuno...di scopare a destra e a manca chi le pare o anche chi non le pare, senza che poi la mattina dopo le interessi nemmeno se questo si è schiantato in macchina contro il primo muro.
Sola e libera di spegnere il cellulare perchè in questo momento, e da mesi ormai, non le frega nulla se c'è qualche principe  che le sta scrivendo, perchè adesso vuole solo stare in pace per i prossimi 30 anni e non dare a nessuno la possibilità di farle battere il cuore, di provocarle emozioni...quelle emozioni che lei non prova più da mesi, che è stato uno sbaglio provare perchè finalmente ha capito che si sta molto meglio così.
Perchè tanto...alla fine...chi se ne fraga!!! 

P. S. Ho ancora metà naso gonfia, il sinflex che sembra non fare effetto (forse perchè l'antidolorifico dovrebbero inventarlo per l'anima) e la guancia che pulsa.
Mamma he male!!! 

 
 
 
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Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella giornata. 
Ci sarà il sole e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido.
Quello che prima ti sembrava impossibile ti sembrerà semplice, normale.
Non ci credi?
Io sono sicuro...e presto. Anche domani.

Fedor Dostoevskij 

 

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Ma perché non funziona tutto come nei film? 
Perché gli estranei in metropolitana, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo?
Perché dopo trent'anni, in un caffé del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato?
Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli?
Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato?
Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: 'non importa, l'importante è che sei qui'?
Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: 'non ti ho mai dimenticato'?
Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi.

 

David Grossman

 

 
 
 

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