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TERRA DI DONNE (1)

Laggiù, nella terra senza spazio e senza tempo, viveva un popolo composto da sole donne, da decenni ormai si erano estinti gli uomini.. La conservazione della specie era garantita da inseminazione artificiale di sperma clonato depauperato del cromosoma maschile.

Si era ormai alla sesta generazione di donne e non esisteva più nessuna che si ricordasse dell'esistenza dell'uomo.

Tutto era iniziato durante la guerra del Grande Sterminio, quando popolazioni intere si erano massacrate tra loro per il potere del pianeta. In otto anni i grandi del mondo senza alcuna pietà avevano condotto scellerate lotte di potere, con tutti i mezzi  e le armi in loro potere, distruggendo tutto l'ecosistema del pianeta..Ufficialmente non si avevano informazioni di superstiti, la terra avrebbe dovuto diventare un pianeta disabitato, ma in una sperduta isoletta del Pacifico meridionale, in un laboratorio sotterraneo una equipe di biologhe erano riuscite a sopravvivere, e grazie ai loro studi, tornate in superficie, decisero di isolarsi da qualsiasi possibile altro superstite e   sperimentare un mondo senza genere maschile .

L'esperimento ebbe successo, tant'è che la popolazione crebbe in armonia, le donne sapevano vivere pacificamente insieme, si amavano di pur amore sublime, e nel  giro di una generazione già il vocabolo "maschio" era sparito dal dizionario.

Quella mattina, Silvia e Luana, due stupende ragazze di 24 e 26 anni, stavano amoreggiando sulla spiaggia..Luana era bionda, con una lunga chioma, mentre Silvia era più bassina e dai neri capelli, ma dagli occhi dolci da cerbiatta.. Si stavano baciando sulla spiaggia, e mentre il bacio diventava più esigente le mani di Luana si insinuarono dolcemente sotto la candida maglietta di Silvia, sfiorandole il seno,,Silvia inarcò la schiena per aumentare la pressione della mano della ragazza su di lei.. il capezzolo s'indurì tanto da fare quasi male,ma l'instancabile lingua dell'amica iniziò pazientemente a soddisfarne le brame.. Silvia sentiva il proprio sesso pulsare e vibrare, ed istintivamente scese con la propria mano tra la sua peluria, accarezzandosi le grandi labbra e strofinandosi il clitoride, che lesto si ingrossò in attesa della bocca di Luana, che intanto stava indugiando languidamente sul piatto ventre dell'amica, giocando con la lingua sull'ombelico, scendendo poi pigramente verso una coscia, arrivando con la lingua a lambirne l'interno, salvo poi scostarsi rapidamente, nel vederne l'aumentata eccitazione.Si sdraiarono entrambe, le mani di una sul corpo dell'altra, carezzando, toccando,togliendo i pochi vestiti che ancora avevano addosso, restando nude, con la brezza marina che solleticava i loro corpi, aumentando i brividi che l'eccitazione di stare insieme procurava loro..Cominciarono vicendevolmente a baciarsi, penetrandosi con le dita l'un l'altra, aumentando la p5essione e la velocità in funzione delle sensazioni d'eccitazione che ricevevano .. Le dita da sole però non bastavano più, volevano ben altro, niente per una donna è provocante come l'essere divorati da una lingua, e per congiungersi meglio in un orgasmo paradisiaco si misero in posizione da potersi  dare piacere contemporaneamenteE così, lingua contro clitoride, mani che accarezzavano il sedere l'una dell'altra, sfiorando l'interno tra le gambe le due ragazze ansimavano dal piacere, i e il gemito di una eccitava maggiormente l'altra, che così stimolata aumentava a sua volta il ritmo.. Gli umori dei

 sessi si mischiavano in bocca col sapore della propria saliva, avvertivano entrambe l'urgenza di arrivare al piacere, leccavano, succhiavano, aspiravano, prese da una passione senza pari, ignare del mondo che le circondava, , tutto sembrava fermo e immobile per loro, nemmeno lo stridìo dei gabbiani, tutto silenzio.. interrotto soltanto dal loro grido all'unisono nel momento massimo della gioia.. che esplose con una violenza inaudita, un turbinio di vibrazioni e spasimi percorse i loro corpi frementi.. poi la calma, il lento fluire degli umori delle due donne, raccolti con esasperante lentezza dagli ultimi tocchi di lingua.. poi si riscossero, si ricomposero.. si misero abbracciate a guardare verso il mare...

 Improvvisamente però tra le onde.. qualcosa.. o meglio qualcuno.. fermo, immobile, sbattuto verso riva..

Le due donne si alzarono e correndo andarono verso quella visione.. Un essere mai visto, simile a loro, nei capelli, lunghi, ma al tempo stesso appariva molto diverso giaceva bocconi sull'arenile.. privo di sensi.

Aveva una camicia strappata ma sul petto invece dei seni aveva della folta peluria. Silvia avvicinò l'orecchio e vide che respirava ancora, anche se debolmente, aveva sicuramente bisogno di cure, e le ragazze decisero di portarlo al quartier generale dove sarebbe stato assistito conb le cure migliori. (continua)